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1. VIDEO: L'ESECUZIONE IN PIAZZA DI TRE SIRIANI DA PARTE DI UN GRUPPO JIHADISTA
***ATTENZIONE: IMMAGINI DI ESTREMA VIOLENZA***
Dal sito inglese "Truth Loader"
2. ESECUZIONE PUBBLICA DAVANTI A CENTINAIA DI PERSONE
Dagoreport - Un gruppo qaedista giustizia tre persone vicine al regime di Assad in una piazza di Raqqa, davanti a centinaia di persone. Prima di farli ammazzare con un colpo di pistola, un uomo col volto coperto accanto a un pick-up legge un messaggio: l'azione è una rappresaglia per le azioni del regime ad Al-Bayda e Banias, dove secondo le organizzazioni umanitarie più di cento persone sono state uccise dalle forze di Assad.
Si tratta di due città costiere a maggioranza sunnita, e l'agenzia di stampa ufficiale ha bollato l'operazione come "uccisione di terroristi". Ma i video girati dopo il massacro mostrano la devastazione della città e il fatto che molte delle vittime sono donne e bambini.
Ma i tre uomini uccisi nella pubblica piazza non avevano niente a che fare con le operazioni ad Al Bayda e Banias. Si tratta di una rappresaglia di sunniti contro alawiti, il gruppo religioso di cui fa parte anche Assad, e l'ennesima dimostrazione che non siamo più solo davanti a una guerra civile tra ribelli e regime, ma in un conflitto settario tra gruppi religiosi.
Basta che piccoli gruppi comincino ad ammazzare i civili di fazioni rivali e a distruggere villaggi, che l'escalation di rappresaglia violenta diventi inarrestabile.
3. SIRIA: HRW, A RAQQA PROVE TORTURE REGIME SU PRIGIONIERI
(ANSA) - Celle e stanze ancora attrezzate con strumenti di tortura dove per decenni e fino a poche settimane fa sono stati detenuti e martoriati migliaia di prigionieri politici siriani. La macabra scoperta e' avvenuta a Raqqa, capoluogo del nord del Paese e unica citta' sotto pieno controllo degli insorti. Una squadra di ricercatori di Human Rights Watch (Hrw) si e' recata sul posto e ha raccolto documenti, attrezzature, testimonianze che confermano i racconti riferiti sull'inferno delle prigioni politiche siriane.
''I documenti, le celle, le sale di interrogatori, gli strumenti di tortura che abbiamo visto nelle strutture dei servizi di sicurezza corrispondono alle torture che gli ex detenuti ci hanno descritto sin dall'inizio della rivolta in Siria'', ha affermato Nadim Houry, direttore di Hrw a Beirut. Tra gli strumenti di tortura trovati in un luogo di detenzione di Raqqa c'e' anche, secondo il resoconto dell'organizzazione umanitaria americana, il famigerato ''Tappeto volante'' (Bassat ar rih), ovvero una tavola di legno, solitamente a forma di croce, dove viene legato e immobilizzato il prigioniero prima di subire vari tipi di vessazioni.
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