DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E…
(ANSA) Era gremito il teatro Sannazaro di Napoli, questa sera, in occasione della presentazione del libro "La rivincita di Trump" dell'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: tra il pubblico tanti amici, che il giornalista cita uno per uno, gente comune e anche Arianna Meloni, la sorella della premier. Che ha ascoltato senza intervenire e non ha rilasciato dichiarazioni.
A fare da padrone di casa in questa rimpatriata napoletana dell'ex ministro è stato il presidente di Polo Sud, Amedeo Laboccetta, che sul palco ha introdotto gli ospiti, intervistati dal direttore del Mattino Roberto Napoletano, e ricordato gli esordi di Sangiuliano, giovane giornalista "destinato a fare carriera".
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Il sindaco di Napoli e presidente Anci, Gaetano Manfredi, ha parlato dell'elezione di Trump come di "un banco di prova per l'Europa, un esame. Il grande rischio che vedo è la marginalità dell'Europa", ha avvertito. Temi ripresi dalla giornalista Giovanna Botteri e, nel suo intervento, da Sangiuliano, che è sembrato un po' emozionato nel citare le tante "facce amiche" presenti. "In ciascuno dei volti che sto guardando c'è un pezzo della mia vita", ha detto.
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"C'è chi mi ha insegnato a fare il giornalista, c'è Mario Landolfi, Enzo Nespoli, il mio amico e coordinatore regionale Fdi Enzo Iannone". Ma l'elenco è lungo: tra i nomi citati l' avvocato Sergio Cola, il 'suo' rettore della Federico II Matteo Lorito, il senatore di Fratelli d'Italia Sergio Rastrelli, quello della Lega Gianluca Cantalamessa, il direttore del Museo di Capodimonte Eike Schmidt ("con cui all'inizio litigai ma poi siamo diventati grandissimi amici"). E ancora: Salvatore Ronghi presidente della Fondazione Sud Protagonista, Maria Muscarà consigliera indipendente della Regione Campania, il presidente degli industriali di Napoli, Costanzo Jannotti Pecci, quello della Fondazione Ente Ville Vesuviane Gennaro Miranda, l'artista Lello Esposito e anche Daniela Di Maggio, la madre di Giogiò, il giovane musicista ucciso.
Al termine, Sangiuliano si è dedicato alla firma delle copie del libro, tra pacche sulle spalle, strette di mano ed abbracci, tra cui quello della stessa Arianna Meloni. La sorella della premier è entrata dalla porta principale poco prima dell'inizio dell'evento: ad attenderla un gruppo di giornalisti, ma lei ha tirato dritto senza rilasciare dichiarazioni.
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