1. 1993-2013: DA "FUGA PER LA VITTORIA" A "FUGA DA ALCATRAZ". MA VENT'ANNI SONO TANTI ANNI, PER LUI E PER NOI. E GUARDANDO IL TRISTE SPETTACOLO DI UN ANZIANO EVASORE BRIANZOLO CHE SI DISCOLPA A COLPI DI "MISTER GORDON", "SIGNORA APPLEBY" E "MISTER AGRAMA", NON SENZA AVER CITATO IL SACRO PRINCIPIO DEL "NON BIS IN IDEM" (SIC), VIENE DA PENSARE CHE QUESTI VENT'ANNI DI VITA PUBBLICA CE LI SIAMO PROPRIO FUMATI 2. INTANTO, PER IL BANANA BRACCATO ARRIVA UNA PESSIMA NOTIZIA: IL FACCENDIERE DI CORTE VALTER LAVITOLA HA DECISO DI COLLABORARE CON LA MAGISTRATURA E HA CAMBIATO AVVOCATI, SCEGLIENDO L'EX DEPUTATO FORZISTA MAURIZIO PANIZ, AVVELENATO PER LA MANCATA RIELEZIONE. E ‘’IL MESSAGGERO’’ RACCONTA CHE NEL FASCICOLO SPEDITO DA NAPOLI A ROMA SUL FAMOSO SCOOP DI ‘’PANORAMA’’ CHE AVREBBE AGEVOLATO LA FUGA DI LAVITOLA CI SONO ANCHE INTERCETTAZIONI DI MARINA BERLUSCONI

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a cura di COLIN WARD (Special guest: PIPPO IL PATRIOTA)

1. NANO DECADENCE
Non c'e' proprio niente da fare. Neppure sull'orlo della tragedia personale, il Banana riesce a evitare di mandare tutto in burletta. Alla vigilia del voto che dovrebbe buttarlo fuori dal Parlamento, il leader di Farsa Italia veste i panni del Cavalier Patacconi e organizza una conferenza stampa per comunicare alla nazione che sono in arrivo dall'estero migliaia di documenti che lo scagionano. "Quindicimila" solo da Hong Kong, dove evidentemente adesso li vendono al chilo, dopo che le autorità locali hanno respinto per anni qualsiasi rogatoria, anche grazie all'intervento dell'ex senatore Sergio De Gregorio.

In attesa di essere stupiti con nuovi effetti speciali, va detto che le prime pistoline fumanti del Cavalier Patacconi sembrano caricate ad acqua. Ma intanto servono a fare casino, occultare fatti e responsabilità acclarate, ottenere rinvii e sospensioni che sono ormai il pane quotidiano di B. fin dai tempi delle prime accuse a Cesarone Previti.

1993-2013: da "Fuga per la vittoria" a "Fuga da Alcatraz". Che nel suo caso e' rappresentato da un parco privato con mausoleo personale, un cagnolino e una fidanzatina. Ma vent'anni sono tanti anni, per Lui e per noi. E guardando il triste spettacolo di un anziano evasore brianzolo che si discolpa a colpi di "Mister Gordon", "Signora Appleby" e "Mister Agrama", non senza aver citato il sacro principio del "NON bis in idem" (sic), viene da pensare che questi vent'anni di vita pubblica ce li siamo proprio fumati.

La sintesi delle gesta del Cavalier Patacconi la prendiamo dalla prima di Repubblica: "Berlusconi: salvatemi o vi pentirete. 'Nuovi testimoni su Mediaset, otterrò la revisione'. Dall'ex premier lettera-appello a Pd e M5S. Domani voto sulla decadenza al Senato. Casini: sospendiamo il verdetto in attesa della Cassazione".

Sulla Stampa, Paolo Colonnello apre i faldoni del processo e sgama il Patacconi: "La signora Appleby? Era una testa di legno'. Tutto gia' noto nel 2006" (p. 4).

E sul Corriere, anche Luigi Ferrarella sbugiarda il Cainano: "Ma una foto e una data non tornano. Tra gli atti un depliant nel quale l'ex premier abbraccia lo 'sconosciuto' boss di Paramount" (p. 5). Stessa sorte sul Cetriolo Quotidiano, dove Gianni Barbacetto e Antonella Mascali ricordano: "Le prove esibite dal Caimano non reggono, la testimone mente. Già nel 2005 fece ricorso contro una rogatoria: sapeva tutto" (p. 4).

Intanto, per il Banana braccato dai tribunali arriva una pessima notizia: il faccendiere di corte Valter Lavitola ha deciso di collaborare con la magistratura e ha cambiato avvocati, scegliendo l'ex deputato forzista Maurizio Paniz, avvelenato per la mancata rielezione (Corriere, p. 8). E il Messaggero racconta che nel fascicolo spedito da Napoli a Roma sul famoso scoop di Panorama che avrebbe agevolato la fuga di Lavitola ci sono anche intercettazioni di Marina Berlusconi (p. 4).

2. MA FACCE RIDE!
"Silvio ha parlato alle coscienze". Parola di Francesco Nitro Palma, ex ministro della Giustizia (Cetriolo Quotidiano, p. 3).

3. L'ISOLA DEI QUIRINALISTI
"Giorgio Napolitano ha scelto il silenzio, dunque. Anche se nel marasma generale non gli sono di sicuro sfuggite certe contraddizioni che magari la gente comune non coglie, frastornata com'e' dalla babele di voci..." Qualcuno avvisi il corazziere Marzio Breda, in servizio al Corriere, che qualcuno dei suoi lettori potrebbe anche un minimo alterarsi per l'espressione "gente comune frastornata" (p. 9). Ma attenzione, nelle ultime righe della velina di giornata, ecco un avvertimento che suona un po' sinistro: che cosa ci sarà mai sul conto del Cainano nella "memoria non remota" di Napo Orso Capo?

4. RE GIORGIO E LA LEGGE
Ed e' comunque con tutta l'umiltà di "gente comune frastornata" che ammettiamo di non capire per quale motivo Bella Napoli non vada a fare il suo dovere di cittadino modello in un'aula di tribunale. A leggere il Corriere, pare che l'illuminato monarca non voglia far perdere tempo prezioso alla Corte: "Trattativa, Napolitano ai giudici: non ho nulla di utile da riferire. La lettera del capo dello Stato: se servisse, pronto a ricevervi. I pm vogliono chiarire le parole di D'Ambrosio sugli 'indicibili accordi'" (p. 20). "Pronto a ricevervi" non è davvero un gesto regale?

5. CON IL CAPPELLO IN MANO DI FRONTE ALLO ZAR
Campione dei diritti civili, ma anche delle relazioni "privilegiate" con personaggi come Il Banana e Mortadellone Prodi, amico Putin ci onora della sua visita. Ed e' subito estasi. Soprattutto per i dobloni che ci porta. Il Corriere racconta: "I ritardi, le cene e gli affari. Lo show di Putin a Roma. Oggi l'accordo con il Fondo sovrano della Federazione. In programma un miliardo di investimenti tra i due Paesi".

In festa anche Repubblica: "Alitalia e Ilva i dossier più caldi. A Trieste la partita economica. Venti accordi con Zar Vladimir. Colloquio con Scaroni: sul tavolo la rinegoziazione dei prezzi delle forniture del gas. Accordo tra Poste e operatore russo per l'e-commerce del made in Italy nella Federazione" (p. 13).

Il pezzo forte della collezione odierna e' però questa incredibile Free Marchett del Corriere de Milan: "E l'arte italiana colora la capitale dello Zar. Le facciate di 5 grattacieli rimodellate per sfuggire all'anonimato sovietico. L'opera abitabile più grande del mondo firmata dai milanesi Benini, Arlati e Bortolotti. L'architetto Dante Benini: "La riconoscibilita' di ciascun frammento di facciata conferisce dignità a chi vi abita" (p. 2). Ci mancava proprio, la dignità venduta al metroquadro.

6. RENZIE ATTACK!
Matteuccio il Rottam'attore non sta più nella pelle e si prepara a giocare il tutto per tutto, alla faccia di Re Giorgio l'Imbalsamatore. "Renzi: 'Dal 9 subito riforme o governo finish'. Letta: aperti alle idee ma basta personalismi. Cuperlo: dal sindaco solo slogan. Da Bari nove parlamentari chiedono a D'Alema e Emiliano di fare un passo indietro" (Repubblica, p. 9). Caduto B., lo spettacolo continuerà con Renzie.

7. VIENI AVANTI, COMMENTATORE
In piena emergenza Cainano, l'esimio dottore professore Panebianco Angelo si dedica sul Corriere a un approfondito esame di Renzie, mosso dal proprio ineffabile senso della notizia e dalla diceria secondo la quale costui "stia mettendo a punto le linee guida di una proposta programmatica volta al rilancio della crescita economica e che potrebbe ottenere il favore degli industriali" (estikazzi?).

Il passaggio saliente del referto di Panebianco recita: "Nella vicenda Cancellieri colpiva soprattutto, di Renzi, l'assordante silenzio sul vero scandalo, segno, questo sì davvero, di decadenza morale: la divulgazione di intercettazioni come mezzo di lotta politica e processi mediatici. E' stato il silenzio di Renzi su questo aspetto a far pensare che egli abbia colto l'occasione del caso Cancellieri per cercare un'alleanza con gruppi interessati a che questo non abbia mai fine" (p. 1). Acciderba! Ma da chi saranno mai formati questi fantomatici "gruppi interessati"? Editori interessati alla destabilizzazione? Gruppi esteri? Finanzieri alla Soros? Misteriosi oligarchi? E soprattutto, la vita del coraggioso Panebianco e' adesso in pericolo?

8. IL MARZIANO PRESO A MATTONATE
"Marino all'attacco dei poteri forti: 'Giocano allo sfascio'. E a Marchini: moderato più irresponsabile della destra". La Stampa dedica una bella pagina (la 13) al sindaco marziano, nella quale a un certo punto si può leggere: "L'altro 'potere forte' a Roma e' sempre stato l'indotto del cemento, da tempo impegnato nella realizzazione della più grande opera pubblica italiana: la linea C della metropolitana, interminabile cantiere che - nella tradizione non solo romana - e' una miniera per via delle revisioni prezzi concesse da amministrazioni più' o meno compiacenti. Marino ha fatto accendere i riflettori sulle lievitazioni delle spese e sono subito scattati scioperi e campagne di stampa". Ben detto. Ma in tutta la pagina la parola "Caltagirone" non c'e'.

E a proposito di Calta-mattone, pregevole intervista del Messaggero in cronaca di Roma: "La ricetta dell'economista Cremonese: ‘Lo scioglimento può essere la cura migliore" (p. 40). Perché come insegna il caso Cancellieri-Ligresti, spesso il prefetto è il miglior amico dell'uomo de panza.

9. NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
Da bravo governante democristiano, Aspenio Letta mira a prendere gli italiani per sfinimento. Solo cosi, del resto, si spiega il balletto indecoroso sulla tassazione della casa. "Arriva la Iuc al posto del Trise. Detrazioni, ai Comuni 500 milioni.

Anche la prima casa pagherà i servizi: nel 2014 l'aliquota massima sarà fissata al 2,5 per mille" (Messaggero, p. 3). La "Iuc" sembra proprio una tassa inventata da Superciuc. E per il Giornale di Paolino Berluschino, "Arriva l'Imu mascherata: costerà fino a 30 miliardi. Passa la patrimoniale del Pd. Debutta l'imposta Iuc, sarà una vera stangata sulle seconde abitazioni" (p. 7).

Intanto arriva puntuale il ricattuccio delle povere banche "spremute": "Patuelli: dalle banche anticipi solo dopo le quote Bankitalia. 'Banche pronte a fare la loro parte solo se la rivalutazione verra' avviata entro dicembre" (Messaggero, p. 3). Solo di tasse, la partita di giro vale almeno 1,2 miliardi di euro. Creati dal nulla.

10. LA CLASSE NON E' ACQUA
In attesa di scoprire a chi lascerà Esselunga, va in scena un'altra puntata della saga Caprotti. Il patron Bernardo, come racconta il Corriere, il 23 dicembre mollerà deleghe, potere e compensi. E in una lettera a don Flebuccio de Bortoli (p. 21) racconta in modo un po' contorto dei suoi problemi con la figlia Violetta.

11. LINGOTTI IN FUGA
Nel disinteresse generale, la Fiat di Marpionne trova ostacoli nella via di fuga americana. Racconto del Giornale: "Fiat, scricchiola l'asse Torino-Detroit. ‘Ipo di Chrysler non fattibile nel 2013'. Incertezze e Veba raffreddano il feeling di Marchionne con gli Usa. Si arroventa il fronte americano del gruppo di Torino. L'ad ribilancerà la sua attenzione su Brasile ed Europa (Alfa Romeo)" (p. 22). L'importante è avere strategie belle chiare.

12. TELECOM-MEDIA
Dopo la commedia delle dimissioni (tardive) di Domenico Siniscalco dalla guida di Assogestioni, oggi torna a squillare la voce del mitico professor Beltratti Andrea, presidente di Eurizon Capital, che alla Stampa proclama: "Niente ribaltoni in Telecom. Noi non siamo fondi attivisti" (p. 33). Il professore continua a ragionare di Assogestioni e Telecom, eppure non ha niente a che fare né con l'una né con l'altra. Perché Eurizon è un ‘gestore', ma non è Assogestioni. E Intesa possiede Eurizon, ma non più Telco.

13. ULTIME DA UN POST-PAESE
La Repubblica degli Illuminati scaraventa sui poveri lettori di R2, il suo molesto supplemento obeso, tre paginazze di geremiade sulla polizia che ha pochi soldi. "In un Paese in caduta libera, le sue Forze dell'Ordine e il diritto alla sicurezza ne sono lo specchio", si legge nel richiamo in prima pagina. Ecco, ci mancava il "diritto alla sicurezza". E si credono anche progressisti.

Poi passa il Cetriolo Quotidiano e racconta: "Per le armi i fondi si trovano: 6 miliardi per le navi militari. Non solo F-35, blitz del ministro Mauro e la noma è nella manovra" (p. 7). Il cattolicissimo ministro di Comunione & Fatturazione crederà mica che sia con le fregate che Dio ci farà "pescatori di uomini"?

 

 

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