BOATOS: ACCORDO CON NAPOLITANO: SE CADE BERLUSCONI, UN GOVERNO DI SALUTE PUBBLICA CON TECNICI IN MANO AL FIDO GIANNI LETTA - IL NODO PENSIONI. TREMONTI: “DEVI CONVINCERE BOSSI!” - CHI È AL MURO È MARONI: IN CASO DI CRISI, I SUOI, GLI HANNO DETTO DI FAR SECCO IL GRANDE CAPO. LUI CI PENSA, MA NON SA COME - ALLARME IN CASA BERSANI! NICOLA ZINGARETTI CRESCE - SCOPPIA LA BOLLA MATTEO RENZI - LA SIGNORA POLVERINI E IL CAMERATA ALE-DANNO SI DETESTANO SEMPRE PIÙ…

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Bigador per Dagospia

1- Palazzo Grazioli luogo di supplizio. Altro che Bunga Bunga! Entra Tremonti, esce Tremonti. Arriva Letta: deve stemperare tra i due. Quindi tocca ad Alfano, convocato per ultimo, lui fa solo il "segretario". Bei tempi, quelli passati... I toni fra i tre sono poco concilianti, nonostante il Pompetta l'abbia buttata sul melodrammatico, tipo "ci vogliono tutti male, siamo accerchiati". Il nodo restano le pensioni e l'ostilità della Lega. Tremonti risponde: "Devi convincere Bossi!". E il Pompetta, in chiave supplichevole: "Almeno, questa volta, dimmi cosa hai in mente". Tremonti: "Vedrai...".

2- Chi è al muro è Maroni: in caso di crisi, i suoi, gli hanno detto di far secco il grande Capo. Lui ci pensa, ma non sa come...

3- L'Umberto non ci sta. Se perde questa battaglia, il ciglio diventa burrone. Ha mandato avanti la sua Rosy Mauro che ha sbraitato: "Scenderemo in piazzaaaa!" Così ecco la girandola di telefonate per trovare la giusta mediazione. Niente da fare. Nessuno degli uomini del Banana è disposto a farsi impalare davanti alla Lega. Qualcuno ha anche proposto l'intervento di La Russa, chissà se il suo ghigno produrrà l'effetto giusto? Certo, sarebbe stato meglio Lupi...

4- Lupi che è impegnatissimo. Sudatissimo. Allenatissimo. Concentratissimo. Finalmente, domani alla Casa del Cinema di Roma, il ciellino presenta il gruppo di maratoneti che partirà per New York...

5- Commozione al tribunale di Milano: il Banana è assente giustificato! Il pm De Pasquale non ha battuto ciglio, chi lo conosce gli ha letto ai lati della bocca una smorfia modello-sorriso è ha certificato il "legittimo impedimento" per l'udienza Mills. Insomma, bastano gli schiaffoni europei di questi giorni e quelli romani di oggi. A partire dal Cdm di questo pomeriggio.

6- Provocatori. "Sono solo dei provocatori e parassiti che se ne approfittano del momento di difficoltà...", sentenziano dal Pdl. Destinatari: i traditori di Fli e dell'Udc, rei di aver dichiarato: "Siamo disposti a votare la riforma, ma subito dopo vogliamo le dimissioni di Berlusconi".

7- Allarme in casa Bersani! Nicola Zingaretti cresce, cresce e ancora cresce. Manifestazione che va, appuntamento politico al quale partecipa, ovazione che trova. Il vincitore del week end è lui, il fratello di Montalbano, mentre il leader del Pd sembra il suo Catarella.

8- Scoppia la bolla Matteo Renzi. Chi lo ha visto da vicino durante gli incontri del fine settimana l'ha visto fuori giri. Nervoso. Isterico. Rabbioso. Poi tutti aspettano la "sorpresa" annunciata dal sindaco di Firenze alla Leopolda. Che sarà? O chi sarà? Tra i "rottamatori" scissionisti di Civati grandi risate: sarà una confezione di Lego per ricostruire l'Italia? Un mega orsacchiotto come nell'imitazione di Crozza? I più sicuri dettano la linea: porterà Jovanotti a cantare il "Big Bang". Ma si dev'essere scordato che c'è un precedente. Cantò "Mi fido di te" per Veltroni nel 2008 e Renzi rischia di fare la stessa fine.

9- Bersani ha anche incontrato Casini a Bologna. Strategie, alleanze, "vai avanti tu", "no, procedo io". Solito repertorio. D'Alema sempre sullo sfondo, anche se trai due leader del Pd corre sempre meno letizia...

10- A colpi di interviste o dichiarazione sulle agenzie. La signora Polverini e il camerata Alemanno si detestano sempre più. La prima sgomita, si sente leader, vuole essere tratta al pari di un ministro: fa di tutto per essere ovunque possa apparire. Proverbiali i suoi "Aohhhh", associati al cazzotto sulla scrivania. L'altro soffre, stressa il povero Simone Turbolente per tamponarla, isolarla. E' arrivato a parlare con Tajani per ipotizzare una strategia comune, anti-signora.

11- Accordo con Napolitano: se cade il governo Berlusconi, Palazzo Chigi in mano a un governo di salute pubblica in mano a Gianni Letta, dicono in Transatlantico...

 

Tremonti e Gianni Letta Dal Riformista Napolitano Berlusconi Tremonti e Lettae e dd db fcf dd dd d ILLUSTRAZIONE - SECESSIONE BOSSI E MARONIGIULIO NAPOLITANO ANGELO MARIA PETRONI GIULIO TREMONTI - copyright PizziPIERLUIGI BERSANI MASSIMO DALEMA MAURIZIO LUPI RENATA POLVERINI NICOLA ZINGARETTI PIERFERDINANDO CASINI PIERLUIGI BERSANI 22sen17 napolitano letta