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ALL’ARMI, CITTADINI: MACRON CONVOCA 34 CAPI DI STATO MAGGIORE DEGLI STATI UE E DI TURCHIA, GIAPPONE, CANADA, AUSTRALIA, PER METTERE NERO SU BIANCO LE GARANZIE DI SICUREZZA PER L’UCRAINA. UN TEMA ANCORA PIÙ ALL’ORDINE DEL GIORNO, VISTA L’ACCELERAZIONE SUL CESSATE IL FUOCO IN UCRAINA – IL PARADOSSO DEL TOYBOY DELL’ELISEO: PRIMO PRESIDENTE FRANCESE A NON AVER FATTO IL SERVIZIO MILITARE, ORA PORTERÀ I SOLDATI EUROPEI “BOOTS ON THE GROUND” IN UCRAINA...
EMMANUEL MACRON CON I CAPI DI STATO MAGGIORE
1 - VERTICE DI PARIGI, LA TELA DI MACRON CON I 34 CAPI DI STATO MAGGIORE: GARANZIE DI SICUREZZA CREDIBILI
Estratto dell’articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
Alla riunione dei 34 capi di stato maggiore dell'11 marzo erano rappresentati i Paesi Ue, la Turchia e il Montenegro, il Canada e l’Australia, la Macedonia del Nord, il Giappone e l’Australia, ma non gli Stati Uniti, non invitati.
Un’assenza che dice molto della nuova iniziativa diplomatica francese, stavolta più operativa: si trattava di cominciare a elaborare un «piano per definire delle garanzie di sicurezza credibili» per l’Ucraina, da sottoporre poi a Washington per mostrare che l’Europa vuole e può fare di più in caso di accordo di pace con la Russia.
VERTICE DI LONDRA - ZELENSKY STARMER MACRON
[…] Secondo l’Eliseo, «di fronte all’accelerazione dei negoziati di pace Emmanuel Macron ha precisato che ora è necessario passare dal concetto al piano, affinché sia possibile una pace solida e duratura in Ucraina».
La stessa fonte ha indicato che i partecipanti si sono trovati d’accordo sul fatto che le garanzie di sicurezza «non dovrebbero essere slegate dalla Nato e dalle sue capacità», nonostante il riavvicinamento tra Washington e Mosca.
L’obiettivo è fornire a Kiev garanzie «credibili e di lungo termine», accompagnate a un «sostegno indefettibile all’esercito ucraino». Macron ha poi ribadito che «noi europei dobbiamo prenderci le nostre responsabilità in modo collettivo perché questo è il momento in cui l’Europa deve pesare, per l’Ucraina e per se stessa».
EMMANUEL MACRON CON I CAPI DI STATO MAGGIORE
[…] L’idea di dispiegare truppe europee in Ucraina come parte di un accordo di pace con la Russia è stata sollevata più volte nelle ultime settimane, con Parigi e Londra in prima linea nelle discussioni su questa opzione, che raccoglie invece minore entusiasmo presso altri partner europei come l’Italia e la Polonia.
La premier italiana Giorgia Meloni ha chiarito nei giorni scorsi di «non considerare efficace» l’idea di mandare truppe europee sul suolo ucraino […]. Le discussioni comunque continuano, tenuto conto anche dei progressi dei negoziati in Arabia saudita tra Stati Uniti e Ucraina, che sono giunti all’ipotesi di un cessate il fuoco immediato di 30 giorni, da sottoporre ora alla Russia.
emmanuel macron vladimir putin
[…] Il primo ministro britannico Keir Starmer sta a sua volta organizzando per sabato un incontro virtuale con i leader dei Paesi pronti a impegnarsi, tra i quali c’è già la Danimarca.
«La decisione finale dipende dalla definizione di condizioni chiare: qual è la missione, qual è l’obiettivo, qual è il mandato e quali sono le garanzie in termini di protezione americana», ha detto ieri a Parigi il ministro della Difesa olandese Ruben Brekelmans, affermando che Washington rimane un «alleato affidabile» all’interno della Nato.
VOLODYMYR ZELENSKY EMMANUEL MACRON
«Non possiamo garantire la nostra sicurezza senza gli Stati Uniti. Questa è la realtà con cui dobbiamo lavorare». Oggi nuova riunione a Parigi, stavolta più ristretta e in formato «E5», ovvero con i ministri della Difesa di Francia, Germania, Regno Unito, Italia e Polonia, assieme ai rappresentanti dell’Unione europea e della Nato e al ministro ucraino in videoconferenza. Macron, il primo presidente francese a non aver fatto il servizio militare, trova sulla scena internazionale un ruolo centrale che in politica interna aveva perduto.
2 - MACRON ACCELERA “SERVE SUBITO UN PIANO PER IL PEACEKEEPING”
Estratto dell’articolo di Anais Ginori per “la Repubblica”
https://www.repubblica.it/esteri/2025/03/12/news/vertice_parigi_macron_ucraina_sicurezza-424057556/
EMMANUEL MACRON CON I CAPI DI STATO MAGGIORE.
[…] È ancora presto per dire se si va verso una «pace giusta e duratura » come chiedono gli europei, ma la svolta di Gedda viene letta anche come il risultato del lavorio diplomatico e strategico. In primis di Macron e di Starmer.
La coppia franco- britannica ha fatto da scudo a Zelensky in queste drammatiche settimane. Il vertice di ieri si è aperto nel segno dell’unità tra Parigi e Londra, le uniche due potenze nucleari del continente con un posto al Consiglio di sicurezza Onu.
[…] Macron e Stamer hanno marcato stretto l’alleato americano con vertici, dichiarazioni, frenetici contatti. Non a caso, viene fatto notare da una fonte diplomatica francese, la proposta di una tregua di un mese cielo-mare fa parte del piano messo a punto dai due leader e condivisa con i partner nel vertice organizzato a Londra 10 giorni fa.
VOLODYMYR ZELENSKY A GEDDA CON MOHAMMED BIN SALMAN
Il cessate il fuoco viene visto come un modo di “testare” le reali intenzioni della Russia. Macron ha illustrato così la roadmap: «Costruire prima una tregua misurabile, poi le condizioni per garantire la sicurezza, le misure di fiducia e, infine, una pace duratura ». Una roadmap discussa costantemente «con Trump e i suoi collaboratori », ha precisato.
Ora però, notano a Parigi, bisogna mantenere la pressione degli europei sulla Casa Bianca e offrire presto un piano concreto di garanzie per l’Ucraina. Già oggi si riuniscono i ministri della Difesa di Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Polonia. E sabato Starmer ha previsto una nuova riunione con i Paesi della “coalizione dei volenterosi”.
Un vertice che potrebbe accavallarsi con la missione a Mosca dell’inviato di Trump, Steve Witkoff. E che dovrà, insiste Macron, continuare a far sentire il «peso dell’Europa », esclusa dai negoziati ma che alla fine è riuscita a imprimere una direzione favorevole a Kiev.
VOLODYMYR ZELENSKY A GEDDA CON MOHAMMED BIN SALMAN
VOLODYMYR ZELENSKY A GEDDA CON MOHAMMED BIN SALMAN
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