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1 - ATAC, MARINO: "VIA CDA E MANAGER RESPONSABILI DISAGI, PER AZIENDA UN PARTNER PRIVATO"
Mauro Favale e Viola Giannoli per “Repubblica.it”
L'Atac apre ai privati e il sindaco di Roma, Ignazio Marino, azzera i vertici dell'azienda del trasporto pubblico capitolino, annunciando anche la ricapitalizzazione della società per 200 milioni di euro. Il primo pensiero però va ai cittadini: "Mi scuso con i romani e i turisti per gli inaccettabili disagi dei trasporti di questi giorni" esordisce nella conferenza stampa convocata in Campidoglio.
"Abbiamo trovato una situazione drammatica per la qualità dei servizi e dei conti due anni fa quando siamo arrivati - prosegue - Sono deciso ad andare avanti sulla strada del rinnovamento". Per questo al delegato ai Trasporti Guido Improta chiede di formalizzare le sue dimissioni annunciate da tempo.
Improta gli risponde e va all'attacco: "Sin dal 22 giugno scorso ho manifestato inequivocabilmente e in più occasioni l'intenzione di rassegnare le dimissioni da assessore alla Mobilitàe ai Trasporti e, come noto, solo per l'intervento del presidente del Pd Orfini e dello stesso sindaco Marino, ho accettato di congelare la situazione, senza sottrarmi alle incombenze straordinarie che sono nel frattempo maturate e che mi hanno consentito, tra l'altro, di finalizzare la trattativa tra Atac e le organizzazioni sindacali per un accordo senza precedenti sulla produttività - ha spiegato Improta - Oggi ho partecipato alla Giunta in quanto all'ordine del giorno figurava l'assestamento di bilancio, documento con il quale si è proceduto all'accantonamento delle somme da destinare al finanziamento degli interventi che saranno necessari a seguito dell'approvazione del consuntivo 2014 di Atac.
Marino ha dunque avuto la possibilità di far concludere in modo leale e rispettoso la nostra collaborazione comunicandomi in Giunta, o a margine di essa, di aver maturato la decisione di sostituirmi coerentemente alla situazione che io da tempo avevo a lui prospettato. Ha preferito invece abbandonare la riunione prima della sua conclusione e chiedermi a mezzo stampa le dimissioni, che ho già dato.
Spiace altresì constatare che stia tentando in modo scorretto di accreditare il messaggio che i disagi che sta patendo la città siano responsabilità dell'assessore e del Consiglio d'amministrazione di Atac, dimenticandosi le valutazioni che abbiamo condotto in questi mesi e che coinvolgono anche altri livelli istituzionali".
E' polemica quindi tra Improta e Marino. Ma la poltrona dell'assessorato non sarà l'unica a cambiare: da rivoluzionare c'è anche il consiglio di amministrazione di Atac. "Ho deciso di cambiare il cda dando mandato al dg Francesco Micheli di rinnovare profondamente il management aziendale allontanando tutti i dirigenti responsabili delle inefficienze", spiega Marino. Ma Improta interviene: "Vale la pena ricordare che il Cda di Atac è formato da due ottimi dirigenti dell'Amministrazione Comunale, il dottor Stefano Fermante, ragioniere generale del Comune, e la Dott. ssa Cristiana Palazzesi, esperta in Diritto degli appalti, che, insieme al Presidente Grappelli e all'Amministratore Delegato Broggi, sono faticosamente venuti a capo di una situazione economico-finanziaria molto complicata.
A loro va il mio ringraziamento per il lavoro svolto e mi permetto di invitarli a far prevalere il senso di responsabilità istituzionale, rispetto allo sconcerto determinato da un atteggiamento incomprensibile del Sindaco, poiché le loro dimissioni, se rassegnate prima dell'approvazione del bilancio consuntivo 2014, condannerebbero l'Azienda municipalizzata al Commissariamento, la politica ad una sconfitta di proporzioni colossali, ma, soprattutto, vanificherebbero l'enorme lavoro che è stato fatto in questi due anni e deluderebbero il senso di appartenenza che la maggioranza dei dipendenti di Atac ha comunque manifestato all'Azienda e alla città, lavorando in condizioni difficili e venendo chiamati a rispondere di un livello di servizio certamente deludente".
SCIOPERO MEZZI PUBBLICI A ROMA
"Questa mattina - ricorda poi Marino - ho avuto un lungo incontro di due ore e mezza con il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, che ringrazio. Con lui ho condiviso la scelta di affrontare i problemi finanziari di Atac con una nuova ricapitalizzazione che sfiora i 200 milioni di euro tra liquidità e beni di cui si è fatto carico il Comune con l'approvazione dell'assestamento di bilancio. Zingaretti si è anche impegnato a trasferire entro il 30 settembre 301 milioni al Comune come pagamento dei vecchi debiti.
Diamo appuntamento entro 10 giorni da oggi per comunicare le modalità di questa operazione". "L'alternativa - spiega - era portare oggi i libri in tribunale: sarebbe stata la soluzione più facile ma penso che possiamo farcela senza procedere a un finale così drammatico. Da oggi dunque Comune, Regione e Atac si impegnano a trovare un partner industriale mantenendo in mano pubblica la gestione dell'azienda capitolina".
Infine, l'appello: "La rivoluzione chiede uno sforzo straordinario da parte di tutti. Con i sindacati ci incontreremo nei prossimi giorni, ma faccio appello anche a tutti i cittadini che hanno mille ragioni per protestare. Il percorso non è rapido e immediato, non dico 'abbiate pazienza' ma 'facciamo insieme questo sforzo epocale'".
2 - ROMA: IMPROTA, DIMISSIONI CDA CONDANNEREBBERO ATAC A COMMISSARIAMENTO
(AdnKronos) - ''Vale la pena ricordare che il Cda di Atac è formato da due ottimi dirigenti dell'Amministrazione Comunale, il dottor Stefano Fermante, ragioniere generale del Comune, e la dottoressa Cristiana Palazzesi, esperta in Diritto degli appalti, che, insieme al presidente Grappelli e all'amministratore delegato Broggi, sono faticosamente venuti a capo di una situazione economico-finanziaria molto complicata".
E' la risposta di Guido Improta, assessore ai Trasporti uscente della Giunta Marino alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Roma durante la conferenza stampa convocata in Campidoglio su Atac.
"A loro va il mio ringraziamento per il lavoro svolto – prosegue Improta - e mi permetto di invitarli a far prevalere il senso di responsabilità istituzionale, rispetto allo sconcerto determinato da un atteggiamento incomprensibile del sindaco, poiché le loro dimissioni, se rassegnate prima dell'approvazione del bilancio consuntivo 2014, condannerebbero l'Azienda municipalizzata al Commissariamento, la politica ad una sconfitta di proporzioni colossali, ma, soprattutto, vanificherebbero l'enorme lavoro che è stato fatto in questi due anni e deluderebbero il senso di appartenenza che la maggioranza dei dipendenti di Atac ha comunque manifestato all'Azienda e alla città, lavorando in condizioni difficili e venendo chiamati a rispondere di un livello di servizio certamente deludente''.
23 LUGLIO 2013, MARINO NOMINA IL NUOVO CDA ATAC, “NO SPOIL SYSTEM, SCELTE SU COMPETENZA”
(ANSA) - ''La scelta di questa amministrazione, dopo il bagno di realta' dei conti in profondo rosso di Atac, e' stata dunque quella di affidarsi a persone competenti, capaci di agire nel segno della trasparenza, della definizione di politiche industriali sostenibili, e nell'interesse dei cittadini e dei lavoratori''. Cosi' il sindaco di Roma Ignazio Marino commentando il cambio di vertice nella municipalizzata che si occupa di trasporto pubblico nella Capitale. ''Niente a che fare con la pratica dello spoil system o la scelta di persone dettata da vicinanza politica: comportamenti che non mi appartengono, come dimostrano le scelte da me effettuate in queste settimane''.
17 MARZO 2014: MARINO, “ATAC PRIVATA? NON MI PASSA PER LA TESTA”
(ANSA) - "Indiscrezioni sulla privatizzazione di Atac? Non so se ne girano, ma non nella mia testa". Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino, a margine del congresso regionale Cgil.
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