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DAGOELEZIONI /2 - ARIDACETE NAPOLITANO! – I GRANDI FONDI D’INVESTIMENTO INTERNAZIONALI RIMPIANGONO L’ATTIVISMO DELL’EX CAPO DELLO STATO NELLA COSTRUZIONE (E DISTRUZIONE) DI GOVERNI – TEMONO L'INESPERIENZA DI MATTARELLA E LE SUE SCARSE RELAZIONI INTERNAZIONALI PER LA RISOLUZIONE DELLA CRISI POST-VOTO – GLI INVESTITORI PREVEDONO PERIODO INCERTEZZA - L'INCONTRO ALL'HOTEL MANDARIN DI MILANO

 

DAGOELEZIONI 2

 

hotel mandarin oriental a milano 0022

In una saletta riservata dell’Hotel Mandarin di Milano nei giorni scorsi si sono ritrovati un gruppo di grandi Fondi internazionali e tre analisti italiani. Motivo dell’appuntamento: cosa succederà dopo il voto. E l’atmosfera non è stata tra le migliori.

 

La preoccupazione dei Fondi era concentrata sull’”incapacità” di Mattarella di gestire situazioni complesse, come quelle che emergeranno dalle urne. I Fondi sospettano che l’Italia potrà attraversare un periodo di incertezza politica e precarietà economica non tanto per i voti che prenderanno i Cinque Stelle o Renzi, quanto per l’inesperienza del Presidente.

mattarella napolitano

 

Napolitano – hanno ricordato i Fondi nell’incontro – aveva un’esperienza internazionale accumulata dai tempi in cui era il ministro degli Esteri del Pci. Ed è continuata con una frequentazione costante con i Poteri Forti di mezzo mondo. Fino a portarlo ad inventarsi un governo per far fuori Berlusconi ed inventarsi Monti, con il beneplacito di Merkel e Sarkozy.

 

giorgio napolitano mario monti

Mattarella saprà fare altrettanto dopo le elezioni? Alla domanda, gli analisti italiani hanno risposto con un secco “no”. Il Capo dello Stato è un giurista, un costituzionalista. Non ha rapporti a livello internazionale, anche perchè frenato dalla scarsa dimestichezza con la l’inglese.

 

renzi e napolitano assistono all'elezione di mattarella

Ed i Fondi hanno trovato conferme per la loro previsione di un periodo di incertezza politica nella fase post elettorale. Ma sono in pochi quelli pronti a bruciare denaro, scommettendo contro l’Italia. Insomma, pochi quelli che assumeranno un atteggiamento ribassista. La maggior parte ha annunciato un atteggiamento meno negativo.