FLASH! - IL DAZISTA TRUMP, PER SPACCARE L'UNIONE EUROPEA A COLPI DI TARIFFE SUI PRODOTTI ESPORTATI…
Da "Il Foglio"
1 - QUELL'ASSE TRA NAPOLITANO E IL CAV. CHE PREOCCUPA IL PD DI BERSANI
E al Quirinale? Nello stato maggiore del Partito democratico si è scatenato il panico. I vertici del Pd, infatti, si sono convinti che Silvio Berlusconi abbia promesso a Giorgio Napolitano di ricandidarlo alla presidenza della Repubblica, dopo la scadenza del suo mandato. In questo caso il capo dello stato farebbe un biennio e non un settennato. In questo schema il Cavaliere vedrebbe bene un Monti bis. Ma l'idea non piace affatto a Bersani, il quale teme che alla fine il Pd dovrà dire di sì a tutto il pacchetto così confezionato, rinunciando per un'altra volta a governare il paese e a usare la presidenza della Repubblica per siglare un accordo con Pier Ferdinando Casini.
2 - RIFORMA FATTA
Nonostante le smentite di rito la riforma elettorale è fatta. Mancano solo i dettagli. A convincere i tre maggiori partiti sono stati due fattori. Primo la necessità di dimostrare agli elettori che anche la politica è in grado di fare qualcosa e che non è stata commissariata dai tecnici. Secondo, ma non meno importante elemento, il timore che Giorgio Napolitano invii un messaggio alle Camere per sollecitare le riforme spiazzando i partiti e facendoli apparire all'esterno come immobili e non in grado di fare politica.
3 - CHI SFIDA ZINGARETTI?
Nel Partito democratico non tutti danno per scontato che il candidato a sindaco di Roma sia Nicola Zingaretti. Finora tutti i sondaggi confermano che il presidente della provincia è l'uomo giusto per riconquistare il Campidoglio. Ma Marco Müller, il candidato alla presidenza della festa del cinema sponsorizzato da Renata Polverini e Gianni Alemanno, va dicendo che Matteo Orfini (l'unico in tutto il Partito democratico romano e laziale a volere Müller in quel posto), con cui si è incontrato tempo fa gli ha detto che lui non farà mai fare a Zingaretti il sindaco di Roma.
Non è chiaro in base a quale motivazione l'esponente dei cosiddetti giovani turchi del Pd dica queste cose, visto che a Roma e nel Lazio, dopo l'accordo stretto tra Zingaretti ed Enrico Gasbarra, per lui non c'è nessuno spazio. Senza contare il fatto che Orfini ha rotto anche con Massimo D'Alema. I due non vanno più d'accordo come prima (Orfini era stato messo in segreteria in quanto uomo del presidente del Copasir). Orfini infatti si è allontanato da D'Alema e si è molto avvicinato a Bersani.
Napolitano e BerlusconiPIER LUIGI BERSANI E MARIO MONTI Matteo OrfiniNICOLA ZINGARETTI
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