PONZELLINI, IL BANCOMAT DELLA POLITICA - L’EX PRESIDENTE DI BPM TAMPINATO ANCHE DAL BANANA: “TI CHIEDO UN’OPERA BUONA”, E RACCOMANDA IL SENATORE MESSINA

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Dal "Fatto quotidiano"

Silvio Berlusconi raccomandava un senatore di Forza Italia e manager del gruppo Fininvest al presidente di Bpm Massimo Ponzellini. La conversazione intercettata nel 2009 è confluita nell'indagine ed è riportata in un'informativa della Guardia di Finanza che ora dopo la chiusura delle indagini è stata depositata.

"Ti ho telefonato per un'opera buona, ti chiedo scusa è la prima volta che mi permetto di chiederti una cosa", dice Silvio Berlusconi a Ponzellini, "dovresti ricevere il nostro senatore Alfredo Messina che già conosce e parla bene di Ponzellini". Nell'informativa della Fiamme Gialle del settembre 2011 al paragrafo intitolato "Altre operazioni di credito", si legge "Pratica nell'interesse di Silvio Berlusconi" e si riporta la sintesi di questa intercettazione del 26 ottobre 2009, in cui l'allora capo del governo, dopo aver parlato con Ponzellini delle situazione politica, gli chiede un'"opera buona".

Messina è una delle persone più vicine a Silvio Berlusconi. Nel gennaio 1990 entra in Fininvest S.p.A. in veste di Direttore Generale e nel 1996 viene nominato Amministratore Delegato per l'area amministrazione e controllo. Attualmente è Consigliere e Vice Presidente Vicario di Mediolanum S.p.A., Presidente di Mediolanum Assicurazioni S.p.A., di Mediolanum Vita S.p.A. e di Vacanze Italia S.p.A. Nonché consigliere di Amministrazione di Mediaset Espana Comunicacion SA e di Molmed S.p.A..

Messina negli atti dell'inchiesta sui fidi facili di Bpm ai tempi della presidenza Ponzellini (indagato insieme ad altre 16 persone) compare anche per una serie di telefonate in favore di Giovanni Acampora, l'avvocato condannato definitivamente per corruzione giudiziaria insieme a Cesare Previti per il caso Imi-Sir.

Al Fatto Quotidiano il senatore Alfredo Messina spiega: "Non escludo di avere incontrato Massimo Ponzellini per perorare la causa di qualche cliente della Bpm mio amico e probabilmente ne avrò parlato a Silvio Berlusconi. Non ricordo però la pratica specifica. Certamente - ci tiene a precisare Messina - non si trattava del caso di Acampora, che peraltro non ha ottenuto il prestito richiesto alla Bpm".

Effettivamente le telefonate nelle quali Messina si interessa dell'ex coimputato di Cesare Previti sono del 2011 mentre quella in cui l'allora premier chiede a Ponzellini di ricevere Messina è del 2009. Sempre dall'informativa della Guardia di Finanza si leggono altre raccomandazioni all'ex presidente di Bpm Massimo Ponzellini, finito ai domiciliari nel 2012 e ora a un passo dalla richiesta di rinvio a giudizio.

L'allora sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta e anche l'attuale presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, "hanno rappresentato" all'ex banchiere "interessi personali o di imprese amiche, bisognose di una sponda finanziaria". Nell'informativa, tra le altre, si citano anche la "Pratica Fratelli Vernazza e Alma Ventura richiesta da Gianni Letta", la "Pratica Matteo Cabassi richiesta da Guido Podestà" e la "Pratica Argento Vivo richiesta da Guido Podestà". Tra le carte sequestrate la Guardia di Finanza segnala anche l'agenda di Massimo Ponzellini che illustra contatti ai massimi livelli.
Tra i nomi citati per gli appuntamenti compaiono, tra gli altri, Silvio Berlusconi, Giulio Tremonti, Corrado Passera e Romano Prodi. Il 9 gennaio 2012 l'allora presidente di Bpm annota i dettagli sull'operazione Unipol - Fonsai che sembra vedere, nelle sue osservazioni, Mediobanca parteggiare per la compagnia bolognese. Citato anche Umberto Veronesi, fondatore dello Ieo per presunti problemi fiscali. L'11 gennaio, secondo Ponzellini, "Veronesi è sotto il mirino dell'Agenzia delle Entrate" e Ponzellini osserva: " Veronesi perseguitato da Gdf, un altro che lascerà il Paese". Per fortuna non è andata così.

 

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