ALE-DANNO SI RICORDA DI VENDOLA E FORMIGONI E SOSPIRA: “LA POLVERINI SI E’ DIMESSA SENZA NEMMENO UN AVVISO DI GARANZIA” - STORACE NON TACE: “QUANDO LUSI E’ STATO ARRESTATO QUALCUNO HA CHIESTO LE DIMISSIONI DI BERSANI?” - “RENATA NON C’ENTRA CON LE SPESE FOLLI. SAREI ANDATO IN CONSIGLIO PER SPIEGARLO E PER GUARDARE IN FACCIA QUEI TRE CONSIGLIERI DELL’UDC ELETTI NEL LISTINO..”

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1-ALEMANNO: «MA SE NON È NEANCHE INDAGATA?»...
Fulvio Fiano per il "Corriere della Sera"

Una cosa «grave e ipocrita» il fatto che la Polverini si sia dovuta dimettere. Gianni Alemanno ne fa una questione meramente giudiziaria e non di responsabilità o opportunità politica: «Le dimissioni sono l'epilogo inaccettabile di una bruttissima vicenda. Un Presidente di Regione, eletto dal popolo, senza neppure un avviso di garanzia, viene costretto a dimettersi dalle faide interne di partiti e da un'opposizione che, ancora una volta, ha dimostrato tutta la sua ipocrisia nello strumentalizzare una vicenda su cui la governatrice non ha responsabilità».

Il sindaco poi esprime alla dimissionaria Polverini «tutta la mia solidarietà umana e politica». Alemanno era tornato a parlare dello scandalo dei fondi regionali già nella mattinata di ieri. A chi gli chiedeva della dichiarazione sulla necessità di «azzerare il centrodestra» con cui domenica sembrava scaricare la Polverini, il sindaco ha ribattuto: «Dirò altre cose nei prossimi giorni: ci saranno delle sorprese che non vi voglio rovinare».

2- L'IRA DI STORACE «IO NON AVREI MOLLATO»
Claudio Marincola per Il Messaggero

A un certo punto, durante il commiato della Polverini, è sembrato quasi che gli venisse l'occhio lucido.

Storace, più commosso o più arrabbiato?
«In questo momento più arrabbiato, non c'è dubbio (e si sente anche dal tono della voce, ndr). Quello che è accaduto mi sembra incomprensibile, io al suo posto non mi sarei dimesso. L'ho detto in più occasioni a Renata. Che colpe hai? Che c'entri tu con questa storia? Tu hai fatto i tagli, tu hai chiesto pulizia».

Lei che cosa avrebbe fatto al posto della Polverini?
«Non mi sarei mai dimesso, lo ripeto. Avrei spiegato che con questa storia delle spese folli non c'entravo niente. Forse che quando Lusi è stato arrestato qualcuno ha chiesto le dimissioni di Bersani? Per qualche mese in Parlamento hanno farfugliato qualcosa per farlo dimettere, poi alla fine hanno deciso di togliere una piccola tranche dai rimborsi ai partiti. Ecco cosa hanno fatto i nostri parlamentari».

La differenza è che questa vicenda non riguarda solo Fiorito ma mezzo gruppo del Pdl.
«Ma non lei, non Renata. Io al suo posto sarei andato in Consiglio per spiegarlo e anche, me lo faccia dire, per guardare in faccia quei tre consiglieri dell'Udc eletti nel listino. Perché, vede, quando Casini dice che nel Lazio c'è una cupola da mandare a casa, dice una cosa veramente vergognosa».

Lo dicono anche la Confindustria e Bagnasco, veramente.
«Ma nessuno è andato a informarsi per capire di chi erano le responsabilità, chi aveva rubato e che cosa era successo. Pensi che c'è stato persino qualcuno come Gianfranco Fini che non più tardi di ieri mattina andava ancora dichiarando che bisognava azzerare tutto, finanziamenti e rimborsi vari. Non sapeva, non si era informato, che il Consiglio regionale l'aveva già fatto».

 

 

 

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