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CON L'UE, AVANZANO I NAZI-TRUMPISTI – UNA DELEGAZIONE DI AFD È STATA OSPITE D’ONORE AL GALÀ DEI “GIOVANI REPUBBLICANI”, A NEW YORK: IL MONDO DEL TRUMPISMO “MAGA” TIFA APERTAMENTE PER IL PARTITO POST NAZISTA, E CHIEDE AL CANCELLIERE TEDESCO, IL DEMOCRISTIANO FRIEDRICH MERZ, DI ABBATTERE IL CORDONE SANITARIO E ALLEARSI CON GLI ESTREMISTI – CHE LA DESTRA AMERICANA STIA LAVORANDO (E FINANZIANDO?) AFD, PER DESTABILIZZARE L’UE, È NOTO DA TEMPO: ELON MUSK È UN GRANDE SOSTENITORE DELLE SVASTICHELLE, E QUANDO VANCE ANDÒ A MONACO A INSULTARE L’EUROPA, A FEBBRAIO, SI INCONTRÒ A LUNGO CON LA SVASTICHELLA-IN-CHIEF, ALICE WEIDEL (MENTRE DEDICÒ SOLO 20 MINUTI A MERZ…)
Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”
markus frohnmaier di afd al gala dei giovani repubblicani a new york 1
«Cancelliere Merz: butti giù il muro!». La citazione di Ronald Reagan rimbomba tra le colonne del Cipriani Wall Street. Dovid Holtzmann sta tenendo la laudatio a Markus Frohnmaier, ospite d'onore dei Maga e spitzenkandidat dell'Afd alle prossime elezioni in Baden-Württemberg.
È il momento clou della serata di gala newyorchese dei "Young Republicans". E si scioglie in un applauso scrosciante. I giovani trumpiani si sono preparati per settimane ad accogliere l'ultradestra tedesca sabato scorso a New York - anche con slogan inequivocabili: "Afd über alles", ad esempio -. Un omaggio alla strofa dell'inno tedesco, proibita dopo il nazismo.
elon musk intervista alice weidel su x 1
Sono gli stessi Maga, del resto, finiti di recente nella bufera per le chat in cui inneggiavano a Hitler e scrivevano, a proposito delle partite di basket dell'Nba, che «se voglio vedere le scimmie vado allo zoo». Ma il senso della citazione di Reagan […] è chiaro: nel 1987 il presidente americano si rivolse a Gorbaciov e lo invitò a buttare giù il Muro di Berlino. I Maga chiedono a Merz di abbattere il cordone sanitario verso l'Afd e sdoganare uno dei partiti più radicali e isolati in Europa.
gala dei giovani repubblicani a new york 1
Che i trumpiani abbiano un debole per l'Afd è stranoto. Basti pensare al sostegno di Elon Musk all'ultradestra durante la campagna elettorale tedesca e la surreale intervista del patron di X ad Alice Weidel culminata nel celebre «Hitler era comunista!».
A febbraio, poco dopo l'insediamento di Trump, il vicepresidente JD Vance venne alla Conferenza di Monaco a insultare l'Europa: l'accusò di minare la libertà di parola e la civiltà occidentale. Vance concesse appena 20 minuti all'allora cancelliere in pectore Friedrich Merz, mentre volle incontrare lungamente Weidel in un ristorante di lusso.
INCONTRO VOLODYMYR ZELENSKY JD VANCE A MONACO
Non è un caso allora che da mesi alcuni parlamentari dell'Afd viaggino regolarmente negli Stati Uniti. E che la scorsa settimana una delegazione di quaranta esponenti del partito sia volata a Washington e a New York per elaborare convergenze con i Maga, studiare le loro tecniche di propaganda, farsi fotografare con lobbisti e parlamentari, incontrare riservatamente sottosegretari di Trump, ordire piani per la conquista del potere in Germania e assicurarsi il loro sostegno per scongiurare una messa al bando del partito.
E adesso Frohnmaier ha invitato i Maga in Germania, in concomitanza con la Conferenza di Monaco del prossimo febbraio.
jd vance alla conferenza di monaco
La politologa dell'Università di Kiel Paula Diehl ci spiega […] che «per i tedeschi, soprattutto quelli cresciuti nella Germania Ovest, gli Stati Uniti sono sempre stati il "fratello maggiore", non c'è un antiamericanismo radicato e antico come in Francia o in Italia. Quindi l'endorsement di quel "fratello maggiore" all'Afd è una legittimazione importante».
La settimana del tour americano dell'Afd è stata anche quella in cui la Strategia per la Difesa americana ha scosso la Ue: un documento in cui Trump si impegna nero su bianco a sostenere la resistenza delle destre contro i governi attuali. Maximilian Krah, uno dei leader dell'Afd, si è precipitato su X a festeggiarlo come la «Perestroika per Merz & Co». L'ex candidato alle Europee che dichiarò a Repubblica che «le SS non erano tutte criminali» fu cacciato nel 2024 con l'intero partito dal gruppo europeo di Marine Le Pen e Matteo Salvini. Ma la reietta Afd sta rientrando nel giro dei grandi grazie al sostegno sfegatato dei Maga americani.
markus frohnmaier di afd al gala dei giovani repubblicani a new york 2
A conferma, una fonte autorevole dell'Afd ci rivela a microfoni spenti che «anche dall'entourage di Salvini sono arrivati segnali di grande distensione e interesse verso Weidel».
E la stessa fonte racconta che nella Cdu - storica alleata dei Repubblicani - «c'è un enorme nervosismo per i nostri buoni rapporti con i Maga: prima del viaggio di Merz a Washington, alcuni maggiorenti della Cdu hanno fatto sapere ai Maga di non avere alcuna intenzione di vietare l'Afd. E c'è una parte del partito di Merz, com'è noto, che lavora a un'alleanza con noi».
Una delle pioniere dei legami coi Maga è la vicecapogruppo dell'Afd Beatrix von Storch. Da anni coltiva rapporti con l'ala trumpiana del partito, era tra le poche "elette" in Europa invitate all'inaugurazione di Trump e insieme a suo marito Sven tiene stretti legami anche con le destre sudamericane.
ALICE WEIDEL DI AFD SE LA RIDE DOPO IL NO DEL BUNDESTAG A FRIEDRICH MERZ
Siamo andati a trovarla nel suo ufficio parlamentare, alle pareti sono appesi ritratti di Reagan, Papa Wojtyla e Claus von Stauffenberg, l'aristocratico ufficiale delle SS che tentò di ammazzare Hitler. Von Storch stessa è una baronessa dell'antico casato degli Oldenburg, il nonno fu ministro delle Finanze nella Repubblica di Weimar e poi nel Terzo Reich.
Storch ci racconta che «i partiti tradizionali hanno cercato di diffamarci in ogni modo. Ma queste campagne contro l'Afd sono fallite e ci hanno solo rafforzati».
DONALD TRUMP ALLA CENA DI GALA DEL NATIONAL REPUBLICAN CONGRESSIONAL COMMITTEE
Trump, grazie alla sua palese simpatia per Putin, ha sciolto anche le contraddizioni di un ex partito atlantista poi divenuto putiniano: l'Afd può ora può serenamente conciliare la sua predilezione per l'America e la Russia senza cadere in contraddizione. […] «Noi vogliamo mantenere sovrane le democrazie. Siamo per l'Occidente cristiano, per la nostra cultura e identità. Sul fronte opposto ci sono la sinistra, i socialisti, i sostenitori dell'isteria sul clima e dell'agenda woke, delle frontiere aperte e dell'abolizione degli Stati nazionali». Più trumpiani di così.
gala dei giovani repubblicani a new york 6
elon musk intervista alice weidel su x 4
il discorso di alexander eichwald al congresso giovanile di afd 4
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elon musk intervista alice weidel su x 5
alice weidel statistiche su x prima e dopo l endorsement di elon musk
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markus frohnmaier di afd al gala dei giovani repubblicani a new york 3
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