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Andrea Montanari per âMf'
La dormiente, o meglio poco vivace, Management&Capitali torna operativa. La holding d'investimenti lanciata nel 2005 da Carlo De Benedetti per investire, assieme al grande rivale di sempre Silvio Berlusconi, in Alitalia, sfumato questo ambizioso progetto, da anni si concentra quasi esclusivamente sulla gestione della partecipazione di riferimento del gruppo tedesco Treofan, uno dei big internazionale nella progettazione, produzione e vendita di pellicole di polipropilene, il cosiddetto Bopp.
E dopo anni di sofferenza dovuti alla crisi del mercato, ora pare arrivato il momento della svolta per l'azienda e per i suoi azionisti. Come dimostra l'iniezione di liquidità da 35 milioni definita nei mesi scorsi e che si completerà entro fine anno. A fare la parte del leone è M&C che ha il 41,6% di Treofan e che quindi si è impegnata a versare 15,5 milioni per sostenere lo sviluppo industriale dei prossimi anni.
Con la finanziaria dell'Ingegnere hanno reinvestito Goldman Sachs ed Ebf&Associates, gli altri due azionisti storici dell'azienda attiva da più di 40 anni e presente in oltre 90 Paesi.
Un segnale importante per il mercato che dimostra come De Benedetti continui, lontano da Cir (che ha abbandonato nel 2009), a scommettere sulle società manifatturiere e dal sapore old economy. Tanto che per provare a risvegliare M&C è arrivato il nuovo ad Emanuele Bosio, già a capo di Sogefi.
I 35 milioni di apporto da parte dei soci si inseriscono in un più ampio progetto di ristrutturazione finanziaria di Treofan, che nei mesi scorsi, come si legge nella relazione di bilancio di M&C, ha ottenuto dal sistema bancario internazionale, capeggiato da Deutsche Bank e Hvb, il rinnovo della linea di credito revolving da 65 milioni concessa nel 2010 e che scadrà nel 2016. Oltre a ciò il gruppo tedesco ha incassato la garanzia concessa dalla merchant bank austriaca Oesterreichische Kontrollbank per un nuovo finanziamento da 15 milioni.
Con questa rinnovata fiducia delle banche e il cash dai soci la società può rinnovare le linee di produzione in Germania, sviluppare il progetto a elevata tecnologia (Treopore) e incrementare la penetrazione nel mercato del Nord America. A fine 2013 Treofan ha registrato ricavi consolidati per 428 milioni (-8,6%) e un ebitda di 20,3 milioni (+5,2%), per metà garantito dalla divisione europea. Mentre l'indebitamento finanziario netto è salito da 25,5 a 33,4 milioni, dato che non include il finanziamento arrivato dagli azionisti.
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