ALLONS ENFANT DE LA PATRIE - RIUSCIRÀ IL PUPO DEL NANO DELL’ELISEO A GARANTIRE LA RIELEZIONE? - SARKÒ È CROLLATO NEI SONDAGGI, E OGGI PERDEREBBE CON HOLLANDE CON UN DISASTROSO 62 A 38, MA POCHI CREDONO CHE “DALIA” (IL NOME NON È STATO ANCORA CONFERMATO) POSSA CONVINCERE I FRANCESI A RIVOTARLO, AMMESSO CHE LA COPPIA PRESIDENZIALE DECIDA DI SBATTERE LA NEONATA IN PRIMA PAGINA (CARLÀ NON È AMATA NÉ COME DONNA NÉ COME SERPENTE)…

Alberto Mattioli per "la Stampa"


1 - MA IL BÉBÉ NON MIGLIORERÀ I SONDAGGI DEL PRESIDENTE...

Certo, chiederselo è cinico, mentre una coppia festeggia un fiocco rosa. Ma, in termini politici, quanto vale il bébé di Carla Bruni e Nicolas Sarkozy? A sei mesi dalle presidenziali, i sondaggi sono poco incoraggianti: secondo l'ultimo, Sarkò sarebbe al 25% al primo turno contro il 35% dello sfidante socialista François Hollande (e l'ultradestrorsa Marine Le Pen al 16%), un ballottaggio Hollande-Sarkò finirebbe con un pesantissimo 62 al 38 per il primo.

Una culla all'Eliseo potrebbe far partire una rimonta? Intanto bisogna capire se la coppia presidenziale sarà disposta a sbattere la bimba in prima pagina. Secondo Jacques Séguéla, guru dei pubblicitari e consigliere del Presidente, no: «Carlà mi ha detto che diventerà una belva se qualcuno tenterà di violare la sua intimità con la figlia». E del resto madame Bruni-Sarkozy ha sempre dichiarato che il più grande errore della sua vita è quello di aver lasciato che fosse paparazzato suo figlio Aurélien sulle spalle di Sarkò durante una visita a Petra.

«Però - ribatte l'esperto di comunicazione politica Arnaud Mercier - non si può non utilizzare un avvenimento del genere. In un mondo di rumore mediatico, il silenzio è sospetto quanto lo sfruttamento della vita privata».

La situazione, però, è complicata dal fatto che l'affaire Dsk, con la vita erotica di un grande nome della politica francese messa in piazza, sembra aver stancato la pubblica opinione. Secondo un sondaggio pubblicato dall'edizione transalpina di «Grazia», il 64% dei francesi pensa che il primo effetto del lieto avvenimento sarà che i media parleranno meno di avvenimenti molto meno lieti come la crisi.

L'82% sostiene che i giornali dovrebbero ignorarlo e l'87% dichiara che, se anche le foto della piccola ci fossero, non bisognerebbe guardarle. Commenta il sito «Atlantico.fr»: «Ma se queste foto ci capitassero sotto gli occhi nella sala d'attesa del dentista, davvero non le guarderemmo?». Infatti, sì. Da qui a cambiare idea e votare per Sarkò, forse, no.

2 - UNA "DALIA" ALL'ELISEO È NATA L'EREDE DI CARLÀ E NICOLAS...
Grazie al cielo, ci sono le nonne. Nella tarda serata di ieri, si rianima improvvisamente il cellulare di Marisa Bruni Tedeschi, la première suocera più simpatica della storia francese. E lei, finalmente, conferma: «Sì, mia figlia Carla ha partorito, nel pomeriggio e senza cesareo. È una bambina. Non mi chieda nome e peso, perché non li so. E nemmeno a chi somiglia, perché non l'ho ancora vista. Io ho passato il pomeriggio con Aurélien (il primo figlio di Carlà, ndr ) che è contentissimo di avere una sorellina. E adesso sono al ristorante con degli amici, a festeggiare».

Secondo BfmTv, il canale all news francese che cita fonti interne alla clinica, i Sarkozy avrebbero invece già scelto il nome dell'enfant de la patrie: Dalia. È plausibile, visto che Carlà ha raccontato di essere stata conquistata dalla sapienza botanica di Nicolas, in grado di citare il nome latino di tutte le piante del parco dell'Eliseo. Ma ieri sera la scelta del nome non era confermata.

Tutto è bene quel che finisce bene. Specie dopo una lunga giornata in cui si sapeva con certezza solo che Carlà era entrata in clinica alle 9. L'Eliseo si è attenuto rigorosamente a quanto annunciato. La nascita del figlio dei suoi inquilini è considerato un affare privato e come tale è stato trattato: niente annunci pubblici, niente comunicati, niente fotografie, niente di niente. Così i giornalisti sull'orlo della crisi di nervi si sono dovuti accontentare di voci incontrollabili.

Per la seconda volta, è stato il settimanale people «Closer» a bruciare tutti sul tempo: era stato il primo ad annunciare che la première dame era incinta, è stato il primo a scrivere sul suo sito che era stata ricoverata. Intorno alla «Muette», clinica piccola (ventiquattro camere di cui quattro suite, 250 euro al giorno) ma molto chic del XVI arrondissement, il più elegante di Parigi, dove vive anche Carlà, la sorveglianza della polizia era raddoppiata già da martedì sera. Ieri mattina ne aveva già fatto le spese un neopapà che ha avuto la cattiva idea di andare a trovare moglie e pupo proprio mentre entrava madame Sarkozy: è stato identificato, controllato, perquisito e finalmente lasciato passare mentre urlava: «Ma io voglio solo vedere mio figlio!».

L'annuncio ha fatto finalmente rompere le acque anche ai media francesi, che finora, testate gossippare a parte, fingevano di disinteressarsi a quello che invece interessa tutto il mondo. Solo «Paris Match» ha affittato da giorni una camera con vista sulla clinica, al prezzo - si sussurra - di 1500 euro al giorno. Ma il parto di una première dame è una novità nella storia della V Repubblica e così all'imbocco della transennata rue Nicolò, dove si trova «La Muette», si è creato un mostruoso ingorgo di paparazzi e furgoni delle tivù. Commento di una molto chic abitante del quartiere: «Speriamo che si sbrighi perché qui non ne possiamo proprio più».

Poco prima delle 16 è arrivato Sarkò. Figlio o non figlio, il Presidente non ha modificato la sua agenda: in mattinata ha presieduto un Consiglio dei ministri, poi ha pranzato con alcuni deputati. E finalmente è andato in clinica, da cui è ripartito mezz'ora dopo direttamente per l'aeroporto e Francoforte, per un vertice con la Merkel al capezzale dell'euro.

Alla sera, di ritorno da Francoforte, Nicolas è andato a trovare moglie e bebè. Nella sua carriera di padre, dopo Jean, Pierre e Louis, è il primo fiocco rosa. Ironia della sorte, Carlà ha concesso proprio lunedì la sua ultima intervista tivù da donna incinta, 12 minuti registrati all'Eliseo per Benoît Duquesne, conduttore di «Complement d'enquête» su France2. Un'intervista, secondo il giornalista, «tutta politica», nella quale Carlà «difende il bilancio del marito» e annuncia che si impegnerà nella campagna elettorale prossima ventura, ammesso che Nicolas si ricandidi (scelta ancora non ufficializzata ma praticamente certa). L'intervista verrà trasmessa questa sera, con tempismo perfetto. E sospetto.

 

SARKO E CARLA Sarkozy e Carla Bruni Carla Bruni COL PANCIONESarkozy esce dalla clinica dove ha partorito Carla BruniHOLLANDE