luigi di maio beppe grillo

AHIA, IL PRIMO SCONTRO DI MAIO-GRILLO! - BEPPE VUOLE CONVERTIRE L'ILVA IN UN 'GRANDE PARCO ECOLOGICO', VIENE SOMMERSO DI PERNACCHIE DAI SINDACALISTI (E CALENDA), E PURE LUIGINO È COSTRETTO A PRECISARE: ''QUELLE DI GRILLO SONO OPINIONI PERSONALI. DECIDERÒ IO COSA FARE DOPO AVER INCONTRATO TUTTE LE PARTI'' - ARCELOR VUOLE TENERE 10MILA OPERAI SU 14MILA

 
  1. ILVA: DI MAIO, DA GRILLO OPINIONI PERSONALI, VEDRÒ IO

 (ANSA) - "Tutto sarà gestito con responsabilità. Tutto quello che viene detto da Grillo o da altri, sono opinioni personali. Io non prendo decisioni finché non incontro le parti. Poi decideremo e se serve valuteremo anche la continuità".

 

 

  1. GRILLO: "L' ILVA NON VA CHIUSA MA TRASFORMATA IN UN PARCO"

Estratti dall'articolo di Giorgio Meletti per il “Fatto quotidiano

 

GRILLO DI MAIO

La proposta lanciata ieri da Beppe Grillo di riconvertire l' Ilva di Taranto in un parco tecnologico si è tradotta immediatamente per i 13.800 lavoratori della più grande acciaieria di Europa in un assaggio delle montagne russe.

 

Alle 3 del pomeriggio il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio è intervenuto nella discussione sulle ipotesi di chiusura: "Voglio dare un messaggio chiaro a tutti coloro che hanno queste preoccupazioni. Qualsiasi decisione sarà presa con responsabilità e attenzione, non davanti alle telecamere". Tre ore dopo, il fondatore del Movimento 5 Stelle si è piazzato davanti a una telecamera e ha dato la sua linea sull' Ilva: "Nessuno ha mai pensato di chiuderla", punto scottante sul quale Di Maio non si è ancora espresso da ministro.

 

DI MAIO GRILLO RIMINI

Ecco la proposta: "Ho sempre sognato che questo bellissimo golfo di Taranto tornasse a essere una cosa meravigliosa con tecnologie di energie rinnovabili, con centro per le batterie". Poi l' esempio del bacino della Ruhr in Germania (oltre 4mila chilometri quadrati e 6 milioni di abitanti, 142 miniere di carbone e 1.400 chilometri di autostrade e tangenziali tra Bonn, Colonia, Düsseldorf e Leverkusen). Quell' area è stata bonificata in dieci anni, dal 1990 al 2000, e ancora oggi rappresenta "un esempio seguito da tutti gli architetti, i bio-architetti e gli ingegneri del mondo industrializzato".

 

CARLO CALENDA

Tutto vero, ma va anche osservato che nella Ruhr la grande bonifica e riconversione (costata secondo Grillo solo 2,5 miliardi) dell' inquinatissimo distretto industriale non ha lasciato in vita una sola acciaieria. Che trasformare l' acciaieria in un parco significhi non chiuderla è un concetto difficilmente afferrabile.

 

Il leader della Fim Cisl Marco Bentivogli ha imbracciato il bazooka: "Verrebbe la voglia di commentare le assurde parole pronunciate da Beppe Grillo se non ci fossero in ballo 20mila posti di lavoro (indotto compreso, ndr). La questione industriale merita competenza e serietà e per questo non parteciperemo a botta e risposta gravi e comunque poco seri".

 

IMPIANTO ARCELOR MITTAL

Caustico, via Twitter, il predecessore di Di Maio Carlo Calenda, che fino a pochi giorni fa ha cercato senza successo di sbrogliare la complicata matassa dell' Ilva: "Ho visto il video di Beppe Grillo dove da terrazza su mare stile grande Gatsby delirava su riconversione in parco giochi della prima acciaieria europea che dà lavoro a 14 mila operai e mi sono venuti i brividi".

 

La sortita di Grillo rende ancora più incandescente la vicenda e aumenta le difficoltà per Di Maio. I sindacati confederali dei metalmeccanici (Fiom, Fim e Uilm) hanno scritto al ministro chiedendo "un incontro urgente" per capire le intenzioni del nuovo governo.

 

(…)

ArcelorMittal, basandosi sugli accordi con il governo, non è disposta a prendere in carico più di diecimila lavoratori (…)

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