CONTRORDINE AMICI - IL BANANA ZITTISCE LA PREMIATA DITTA SALLUSTI & SANTANCHÈ E DÀ IL BENVENUTO AL FIGLIOL PRODIGO CASINI, MA A STOPPARE LE INTESE CI PENSA MARONI

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"In questi giorni non ho condiviso gli attacchi a Pier Ferdinando Casini, il cui ritorno nell'area dei moderati è da sempre stato da me auspicato e del quale non posso che essere lieto, ritenendo che anche il suo movimento potrà offrire un reale contributo alla vittoria del centrodestra".

A dirlo è Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, nel prendere le distanze dagli attacchi al numero uno dell'Udc per l'annunciato ritorno nel centrodestra. Attacchi mossi dai quotidiani più vicini a Forza Italia, a partire dal Giornale diretto da Alessandro Sallusti di proprietà della famiglia Berlusconi.

"Da molto tempo - ha sottolineato il Cavaliere in una dichiarazione- mi si attribuiscono posizioni ed indicazioni che quotidianamente influenzerebbero la linea dei giornali dell'area di centrodestra. Mai sono intervenuto né sulle decisioni editoriali, né su singole vicende rispettando appieno la libertà dei giornalisti e dei direttori".

Ma basta andare (di poco) indietro nel tempo per imbattersi nei veleni che, ancora negli ultimi mesi, il Cavaliere non ha mai lesinato nei confronti di Casini a seguito della loro separazione politica. Poco più di un anno fa, era il 18 dicembre 2012, Berlusconi fu ospite di Porta a Porta. Il governo Monti era agli sgoccioli e l'ex premier guardava già alla gara delle urne.

Di Casini e Fini ebbe a dire: "Sono veramente delle persone orride, anche peggio, orridissime. Le due più grandi delusioni della mia vita politica". Il voto si avvicinava e Berlusconi affilava il repertorio: "Monti, Casini e Fini sono il trio sciagura". D'altro canto Casini, senza farsi pregare, ribatteva con entusiasmo, definendolo un giorno "un bugiardo" e quello dopo "un buffone".

Un affetto particolare, quasi morboso: "Io sono l'ossessione di Silvio Berlusconi, mi vuole uccidere, non ci riesce". Il Cavaliere, dopotutto, non ha mai negato il fascino di Casini, ma con le dovute proporzioni: "Casini è belloccio e in tv piace alle signore. Ma io sono più bello. No, non sono invidioso e poi la classe è un'altra cosa".

Ma oggi ad accogliere con riserva l'annunciato ritorno di Casini nell'alveo del centrodestra è Roberto Maroni della Lega Nord, il quale dice che o il leader dell'Udc è disposto a un'alleanza attorno a un "progetto comune" o "stia lontano", afferma il governatore lombardo, conversando coi i cronisti, al termine di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia.

 

 

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