• Dagospia

    POCHE ORE PRIMA CHE PRENDESSE FUOCO L'ISTITUTO DELLE FORZE AEROSPAZIALI, A TVER, UN ALTRO INCENDIO HA DISTRUTTO IL PIU' GRANDE PRODUTTORE DI ACETATO DI BUTILE E SOLVENTI INDUSTRIALI DELLA RUSSIA E DELL'EUROPA ORIENTALE, FORNITORE MONDIALE DI PRODOTTI CHIMICI E PETROLCHIMICI - ANCHE IN QUESTO CASO SI E' TRATTATO, ALMENO ALL'APPARENZA, DI UN INCIDENTE... - VIDEO


     
    Guarda la fotogallery

    Val.Err. per “il Messaggero”

     

    Incendio impianto chimico Dmitrievsky in Russia Incendio impianto chimico Dmitrievsky in Russia

    Due incidenti, almeno all'apparenza. Eppure gli incendi divampati ieri mattina in Russia hanno colpito il sistema militare e l'economia del Paese. Il primo ha distrutto l'Istituto centrale di ricerca delle forze di Difesa aerospaziale di Tver, a 180 chilometri da Mosca. È il centro dove sono stati sviluppati i progetti dei sistemi di invisibilità dei velivoli Su-27 e Tu-160 e il sistema missilistico Iskander. Sette persone sono morte e 30 ferite, ma il bilancio sembra destinato a salire.

     

    Poche ore prima a oltre 500 chilometri di distanza, a Kineshma, le fiamme hanno investito il Dmitrievsky Chemical Plant, il più grande produttore di acetato di butile e solventi industriali della Russia e dell'Europa orientale, fornitore di prodotti chimici e petrolchimici nel mondo.

     

    L'ISTITUTO DI DIFESA Le fiamme, che si sono propagate ieri intorno alle 11 ora locale, hanno inghiottito l'intera area dell'Istituto della difesa, un'area totale di 2.500 metri quadrati. Il tetto è parzialmente crollato, le alte temperature, i vecchi pavimenti dell'edificio e il fumo hanno complicato l'intervento di 240 soccorritori, 69 pezzi di equipaggiamento e un elicottero Mi-8, che ha sganciato 145 tonnellate d'acqua.

     

    Incendio impianto chimico Dmitrievsky in Russia 2 Incendio impianto chimico Dmitrievsky in Russia 2

    Mentre l'incendio devastava la struttura, alcune persone sarebbero saltate dalle finestre per salvarsi. «Secondo i rapporti preliminari - precisa Tass - la causa dell'incidente è stata un cortocircuito», che si sarebbe verificato al secondo piano dell'edificio per poi divorare gli altri due.

     

    L'INDUSTRIA Nell'impianto chimico di Dmitrovsky, invece, l'incendio sarebbe partito da un magazzino di prodotti finiti e soltanto un dipendente sarebbe rimasto ustionato. Secondo quanto riferito dallo stesso lavoratore le fiamme avrebbero avuto origine da una carica elettrostatica, che si è generata quando l'acetone è stato versato nei contenitori di plastica.

     

    Dall'officina per la produzione e l'imbottigliamento dei disinfettanti, il rogo si sarebbe esteso, danneggiando anche l'edificio del magazzino dell'acido acetico. In tutto sono 1.500 metri quadri andati in fumo. Anche un'autocisterna Maz è stata divorata dalle fiamme.

    incendio nell istituto di ricerca per la difesa aerospaziale del cremlino a tver 1 incendio nell istituto di ricerca per la difesa aerospaziale del cremlino a tver 1 incendio nell istituto di ricerca per la difesa aerospaziale del cremlino a tver 2 incendio nell istituto di ricerca per la difesa aerospaziale del cremlino a tver 2 incendio nell istituto di ricerca per la difesa aerospaziale del cremlino a tver 3 incendio nell istituto di ricerca per la difesa aerospaziale del cremlino a tver 3 Incendio impianto chimico Dmitrievsky in Russia 3 Incendio impianto chimico Dmitrievsky in Russia 3

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport