1. AVVISATE MATTEUCCIO RENZI CHE MARIO DRAGHI CONTINUA A NON SOPPORTARE IL SUO PERSONALE CONSIGLIERE ECONOMICO OCCULTO, LORENZO BINI SMAGHI DA FIRENZE 2. DITE A RENZI CHE NAPOLITANO È’ MOLTO INQUIETO (EUFEMISMO) SULLA LEGGE ELETTORALE: I SUOI UFFICI GLI HANNO DETTO CHE IL TESTO APPROVATO ALLA CAMERA E' IN CONTRADDIZIONE CON LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE SU DIVERSI PROFILI 3. AL SENATO DOVE SI DISCUTERÀ’ L'ITALICUM IL GRUPPO PD E' SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI 4. PERCHÉ GIULIETTO TREMONTI CONTINUA A FREQUENTARE ARCORE E A TRATTENERSI CON IL PREGIUDICATO ANCHE TRE ORE DI SEGUITO COME E' AVVENUTO SABATO SCORSO? 5. GLI ALFANOIDI SONO IN PALESE DIFFICOLTÀ’: VANNO A RIMORCHIO DI RENZI, I SONDAGGI LI DANNO AL 3-4 PER CENTO DALL'8 DI QUALCHE TEMPO FA, E APPARE FORTEMENTE A RISCHIO IL SUPERAMENTO DELLO SBARRAMENTO DEL 4 PER CENTO ALLE EUROPEE 6. SAPETE CHI FARÀ’ PER CONTO DEL GOVERNO GLI INCONTRI DI MAGGIORANZA SULLA PARTITA DELLE NOMINE NELLE GRANDI SOCIETÀ PUBBLICHE (ENI, ENEL, POSTE)? LUCA LOTTI

DAGOREPORT

1. Napolitano Giorgio e' molto inquieto anche sulla legge elettorale: i suoi uffici gli hanno detto che il testo approvato alla Camera e' in contraddizione con la sentenza della Corte Costituzionale su diversi profili. Una valutazione, e una irritazione, che si aggiunge a quella pesantemente negativa sulla politica degli annunci economici approvata dal Consiglio dei ministri di mercoledì. Sulla legge elettorale tuttavia il Colle non intende stare fermo ad aspettare gli eventi e segnalera' al Presidente del Senato, assemblea tuttora "viva" e dove la legge deve essere ancora approvata, le "irragionevolezze" contenute nel testo approvato alla Camera.

Si tratta di rilievi che possono frenare il passaggio della legge al Senato, dove i numeri sono meno favorevoli al governo: in realtà, sul superamento del bicameralismo perfetto nessuno ha reali obiezioni ma se Renzi Matteo pensa davvero che una riforma costituzionale di tale portata possa avere come esito un Senato relegato ad essere la Camera che sostituisce la Conferenza delle Regioni allora il percorso sarà pieno di mine.

Se invece il Senato dovesse approvare, il Colle appare intenzionato a confezionare un bel messaggio alle Camere per dire: vi ringrazio a nome del popolo italiano per aver approvato la legge elettorale ma ve la restituisco senza promulgarla invitandovi a procedere alle opportune modifiche in coerenza con la sentenza della Corte Costituzionale. In tal caso le Camere possono cambiare la legge o riapprovarla nella stessa formulazione e il Quirinale e' costretto a promulgarla. Si tratterebbe, questo e' certo, dell'ultimo atto politico di Re Giorgio II, ma è certo che il rospo non verrà ingoiato.

2. Proprio al Senato dove si discuterà l'Italicum il gruppo Pd e' sull'orlo di una crisi di nervi. La gran parte dei senatori del gruppo, non solo la "fronda dei 21" e Finocchiaro Anna, considera infatti la bozza di riforma passata alla Camera come un affronto e una umiliazione e, per questo, prende consistenza nelle ultime ore una ipotesi ardita ma condivisa con i peones di Ncd, con Mauro e Sciolta Civica: meglio andare a votare con il Consultellum piuttosto che il suicidio con l'Italicum.

3. Gli alfanoidi sono in palese difficoltà: vanno a rimorchio di Renzi, i sondaggi li danno al 3-4 per cento dall'8 di qualche tempo fa, insomma non hanno identità nonostante gli sforzi del Corriere. Un partito mai nato davvero, con profonde divisioni interne dove regna l'asse Alfano/Lupi (al quale talvolta si aggiunge Schifani, che ha sottratto a Quagliariello ogni competenza politica, retrocedendolo di fatto ad un dirigente organizzativo senza poteri e senza autonomia) contro tutti e un fenomeno curioso: nelle casse del partito stanno entrando somme importanti senza che ad esse corrispondano reali adesioni sul territorio, insomma tesseramenti fittizi come nella migliore tradizione dell'ultima stagione della Dc.

Il risultato e' che appare fortemente a rischio il superamento dello sbarramento del 4 per cento alle europee, con grande soddisfazione di Verdini Denis, il quale non solo vuole continuare ad essere l'interlocutore privilegiato del premier ma lavora per azzerare elettoralmente i "traditori" e sostituirli (apertamente o nel voto segreto) nella maggioranza del dopo europee.

4. Perché Tremonti Giulio continua a frequentare Arcore e a trattenersi anche tre ore di seguito come e' avvenuto sabato scorso?

5. Sapete chi farà per conto del governo gli incontri di maggioranza sulla partita delle nomine nelle grandi società pubbliche, incontri dove non si parlerà affatto dei vertici ma soltanto delle richieste dei partiti per la composizione dei cda, soprattutto di quelli minori? Luca Lotti, sottosegretario a palazzo Chigi, che poi passerà le indicazioni riscontrate a Del Rio Graziano che ne parlerà con Renzi Matteo, quello che vuol capire prima le strategie e poi scegliere gli uomini. Ovviamente, non vi sarà alcun incontro con il Pd, visto che il partito e' una cosa sola con il governo e con lo staff del premier.

6. Dite a Renzi Matteo che Draghi Mario continua a non sopportare il suo personale consigliere economico occulto, Bini Smaghi Lorenzo da Firenze.

 

 

RENZI E NAPOLITANO AL GIURAMENTO napolitano renzi MATTEO RENZI E DENIS VERDINI Luciano Violante e Anna Finocchiaro Lupi D e il vicepremier e ministro degli Interni Angelino Alfano SILVIO BERLUSCONI GIULIO TREMONTI MATTEO RENZI CON MOGLIE E BAMBINI SULLO SFONDO LUCA LOTTI RENZI E DELRIOnapolitano draghi