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ATTRAVERSO LE PORTE DELL'INFERNO: L’HORROR NAZI DI BELSEN CATTURATO IN ALCUNI SCATTI INEDITI – LE IMMAGINI RISALGONO A 70 ANNI FA QUANDO IL CAMPO DI STERMINIO NAZISTA FU LIBERATO DALLE TRUPPE ALLEATE (VIDEO)

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VIDEO – LE TRUPPE INGLESI LIBERANO BELSEN

 

Da http://www.dailymail.co.uk

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Dopo anni di sofferenza dietro i suoi recinti di filo spinato. Dopo anni trascorsi a guardare le persone amate abbandonate come rifiuti davanti agli occhi, mentre guardie naziste massacravano sistematicamente decine di migliaia di persone. Fu questo il momento in cui arrivarono le truppe alleate a liberare Bergen-Belsen. Fu in questo scenario che i detenuti stettero a guardare il campo di sterminio bruciare.

 

Immerse nella miseria, queste capanne una volta contenevano i corpi di migliaia di ebrei, zingari, omosessuali, disabili e oppositori del nazismo. Tra le sue tante vittime troviamo anche il nome di Anne Frank e sua sorella Margot.

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Poco dopo la liberazione nel 1945, il campo fu incendiato, e una parte delle sue sofferenze se ne andò distrutta per sempre insieme alle costruzioni, insieme alla bandiere del Reich e il ritratto di Hitler. Tutto fu ridotto in polvere, consumato dalle fiamme.

 

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Il reverendo inglese Charles Martin King Parsons fu uno tra i tanti uomini di fede a entrare nel campo di Bergen-Belsen. Quando le truppe alleate arrivarono ??sul luogo, il campo era in preda a una terribile epidemia di tifo, i detenuti morivano a un ritmo di 500 al giorno. Nei giorni successivi alla liberazione il reverendo scattò questa serie di fotografie, ma non ne fece parola alla famiglia fino a quando il nipote Tom Marshall non le scoprì.

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Tom dichiara di essere orgoglioso del nonno. “Non l’ho mai conosciuto, ma secondo mia nonna non disse mai una parola sulla guerra. Ora capisco il perché. Non avevamo idea che avesse scattato queste foto e sento che è arrivato il momento di condividerle. Le parole faticano di fronte a tale orrore. Non potrò mai scordare quello che ha fatto per me: ha lottato per donare un futuro alle generazioni a venire”.

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