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Tensioni al corteo del Primo Maggio tra le forze dell'ordine e un gruppo di aderenti ai centri sociali. I problemi sono sorti in coda alla manifestazione, all'imbocco di via Roma da Piazza Castello, quando la polizia ha fermato gli antagonisti - un gruppo di circa duecento persone - decisi a raggiungere piazza San Carlo dove stava parlando la leader della Cgil Enrica Valfrè. Fino ad allora avevano sfilato al fondo del corteo, dietro uno striscione con la scritta "Poletti infame" e un furgone con la bandiera No Tav.
A quel punto all'altezza di via Cesare Battisti sono partiti gli scontri, innescati da lanci di sassi e uova. Due minuti di guerriglia vera mentre in piazza San Carlo la festa andava avanti. Poi altre cariche della polizia. Dopo un quarto d'ora d'alta tensione, il gruppo di antagonisti - nel quale secondo quanto riferito dalla Questura c'era una ventina di persone mascherate e amarte di bastoni - è stato lasciato passare per raggiungere piazza San Carlo dove nel frattempo si sono conclusi tutti gli interventi. E dagli antagonisti insulti per tutti. Per le forze dell'ordine. Ma anche contro la giunta comunale a Cinque Stelle: "Da Fassino a Appendino nulla è cambiato
Parlano di aperture ma non c'è alcuna apertura. E Torino è in crisi come prima". Una manifestante è stata portata via dalla polizia. Un passante è rimasto ferito, forse cadendo nel tentativo di allontanarsi dal punto degli scontri. Ma la tensione non è del tutto finita. Lo spezzone di corteo dei centri sociali dopo aver fatto un giro in piazza San Carlo adesso ha ripreso a marciare in direzione di piazza Castello sotto la sorveglianza della polizia.
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