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L'ASSOLUZIONE CHE NESSUNO VOLEVA - BECCHI: ''L'ACCORDO TRA PD E M5S PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL PROSSIMO ANNO PASSAVA DALL'ESCLUSIONE DELLA RAGGI. E FACEVA PARTE DI UN PROGETTO PIÙ GENERALE: DI MAIO AL POSTO DI CONTE AL GOVERNO E ROMA AL PD. FANTAPOLITICA? DI SICURO ORA È TUTTO MOLTO PIÙ DIFFICILE''

 

Paolo Becchi per ''Libero Quotidiano''

 

virginia raggi luigi di maio

Ormai è lotta aperta all' interno del Movimento Cinque Stelle tra Davide Casaleggio e i cosiddetti "governisti". In questo fine settimana "Rousseau" incontra sulla propria piattaforma gli attivisti, cercando di riattivare in forma nuova - sedi digitali e territoriali gestite, sembrerebbe, direttamente dagli attivisti - quei vecchi Meet Up che stanno all' origine del Movimento Cinque Stelle e questa decisione è stata presa dall' Associazione Rousseau in modo del tutto autonomo dall' attuale dirigenza politica del partito, la quale proprio negli stessi giorni organizza gli "Stati generali tematici" con ministri e parlamentari pentastellati. La socia di "Rousseau", Sabatini, dice che non c' è alcuna contrapposizione tra le due iniziative, ma forse non ci crede neppure lei.

 

Io avevo parlato di uno "sdoppiamento" del Movimento Cinque Stelle, ma quello che ha in mente Davide Casaleggio mi pare diverso: mira a creare una vera e propria corrente all' interno del partito sfruttando il rapporto diretto con gli attivisti attraverso la piattaforma che gestisce. È palese che questo avvenga perché Casaleggio è ormai completamente isolato dai gruppi parlamentari. Ci sono ora tutti gli estremi per farlo fuori, perché il Movimento non ha mai ammesso al suo interno "correnti" e bisognerà vedere se alla fine sarà proprio questo il risultato del braccio di ferro attualmente in corso.

DI MAIO RAGGI 2

 

Può contare Casaleggio almeno sull' aiuto di Di Battista? La mia impressione è che Alessandro Di Battista, la figura - non dimentichiamolo - che più ha consensi nella base degli attivisti, come mostrano anche le recenti votazioni, voglia giocare da solo la sua partita all' interno del M5s, ma per il momento senza grossi risultati: ha posto alcune condizioni per entrare nel futuro Direttorio, non le ha avute e quindi presumibilmente non entrerà a far parte di un organo collegiale in cui non conterebbe politicamente nulla, ma che con la sua presenza contribuirebbe a legittimare. Vedremo presto se le cose andranno così. Presto perché l' Elevato di San Ilario, ancora ufficialmente "garante" del M5s, ha posto il 31 dicembre come termine ultimo per la formazione della nuova direzione collegiale e non sarà facile rispettare quella scadenza.

 

Intanto Grillo qualche giorno fa, ospitando sul suo blog un post di Virginia Raggi, ha preso le difese del sindaco di Roma dalle critiche interne che erano state mosse ad una sua eventuale ricandidatura.

Non è un caso che Grillo ora esulti per l' assoluzione del Sindaco. E così pure Di Battista. Non c' è infatti motivo per chiedere le dimissioni del Sindaco, anzi a questo punto la Raggi può ripresentarsi per il bis.

 

di maio zingaretti conte

Contrariamente a quanto si possa pensare, Raggi ha ancora molto credito nella base del Movimento perché viene percepita come una "dura e pura" che gode da sempre del consenso di Grillo. Ma proprio questo è destinato a creare tensioni nel M5s, perché un accordo tra Pd e M5s per le elezioni amministrative del prossimo anno passava proprio dalla esclusione della Raggi. E faceva parte di un progetto più generale: Di Maio al posto di Conte al governo e Roma al Pd.

Solo fantapolitica? Vedremo. Certo che ora tutto è molto più difficile.