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"In Dio c'è spazio per l'uomo e nell'uomo c'è spazio per Dio" e quando Maria viene assunta in Cielo "non va su una galassia". Così il Papa, nella messa celebrata nella parrocchia di Castel Gandolfo, ha spiegato ai fedeli il dogma della Assunta che per i cristiani significa la non corruzione del corpo della Madonna dopo la morte. "Non siamo destinati al vuoto, ma all'amore eterno di Dio", ha ribadito il Papa. Benedetto XVI, accolto da una piccola folla di cittadini e turisti nella cittadina laziale, ha celebrato la tradizionale messa di Ferragosto e alle 12 dal Palazzo apostolico reciterà l'Angelus.
Ratzinger, che nell'omelia ha preso le mosse dalla proclamazione del Dogma dell'Assunta, avvenuta nel 1950, ha voluto sottolineare il fatto che "in Dio c'è spazio per l'uomo". "Dio è la casa dell'uomo - ha detto il Papa - e nell'uomo c'è spazio per Dio, c'è la presenza di Dio in noi - ha aggiunto - che è molto importante per illuminare il mondo nella sua tristezza. Aprendoci a Dio - ha proseguito il Papa - non perdiamo niente, al contrario la nostra vita diventa degna e grande".
Il Papa ha ricordato, poi, che si parla spesso della possibilità di un mondo migliore, ma ha ammonito: "Se si allontana da Dio il mondo non può diventare migliore". "Dio ci aspetta e ci attende - ha spiegato Benedetto XVI - e andando all'altro mondo troviamo il suo amore eterno, non il vuoto". "Ma la speranza cristiana", ha detto il Papa, "non è solo attesa del cielo, ma vivo desiderio di Dio, coraggio e forza dell'amore".
Hanno partecipato alla messa il fratello di Papa Ratzinger, monsignor Georg, il segretario di Stato Tarcisio Bertone, i cardinali Giuseppe Bertello e Domenico Calcagno, il prefetto e il reggente della Casa pontificia, monsignor James Harvey e padre Leonardo Sapienza, il vescovo di Albano, Marcello Semeraro, e il parroco di Castel Gandolfo, don Pietro Diletti.
PAPA E GABRIELE 
PAPA RATZINGER MENDICANTE
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