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SCUDI DIS-UMANI - BELPIETRO: “RENZI SI È IMMOLATO IN DIRETTA TV PER DIFENDERE LA BOSCHI PERCHÉ SA CHE SE CADE LEI SI PORTA DIETRO IL GOVERNO - LA LUNA DI MIELE DI RENZI CON IL PAESE (E LA MAGISTRATURA) È FINITA. ADESSO VIENE LA LUNA DI FIELE”

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MAURIZIO 
BELPIETRO
MAURIZIO BELPIETRO

Maurizio Belpietro per “Libero Quotidiano”

 

Matteo Renzi si offre come scudo umano in difesa del ministro Maria Elena Boschi. Dopo le dimissioni di Federica Guidi per lo scandalo dell'emendamento che avrebbe favorito via fidanzato i petrolieri, i magistrati vogliono interrogare la responsabile delle riforme e dei rapporti con il Parlamento.

 

La ragione è chiara. Siccome il famigerato emendamento introdotto nella legge di Stabilità venne fermato alla Camera dall' opposizione del Movimento Cinque Stelle con un colpo di mano, e blindato dalla fiducia posta dal governo sulla legge di Stabilità, passò in seconda battuta al Senato.

 

Il ministro Maria Elena Boschi e il presidente del Consiglio Matteo RenziIl ministro Maria Elena Boschi e il presidente del Consiglio Matteo Renzi

Ma a Palazzo Madama la questione non era più di competenza del ministro dello Sviluppo economico, ossia della fidanzata dell' imprenditore Gianluca Gemelli, indagato e sul cui capo pende una richiesta di arresto della Procura di Potenza. Dopo il primo stop a Montecitorio la questione era di competenza della ministra della riforma costituzionale. E dunque ecco perché i magistrati vogliono ascoltarla e farsi raccontare dalla viva voce di lei le ragioni dell' insistenza sull' emendamento e quanto avesse capito che dietro a quella misura ci fossero le pressioni dell' industria petrolifera.

FEDERICA GUIDI MARIA ELENA BOSCHI MATTEO RENZIFEDERICA GUIDI MARIA ELENA BOSCHI MATTEO RENZI

 

Insomma, per il governo e per Maria Elena Boschi si preannuncia tempesta. Non soltanto perché la poco onorevole faccenda delle concessioni di Tempa Rossa casca a quindici giorni dal voto sul referendum antitrivelle, in vista del quale il Pd si è impegnato a favore dell'astensione per far naufragare la consultazione popolare. No, oltre alla sfida referendaria, c'è la tenuta stessa del governo.

 

Dopo le dimissioni del ministro dello sviluppo economico, traballa anche quello delle riforme. A dire il vero Maria Elena Boschi non rischia davvero di dover dire addio alla poltrona, ma è chiaro che il suo ruolo a Palazzo Chigi è messo in discussione. Se prima era definita una specie di vicepremier, tanto che alcune cronache maliziose le attribuivano il progetto di voler prendere il posto del presidente del consiglio, ora la delfina di Renzi è messa sulla graticola.

Federica Guidi - Renzi - BoschiFederica Guidi - Renzi - Boschi

 

Prima lo scandalo di banca Etruria, un fallimento che nonostante non l'abbia ufficialmente coinvolta di fatto con le accuse al padre l'ha messa in seria difficoltà. Poi la storia del favore fatto ai petrolieri di Total con un emendamento passato per le sue mani. Le domande sul suo ruolo sono abbastanza chiare: o lei si è accorta che quella norma era un piacere alle aziende impegnate nell'estrazione petrolifera e ha chiuso un occhio e dunque è in qualche misura responsabile di quanto accaduto, o gli occhi li ha chiusi tutti e due e non si è accorta dell' affare che le stava passando sotto il naso.

 

Nell'una o nell'altra ipotesi è difficile stabilire quale comportamento sia peggiore. Che si lasci correre per fare un piacere a qualcuno o che si faccia andare avanti un emendamento che favorisce le operazioni milionarie di un' azienda estera, la prova di inadeguatezza resta e dunque anche la richiesta di dimissioni.

BOSCHI RENZIBOSCHI RENZI

 

Tuttavia Renzi sa che non si può permettere di lasciar impallinare Maria Elena Boschi, perché la ministra delle riforme cadendo si porterebbe dietro anche il governo. Fatta fuori lei, sarebbero affare di mesi o di settimane anche le dimissioni dell' intero governo. Se la "Mari" - così la chiamano con affetto nell' entourage renziano - fosse costretta a gettare la spugna, nella maggioranza si aprirebbe una crepa che farebbe crollare tutto.

 

L'immagine vincente del premier risulterebbe compromessa e lui stesso apparirebbe indebolito. In questi due anni a Palazzo Chigi in molti gliel'hanno giurata e anche chi è salito sul carro del vincitore in caso di difficoltà potrebbe decidere di cambiare nuovamente cavallo. La faccenda del petrolio dunque rischia di non essere un fuoco fatuo, ma un incendio in cui il premier corre il rischio di lasciarci le penne o comunque di scottarsi.

RENZI GUIDI BOSCHI RENZI GUIDI BOSCHI

 

Ecco dunque spiegato perché, rientrato in fretta dagli Stati Uniti, il presidente del consiglio si è offerto come scudo umano, costringendo Lucia Annunziata a cambiare il palinsesto del suo programma Rai. Un'intervista in cui Renzi si è intestato l' emendamento nel mirino della magistratura. «È stata una mia idea ha spiegato in tv e se i magistrati vogliono sentirmi sono a disposizione».

 

Il capo del governo spera di evitare che Maria Elena Boschi sia messa sotto pressione e fa capire che in questo caso non c'è in gioco solo un ministro, seppur importante, ma c' è in discussione l' esistenza stessa dell' esecutivo. Basterà tutto ciò a spegnere le fiamme? Difficile dirlo. Una cosa però appare certa: la luna di miele di Renzi con il paese (e con la magistratura) è finita. Adesso viene la luna di fiele.

RENZI TOCCA LA SCHIENA DELLA BOSCHIRENZI TOCCA LA SCHIENA DELLA BOSCHI