ACQUE AGITATE PER PAOLO BARELLI – IL DEPUTATO DI FORZA ITALIA È STATO DENUNCIATO ALLE AUTORITÀ SVIZZERE PER L’ACCORDO “SEGRETO” CHE HA ASSEGNATO SOLDI EXTRA ALLA FEDERNUOTO ITALIANA PER GLI EUROPEI DI ROMA: IL “CONTRATTO INTEGRATIVO” SAREBBE ARRIVATO “SENZA ALCUNA COMUNICAZIONE O AUTORIZZAZIONE DEL BUREAU DELLA LEGA EUROPEA”. PICCOLO PARTICOLARE: BARELLI AL MOMENTO DELLA FIRMA (MAGGIO 2021) ERA PRESIDENTE SIA DELLA FIN CHE DELLA LEN

Estratto dell’articolo di Vincenzo Bisbiglia per “il Fatto Quotidiano”

 

paolo barelli

Un accordo “segreto” per assegnare soldi extra dalla Len (Lega europea nuoto) alla Federnuoto italiana in vista degli europei di Roma, quando a capo delle due federazioni c’era la stessa persona: Paolo Barelli.

 

Un “contratto integrativo” arrivato, secondo i rappresentanti delle altre federazioni europee “senza alcuna comunicazione o autorizzazione del Bureau della Len”. Mentre l’italia fa incetta di medaglie alla manifestazione in corso alla piscina del Foro Italico di Roma (anche grazie al forfait di molti dei principali atleti europei, stanchi dopo i mondiali di giugno), sul deputato di Forza Italia e presidente da 22 anni della Fin cade una nuova tegola, accuse ovviamente tutte da verificare.

paolo barelli foto di bacco

 

Barelli è stato denunciato alle autorità svizzere (la Len ha sede a Nyon) per l’addendum agreement – che Il Fatto ha potuto visionare – firmato il 10 maggio 2021 da Barelli stesso in qualità di presidente della Len e da Antonello Panza, segretario generale della Fin (presieduta sempre da Barelli).

 

Il documento assegnava alla Fin da 500 mila a 1,5 milioni di euro a seconda del verificarsi di determinate condizioni dovute all’epidemia Covid. I fondi Len già concessi alla Fin con il contratto principale erano di 4,5 milioni. Al momento è in corso un contenzioso tra le parti.

 

malagò barelli

La circostanza sarebbe emersa nel 2022, con l’arrivo del nuovo presidente Len, il portoghese Antonio Da Silva, succeduto proprio a Barelli (sfiduciato a dicembre 2021). Fonti della Len spiegano che, conclusi gli europei di Roma, sarà valutata l’apertura di una procedura disciplinare nei confronti del presidente italiano. Contattato dal Fatto, Barelli non entra nel merito: “Si tratta di beghe di cortile nell’ambito della federazione europea. Ho già respinto tutto ai mittenti e chiarito nelle sedi opportune”, dice il deputato, in odore di ricandidatura sull’onda dello “tsunami azzurro” del Foro Italico.

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