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ANGELINO COLPITO AL “KORE” - ALFANO INDAGATO PER ABUSO D’UFFICIO NEL CASO DELL’UNIVERSITA’ KORE DI ENNA - LE PRESSIONI DI CRISAFULLI SUL TRASFERIMENTO DEL PREFETTO E LE INTERCETTAZIONI CHE METTONO NEI GUAI ANGELINO - I 5STELLE AL SENATO ANNUNCIANO LA MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO

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Emanuele Lauria e Alessandra Ziniti per “la Repubblica”

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«Dobbiamo sbrigarci perché poi il ministro parte per le vacanze di Natale». Aveva fretta, l’ex parlamentare Vladimiro Crisafulli, discusso ras della sinistra ennese. E al telefono con Ugo Malagnino, segretario particolare del viceministro degli Interni Filippo Bubbico, reclamava la rimozione da Enna del prefetto Fernando Guida, “reo” di aver avviato il commissariamento della fondazione dell’Università Kore.

 

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Pochi giorni dopo Crisafulli poteva festeggiare, ancora al telefono, con il prorettore dell’ateneo Giovanni Tesoriere: «Congratulazioni Mirello — gli dice il docente — abbiamo fatto centro».

 

Sono due delle venti conversazioni intercettate che mettono nei guai il titolare del Viminale Angelino Alfano, indagato per abuso d’ufficio con lo stesso Crisafulli, Bubbico, Malagnino e il presidente della Kore Cataldo Salerno.

 

Il 23 dicembre, in mezzo ai due dialoghi registrati, il consiglio dei ministri ha effettivamente trasferito il prefetto Guida da Enna a Isernia.

 

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La voce di Alfano, nelle intercettazioni, non si sente mai. Ma ora spetterà al tribunale dei ministri valutare se lo spostamento di Guida sia rientrato in una normale rotazione di prefetti o se il capo del Viminale abbia risentito delle pressioni di Crisafulli.

 

Alfano si è già difeso dicendo che «il caso è morto prima di nascere» visto che «la Fondazione è stata commissariata da venti giorni». Ma i 5stelle al Senato annunciano la mozione di sfiducia nei confronti del ministro.

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Restano quei sospetti che hanno portato la Procura di Roma ad emettere gli avvisi di garanzia, sulla scorta di un rapporto inviato dall’ex titolare dell’ufficio giudiziario ennese, Calogero Ferrotti. Fra le conversazioni intercettate ce ne sarebbero anche alcune fra l’ex deputato del Pd e l’ex senatore Ncd Pino Firrarello, suocero del sottosegretario Giuseppe Castiglione.

 

I dialoghi sono stati captati nel corso di un’altra indagine, per malversazione, che riguarda la fondazione Kore: in autunno, con un provvedimento poi annullato dal riesame, era stato sequestrato un milione di euro di fondi comunali che, secondo l’accusa, sarebbero stati illecitamente “congelati” e non trasferiti all’Ateneo.

 

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Alfano è solo l’ultima figura eccellente risucchiata dalle vicende di questo piccolo centro del sapere e del potere che è l’università a Enna. Il presidente dell’authority antitrust Giovanni Pitruzzella è tuttora indagato perché, come arbitro scelto dal consorzio universitario ennese (che ha fatto nascere la fondazione Kore), nel 2008 avrebbe favorito illegittimamente proprio la struttura cara a Crisafulli per comporre una lite con l’ateneo di Catania. La richiesta di archiviazione della Procura è stata più volte respinta dal gip. Ma la vicenda è già costata a Pitruzzella la corsa alla Corte costituzionale.

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Sotto inchiesta sono finiti, nei giorni scorsi, i membri della commissione di laurea di Scienze economiche e giuridiche della Kore che avrebbero dato una valutazione generosa, in cambio di favori, a Emanuele Caramma, figlio di un’altra figura molto influente, almeno fino a poco tempo fa: il giudice Silvana Saguto, a sua volta indagata e sospesa dallo stipendio e dalle funzioni per un’allegra gestione degli incarichi sui beni confiscati.

 

Un’altra bufera giudiziaria ha investito lo stesso Crisafulli, indagato dopo aver sponsorizzato lo sbarco a Enna della facoltà di Medicina dell’Università di Galati, in Romania. Iniziativa contestata dal ministero e dai rettori, anche se Crisafulli va avanti, forte di una pronuncia del giudice di Caltanissetta.

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Lui, “Mirello”, ormai fuori pure dal Pd, è la figura chiave di questo controverso miracolo siciliano: un ateneo nella Sicilia più arretrata con numeri non indifferenti (oltre 10 mila studenti, 20 corsi di laurea), robusti finanziamenti (oltre 40 milioni finora giunti dalla sola Regione) e un rapporto privilegiato con la politica. «Alfano? Dal 2001 a oggi l’avrò visto o sentito un paio di volte », si difende Crisafulli: «Non ho più il peso per chiedere o ricevere favori...».