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AMMAZZA IL REFE-RENZI! - ALFANO APRE ALL'IDEA DI RIMANDARLO: ''ORA SIAMO IMPEGNATI A DARE UNA CASA A CHI L'HA PERSA. BERLUSCONI SA COSA VUOL DIRE, HA AFFRONTATO IL SISMA DELL'AQUILA. SE E' D'ACCORDO SUL RINVIO, NON CI NASCONDIAMO'' (VIDEO) - TRAVAGLIO: ''IL REFERENDUM RETRATTILE: SE I SONDAGGI DANNO AVANTI IL NO, SI RINVIA FINCHE' NON SONO FAVOREVOLI A RENZI! IL TERREMOTO? UNA SCUSA''

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BERLUSCONI E ALFANO AL QUIRINALE FOTO LAPRESSEBERLUSCONI E ALFANO AL QUIRINALE FOTO LAPRESSE

Ma se Fi fosse disponibile a valutare  "Il governo non farà nessuna richiesta di rinviare il referendum. Però, è del tutto ovvio, che in questo momento una campagna referendaria molto dura e severa è fuori dalle corde e fuori dalla logica. Tanto più ora, in cui siamo tutti impegnati a dare una casa a chi l'ha persa". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, ospite sulle frequenze di Rtl 102.5 a Non Stop News, rispondendo ad una domanda di Pierluigi Diaco che lo incalzava sulla ipotesi di uno spostamento della consultazione referendaria.

 

Berlusconi all\'Aquila con i terremotatiBerlusconi all\'Aquila con i terremotati

"Il tema non va nascosto, esiste - ha aggiunto Alfano - come si vede dai giornali che ne parlano, anche se è relegato a pagina 15 perché le priorità in questo momento sono altre. Io parlo ovviamente a livello personale e come responsabile di Area Popolare, ma qualora una parte dell'opposizione fosse pronta a valutare un'ipotesi di rinvio, io sono convinto che sarebbe un gesto da prendere in considerazione".

 

OBAMA E SILVIO BERLUSCONI A L'AQUILAOBAMA E SILVIO BERLUSCONI A L'AQUILA

Alfano guarda in primo luogo a Forza Italia che, per "la sua cultura politica di governo - visto che Silvio Berlusconi da presidente del Consiglio ha dovuto affrontare l'emergenza determinata dal sisma dell'Aquila - sa bene quanto diventi prioritario affrontare questa urgenze. Sa bene quanto, anche dal punto di vista dello spirito pubblico, sia difficile affrontare una campagna elettorale che separa un Paese che, invece, ha bisogno di essere unito", ha concluso.

RENZI E BOSCHIRENZI E BOSCHI

 

 

 

Estratto dall'articolo di Marco Travaglio per il Fatto Quotidiano

 

Siccome l' altroieri Matteo Renzi ha detto che l' idea di rinviare il referendum costituzionale con la scusa del terremoto "non esiste, è una boutade giornalistica", è probabile che ci stia pensando seriamente. Tant' è che, come risulta al Fatto, nei giorni scorsi ha fatto sondare Silvio Berlusconi attraverso i soliti sherpa Gianni Letta e Fedele Confalonieri, vedovi inconsolabili del Nazareno.

 

GIORGIA SALARI MARCO TRAVAGLIOGIORGIA SALARI MARCO TRAVAGLIO

L' ex Cavaliere, pressato dai suoi e soprattutto dagli scalpitanti Meloni e Salvini, ha risposto picche. Per ora. Ma si sa quanto valgono i suoi No: almeno quanto quelli di Renzi che, come lui, cambia idea dalla sera alla mattina e dice il contrario di ciò che pensa. Ora naturalmente fioccheranno le smentite, anche perché il rinvio del referendum dalla data fissata (dallo stesso Renzi, in ritardo di due mesi su quella annunciata all' inizio) sarebbe un golpettino bianco piuttosto impopolare.

 

E lo scopo lo capirebbero tutti: allontanare vieppiù l' amaro calice di un voto su cui il premier si gioca tutto, alla luce degli ultimi sondaggi che danno in vantaggio il No, e con la scusa dei terremotati che, usati come trompe-l' oeil per i suoi giochetti di potere, non la prenderebbero bene. Ecco perché né lui né altri big del fronte del Sì escono allo scoperto, anzi pubblicamente negano: per non restare col cerino acceso tra le dita.

 

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TRAVAGLIO A BALLARO' CON VERDINITRAVAGLIO A BALLARO' CON VERDINI

I boatos di palazzo raccontano poi di un grande attivismo del solito Napolitano, sempre più impegnato a salvare Renzi da se stesso e tutto proiettato sul Tribunale di Milano, che a giorni deve decidere sul ricorso di Valerio Onida contro il quesito referendario, suggestivo e onnicomprensivo: se il giudice lo accogliesse, rinviando alla Consulta il giudizio di legittimità sulla legge del 1970 che regolamenta i referendum costituzionali e non ha impedito al governo di truffare gli elettori con quella domandina propagandistica, non resterebbe che auspicare la melina della Corte che renderebbe automatico lo slittamento del voto.

 

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valerio onida stefano parisivalerio onida stefano parisi

Ora, noi comprendiamo lo sgomento di lorsignori. Sono mesi che ci ordinano di votare Sì e minacciano chi è per il No con tutte le modulazioni dell' Apocalisse. Ed è molto seccante scoprire che gli elettori si ostinano a votare come meglio credono senza prendere ordini da Napolitano, Mattarella, Renzi, Boschi, Verdini, Alfano, Cicchitto, Pera, Confindustria, Ue, Jp Morgan e amerikani. Ma forse anche un paese di creduloni come il nostro faticherebbe a credere alla scusa dei terremotati. Il sisma non c' entra nulla, almeno quello propriamente detto. Nessun referendum al mondo può mettere in pericolo i soccorsi e la ricostruzione. E anche uno Stato del Terzo mondo riuscirebbe ad allestire in un mese qualche seggio nelle zone colpite.

valerio onidavalerio onida

 

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Nasce così un nuovo istituto della democrazia all' italiana: il referendum retrattile. Se i sondaggi danno vincente il No, si rinvia finché non danno vincente il Sì. Poi, se l' esperimento dà i frutti sperati, si fa così anche per le Politiche: non si vota finché i sondaggi non danno il governo in vantaggio. E, se non lo danno mai, non si vota mai. O si vota sempre, ogni domenica, a oltranza, finché non vince chi deve vincere. Bei tempi, quelli delle giunte militari e dei carri armati in strada: almeno lo sapevano tutti che era un golpe.