
DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING…
1. "PRONTO A LASCIARE"
Corriere.it
Prima ammissioni nel Movimento 5 Stelle. Dopo l'anatema di Beppe Grillo contro coloro che sabato hanno votato a favore dell'elezione di Piero Grasso alla presidenza del Senato («se qualcuno... ...ha mentito agli elettori, spero ne tragga le dovute conseguenze») arriva su Facebook il «mea culpa» di Giuseppe Vacciano.
VACCIANO - «Lunedì e martedì sarò a Roma per discutere l'opportunità delle mie dimissioni», scrive Vacciano sul social media, ammettendo di aver votato per Grasso. «Se si cercano i colpevoli di 'alto tradimento ai principi del M5S', ecco, uno l'avete trovato».
«NO A FIDUCIA PD» - «Nel mio futuro, se non sarà tra i cittadini del M5S, non ci saranno 'gruppi misti' o gruppi di altri colori. La parola su cui si deve decidere è dimissioni sì o no», prosegue Vacciano, 40 anni, napoletano di origine ma eletto nel Lazio. «Nessuno mi ha fatto 'proposte, 'offerte' o ha tentato di 'comprare' il mio voto. Nessuno, se non me stesso e la mia coscienza, è responsabile della mia scelta», aggiunge Vacciano, che prima di entrare in Parlamento faceva l'impiegato alla Banca d'Italia.
«A nessuno venga in mente che questo voto, riguardante esclusivamente una figura di garanzia istituzionalmente prevista, possa automaticamente comportare una dichiarazione di fiducia al Pd. Su quello la posizione è stata netta sin dal primo giorno: nessuna fiducia a nessuno se non a un governo 5 Stelle!», sottolinea il senatore.
«Quello che sto scrivendo non mi è stato imposto da nessuno, tanto meno da Beppe Grillo che ho sempre stimato, ma che come ogni cittadino, nella mia ottica conta sempre uno. Anche in questo, devo rispondere alla mia coscienza, come ho fatto nell'urna», scrive ancora Vacciano.
«NON POTEVO» - «Di fronte al rischio di vedere nuovamente una persona come quella proposta dal Pdl quale seconda carica dello Stato (non credo che i cittadini italiani meritino una cosa del genere), pure con mille dubbi e consapevole che tra Pd e Pdl non esiste il meno peggio, ho votato Grasso», si giustifica Vacciano. «A volte seguire la propria coscienza porta a delle scelte e io, liberamente, ho deciso di farne una.
2. LA RIVOLTA DEI SENATORI M5S
Repubblica.it
Su Facebook si aggiunge anche la voce di Francesco Molinari, senatore grillino, che risponde al messaggio di Grillo con parole altrettanto nette: "Meno reazioni isteriche e più fiducia!", chiede. A Grillo, il senatore dice "di stare sereno, non c'è nessun traditore" e il Movimento 5 stelle al Senato "è unito: nessuna alleanza nessuna fiducia". Poi un consiglio: "studiare le differenze fra cariche istituzionali e ruoli politici non farebbe male".
Sul social network interviene anche la senatrice grillina Paola Nugnes: "Grillo nel suo blog ha fatto un invito a chi ha votato Grasso a dichiararlo. Forse è contestabile poichè il voto è segreto e la sua segretezza è sinonimo di democrazia e di libertà . Libertà da pressioni e da condizionamenti esterni".
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