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DAGOREPORT - DOPO APPENA TRE SETTIMANE ALLA CASA BIANCA, TRUMP HA GIA' SBOMBALLATO I PARADIGMI…
1. QUINDI...
Jena per "La Stampa" - Oggi è irresponsabile stare all'opposizione, quindi è stata soppressa l'anti-vigilia.
2. GOVERNO, MONTI VEDE I PARTITI PDL E UDC: "ADESSO TOCCA ALLA CRESCITA"
Da Repubblica.it - Dopo il varo della manovra 1 è la volta degli incontri tra Monti e i partiti che lo sostengono. Stamattina a Palazzo Chigi sono saliti i vertici del Pdl (Angelino Alfano, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto). Nel pomeriggio è la volta dell'Udc di Casini. Poi, forse, toccherà al Pd. Nei giorni scorsi, in ogni caso, il premier ha già incontrato Bersani.
"E' andata bene, un incontro pre-natalizio e post-manovra - tira le somme Alfano, lasciando Palazzo Chigi - Abbiamo chiesto un confronto col governo per stimolare la crescita e lavorare per far sentire più forte la voce dell'Italia in Europa". "Si è parlato un po' di tutto, di riforme del lavoro, di liberalizzazioni ma soprattutto di agenda europea visto che molti problemi possono venire proprio da questo fronte", spiega Gasparri. E proprio sul lavoro dal Pdl arriva il consiglio a Monti affinché eviti "rigidità ".
"Il Pdl - continua Gasparri - ha invitato il governo ad affrontare i veri nodi delle liberalizzazioni, che non sono certo quelli che riguardano le singole categorie, che noi abbiamo a buon diritto tutelato". Per Gasparri infatti i veri punti da liberalizzare devono essere "quelli che riguardano l'energia, i trasporti e servizi pubblici locali", ovvero i centri nevralgici "di potentati e di gruppi d'interesse".
Nel pomeriggio è la volta di Casini che, al termine, riassume così l'incontro: "Avanti con la fase 2 con liberalizzazioni e rilancio dell'economia. Serve un'assunzione di responsabilità da parte dei partiti. Non creare intralci ma favorire soluzioni". Intanto Il consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto decreto legge 'milleproroghe' 2e quello che proroga le missioni italiane all'estero. "
Gli incontri di Monti, però, non piacciono all'Idv. "Avvengono al di fuori dalle sedi istituzionali, sono riti da prima Repubblica e non sinonimo di una democrazia trasparente - dice Antonio Di Pietro . Speriamo che cessino con la fine dell'anno, altrimenti bisogna andare davvero alle urne e fare in modo che siano i cittadini a decidere chi deve
governare e non questa democrazia a scartamento ridotto".
Nel frattempo Pier Ferdinando Casini torna a sostenere Monti: " Dopo anni di insulti, con Monti gioca la nazionale. Basta magliette di uno o dell'altro colore, sosteniamo il governo tutti insieme. Noi non abbiamo nè proteste nè richieste da fare al presidente del consiglio. Sappiamo però che molte riforme non sono più dilazionabili".
3. ON. FRANCO BARBATO (IDV) A LA ZANZARA RADIO 24: FINI NON MI PUO' FERMARE, HO FILMATI ANCHE SU DI LUI...
"Ho dei filmati che riguardano anche Fini e la sua attività parlamentare." Questo l'annuncio che l'on. Franco Barbato (Idv) fa in diretta ai microfoni de La Zanzara di Radio 24 commentando la diffida ricevuta oggi dal Presidente della Camera Gianfranco Fini: "Quella diffida l'ho letta e mi sono fatto una grande risata. La casta non mi può giudicare e sanzionare. Né Fini, né i deputati questori, ne gli altri componenti dell'ufficio di presidenza possono processarmi e tantomeno pensare di fermarmi. Io la casta la brucio, io la casta la distruggo."
E aggiunge "Io continuo, a meno che non cercheranno di eliminarmi. Ho ore di filmati e molti altri video con me."
4. CDM: APPROVATO DECRETO MILLE PROROGHE...
(ANSA) - Il Consiglio dei Ministri, ha approvato il decreto Mille Proroghe. Lo ha confermato al termine del Consiglio dei Ministri, il ministro per la Cooperazione, Andrea Riccardi.
5. RICCARDI, DA OGGI'MILLEPROROGHE' DIVENTA 'POCHE PROROGHE'...
(ANSA) - Dal 'Milleproroghe' al 'Poche Proroghe': così il ministro per Cooperazione, Andrea Riccardi, ribattezza il decreto di fine anno che il Consiglio dei Ministri, ha appena varato dopo oltre quattro ore di lavoro. "E' stata una riunione seria e complessa con l'intenzione di evitare proroghe infinite. Il Consiglio dei Ministri è durato tanto perché abbiamo guardato dentro i provvedimenti", ha aggiunto Riccardi.
6. MILLEPROROGHE: BOZZA, 7 MILIONI A RADIO RADICALE...
(ANSA) - Sette milioni di euro a Radio Radicale per l'anno 2012. E' quanto prevede la bozza del Milleproroghe entrata in Consiglio dei ministri e ancora in discussione.
La spesa derivante dal rinnovo della convenzione per i contributi a Radio Radicale, si legge nella bozza del Milleproroghe, sarà coperta da una "riduzione dell'autorizzazione di spesa" degli stanziamenti previsti nella legge del 25 febbraio del 1987 che rinnova la legge 416 sull'editoria.
7. RAI: IMPORTO CANONE 2012 A 112,00 EURO...
(ANSA) - Il canone Rai per il 2012 è di 112,00 euro. Lo cifra compare sul sito abbonamenti della tv pubblica. Lo scorso anno il canone era di 110,50 euro.
8. PDL: TUTTI CONTRO TUTTI AL COORDINAMENTO REGIONALE LOMBARDIA...
(ANSA) - Doveva essere un appuntamento per fare il punto della situazione, rilanciare l'attività del partito e scambiarsi gli auguri di Natale ma la riunione del coordinamento regionale del Pdl della Lombardia questa mattina si è trasformato in una sorta di tutti contro tutti. Lo si è capito subito dall'avvio, quando Luciano Bonocore si é alzato in piedi per protestare teatralmente contro l'assenza di "Daniele Ligotti perché non è corretto che un membro nominato da Roma venga cancellato".
Il coordinatore Mario Mantovani gli ha chiesto di rispettare le regole e Bonocore gli ha risposto che doveva essere lui a rispettare le regole. Poi si é alzato e se ne è andato. Archiviato il primo battibecco, è iniziato l'incontro con la stampa. Mantovani ha invitato il "Pdl a prepararsi fin da ora al ritorno alle urne", ha rilanciato i congressi provinciali che saranno fatti fra gennaio e febbraio, ha chiesto agli assessori di "lasciare il passo a qualcun altro dopo due mandati", ha aperto alle primarie, e ha richiamato all'unità . Dopo di lui sul palco si sono alternati il presidente della Regione Roberto Formigoni, quello della Provincia di Milano (Guido Podestà ), che ha invitato a un "momento di orgoglio" Mariastella Gelmini, Daniela Santanché Michela Vittoria Brambilla.
E nel frattempo nel corridoio l'assessore regionale Romano La Russa e l'ex assessore Giancarlo Abelli hanno iniziato a litigare attirando l'attenzione dei giornalisti. "Non alzare la voce con me" ha detto Abelli, "se non alzo la voce, alzo qualcos'altro" ha risposto il fratello dell'ex ministro della Difesa, mentre il vicecapogruppo alla Camera Massimo Corsaro ha cercato di smorzare i toni con un "buon Natale". Poi a parlare in sala è stato proprio Ignazio La Russa che non ha apprezzato la gestione dell'appuntamento, ha evitato di fare un intervento chiedendo direttamente ai giornalisti se avevano domande.
9. TREMONTI DA BOSSI IN VIA BELLERIO A MILANO...
(ANSA) - L'ex ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, si trova in questo momento nella sede della Lega Nord di via Bellerio a Milano dove sta incontrando il segretario del Carroccio Umberto Bossi. In via Bellerio sono stati visti anche gli ex ministri Roberto Maroni e Roberto Calderoli. L'incontro cade nell'antivigilia di Natale quindi sarà l'occasione per uno scambio di auguri, ma forse anche di un chiarimento dopo le voci di un possibile arrivo di Tremonti nel Carroccio.
10. ALEMANNO, FARE IL PPE IN ITALIA E PRENDERE DISTANZE DA LEGA...
(AGI) - Creare un'alleanza con tutte le forze che si riconoscono nel Ppe e prendere le distanze dalla Lega finche non rinuncia alle sue idee secessioniste. Questa la strada indicata dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, per il futuro del Pdl e del centrodestra. Intervenendo in diretta ai microfoni di Radio Vaticana, Alemanno ha spiegato che "la nostra strada deve essere quella di fare il Ppe in Italia con tutti coloro che si ritrovano nei valori popolari e cristiani con una forte aggregazione".
Allo stesso tempo, secondo il sindaco, "dobbiamo prendere le distanze dalla Lega finche' non chiarisce i suoi equivoci perche' ancora oggi ha nel suo nome 'Lega Nord per l'indipendenza della Padania': adesso basta, perche' dobbiamo evitare alleanze con chi non chiarisce fino in fondo che non si mette in dubbio l'unita' nazionale". Quanto all'immediato futuro del partito di cui fa parte, Alemanno ha invitato a "un grande momento di riflessione in questo anno e mezzo, non dobbiamo avere fretta di correre verso le elezioni e dobbiamo far lavorare il governo Monti".
11. ITALIA FUTURA SI METTE IN MOTO: NUOVO COORDINATORE NAZIONALE...
Dal "Corriere della Sera" - Federico Vecchioni è stato nominato coordinatore nazionale di Italia Futura. Avrà il compito di sovrintendere allo sviluppo della rete di associazioni regionali su tutto il territorio nazionale e di coordinare, assieme ai singoli responsabili regionali, l'attività delle associazioni già costituite.
Il neocoordinatore, già promotore e presidente di Italia Futura Toscana, è un imprenditore agricolo impegnato in aziende di alto livello tecnologico. Vecchioni, nato a Padova nel 1967, è stato alla guida prima della Camera di Commercio di Grosseto (dal 2002 al 2004) e in seguito presidente di Confagricoltura (dal 2004 fino allo scorso marzo) ed è inoltre vicepresidente dell'Accademia dei Georgofili e consigliere del Cnel.
Martedì il fondatore e leader di Italia Futura Luca Cordero di Montezemolo, nella sua lettera ai soci, aveva annunciato che nel 2012 l'associazione «intensificherà il lavoro sul territorio, con l'obiettivo di avere una rete regionale forte e radicata in tutta Italia entro giugno».
12. I CASSINTEGRATI E QUELLA FIRMA ANCORA MANCANTE...
Enrico Marro per il "Corriere della Sera" - Decine di migliaia di lavoratori con l'indennità di mobilità in scadenza o scaduta sono in attesa che il ministero dell'Economia controfirmi il decreto del ministro del Lavoro, Elsa Fornero, per poter andare in pensione senza attendere la «finestra mobile».
Quando il precedente governo aveva introdotto questa novità aveva autorizzato il pensionamento secondo le vecchie regole a un massimo di 10 mila lavoratori già in mobilità . Ma quelli in tale condizione e col rischio di restare senza sussidio e senza pensione erano e sono molti di più.
Fornero, appena insediatasi, ha firmato un decreto che fa saltare il tetto dei 10 mila, ma serve la controfirma dell'Economia, che ancora non è arrivata, forse per un problema di copertura. Secondo l'Inps gli interessati potrebbero essere 25-30 mila. Questo per quanto riguarda i lavoratori colpiti dalla «finestra mobile».
Per quelli toccati invece dalla riforma Fornero, i salvati sono 65 mila, quelli in mobilità in conseguenza di accordi di ristrutturazione stipulati entro il 3 dicembre, ma resta da risolvere il problema di coloro che si sono dimessi o sono stati licenziati fuori da accordi sindacali, in previsione che di lì a poco sarebbero andati in pensione. Per questi è stato approvato un Odg in Parlamento che chiede di escluderli dalla riforma Fornero. Ma anche questo costa e non si sa se finirà nel milleproroghe.
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