
DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI…
Roberto Scafuri per "il Giornale"
Partito né carne-né pesce, il Pd continua a rincorrere l'identità grillina. Ma c'è un terreno di coltura comune sul quale, senza troppi clamori, qualche prova d' acchiappo s'è già affacciata. Sui fatti, come chiedono i grillini. «Riuscendo là dove noi e magistrati non siamo riusciti in vent'anni», come ammette un senatore del Pd.
Fare fuori (politicamente) Berlusconi, il sogno proibito della sinistra. Obbiettivo dichiarato dei cinquestelle che, nella logica catartica del Movimento, sembra quasi obbligato. Tentazione ribadita ieri dal capogruppo Vito Crimi, pronto a votare per l'ineleggibilità del Cav e di «chiunque sia stato condannato in primo grado ».
«Tesi inconsistente e aberrante», ha subito reagito Daniele Capezzone, nuovo portavoce berlusconiano. Ma laddove ignorantia legis non excusat Crimi (una legge al riguardo sarebbe incostituzionale) interviene un percorso concreto, già studiato e ventilato per dar corpo all'alleanza Pd-M5S, che si basa sulla nota vicenda della legge del '57.
I grillini vorrebbero porre la questione già alla Giunta provvisoria per la verifica dei poteri, che sarà insediata al Senato poco prima del voto per il presidente, e la cui composizione per regolamento sarà sorteggiata per cinque settimi (gli unici due sopravvissuti della vecchia composizione sono Malan e Casson).
Ma anche se ne uscisse una maggioranza favorevole alla dichiarazione di ineleggibilità per Berlusconi, gli alti funzionari di Palazzo Madama sono certi che la questione non possa far parte dei compiti della Giunta provvisoria, che si limitano alla verifica formale delle rinunce e delle opzioni con la proclamazione degli eletti. Ma è altrettanto sicuro che M5S la ripresenterà alla Giunta permanente, composta da una ventina di senatori in rappresentanza proporzionale dei gruppi.
E la «testa» di Silvio potrebbe valere la messa, per i grillini: sarebbe il primo, eclatante atto della loro «rivoluzione». Su questo si stanno interrogando da qualche giorno anche i vertici del Pd, combattuti tra il richiamo della foresta e quello della responsabilità . Diventato più for-te dopo il richiamo di Napolitano a non inasprire una situazione già aggrovigliata e tesa.
La questione dell'ineleggibilità è contemplata dalla legge 361 del 1957, all'articolo 10 comma uno, laddove non sono eleggibili «coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica».
Essendo le televisioni di Berlusconi concessionarie dello Stato, una prima volta nel 1994 (maggioranza di centrodestra) e una seconda nel 1996 (maggioranza di centrosinistra, governo Prodi) la questione giunse all'esame della Giunta per le elezioni sulla scorta di una campagna stampa dell' Espresso e di un comitato composto, tra gli altri, da Paolo Flores d'Arcais.
Entrambe le volte, il ricorso alla Giunta fu bocciato (unico voto in dissenso di Luigi Saraceni), in quanto l'inciso «in proprio» doveva intendersi «in nome proprio» e dunque non applicabile a Berlusconi. Una decina di giorni fa, Flores è tornato a bomba, lanciando un appello arrivato a circa 160mila firme, tra le quali quella di Dario Fo. Che sembra aver segnalato a Beppe Grillo la «ghiotta occasione». Versione rarefatta e moderna della macchina a suo tempo inventata da monsieur Guillotin.
DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI…
FLASH – DONALD TRUMP CANTA VITTORIA SUI DAZI ALL’EUROPA OSTENTANDO OTTIMISMO (“ANDRÀ TUTTO BENE CON…
FLASH! - QUESTA SERA ALLA VERSILIANA DI MARINA DI PIETRASANTA, IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA CARLO…
COME STA IN SALUTE DONALD TRUMP? DOPO LE FOTO HORROR DELLE CAVIGLIE FORMATO ZAMPOGNA DEL…
JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA…
“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN…