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Carlo Tarallo per Dagospia
1-Batosta (prevista) sul Napoli: la Disciplinare della Figc conferma i pronostici della vigilia. Due punti di penalizzazione in classifica, sei mesi di squalifica a Cannavaro e sei a Grava; 3 anni e 3 mesi a Gianello nell'ambito del processo calcioscommesse. Gli azzurri precipitano al quinto posto a 31 punti, alle spalle della Fiorentina.
2-Fino a qualche giorno fa digitando su Google i nomi "Rosaria Capacchione" e "Massimo Paolucci" veniva fuori una sfliza di articoli tostissimi della giornalista del Mattino sull'intreccio rifiuti-politica-camorra-servizi segreti, con Paolucci (ex dirigente Ds, ex sub commissario di Governo all'emergenza, mai indagato) chiamato in causa pesantemente dalla cronista simbolo dell'anticamorra. Ma le primarie Pd riservano sorprese a non finire, soprattutto a Napoli e dintorni. Ed ecco che i due nomi, adesso, compaiono entrambi tra i probabili candidati del Pd! Come è possibile?
E' possibilissimo: il nome della Capacchione, in questi giorni, viene considerato in pole per il "listino". La giornalista, sotto scorta per le minacce dei clan, rappresenterebbe uno dei volti nuovi messi in campo direttamente da Bersani. L'altro nome che circola è quello del giudice Raffaele Cantone. Ma Paolucci?
L'ex pupillo di Antonio Bassolino, dopo una lunga assenza dalla scena, sarebbe invece pronto al "gran ritorno": è tra i candidati in pectore alle parlamentarie di Capodanno del Pd e già scalda i motori per conquistare una poltrona in Parlamento. Magari accanto a quella di Rosaria Capacchione, che un anno fa (novembre 2011) scrisse un articolo-cult in cui rivelò l'esistenza di una "trattativa" condotta nel 2003, durante una delle tante drammatiche emergenze legate ai rifiuti, tra lo Stato e i Casalesi. La tesi, confermata successivamente dalla giornalista (anche in presenza di Andrea Orlando, fedelissimi bersaniano e commissario piddino per un anno a Napoli) è che lo Stato (attraverso anche i servizi segreti) e la camorra, nel 2003, siano scesi a patti per togliere i rifiuti dalle strade.
Ecco l'attacco dell'articolo del 20 novembre 2011 sul Mattino:
"Il ricordo di quella giornata campale è il ricordo di una resa. Fu in quei mesi del 2003, quando (tanto per cambiare) si cercavano affannosamente fosse e buchi nei quali depositare i rifiuti che si accumulavano nelle strade napoletane, che gli uomini dello Stato incontrarono la camorra. Una riunione ufficiale, con i dirigenti del commissariato di governo, Massimo Paolucci e Giulio Facchi, che scesero a patti con un gruppetto di imprenditori in odor di mafia che quei buchi avevano disponibili...".
Le strade di Rosaria Capacchione e Massimo Paolucci potrebbero incrociarsi di nuovo, magari a Montecitorio, eletti nello stesso partito. Il "miracolo" di vedere seduti l'uno al fianco dell'altra, alla Camera dei Deputati, la giornalista anticamorra e uno dei suoi "bersagli" preferiti potrebbe essere reso possibile dal Partito Democratico, che potrebbe candidarli entrambi. Succederà ? Ah saperlo....
Paolo CannavaroFCFP
GIANLUCA GRAVA
AURELIO DE LAURENTIIS jpeg
pier luigi bersani
ROSARIA CAPACCHIONE
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