DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera – Sette”
E Beppe Grillo, in tutto questo? Beppone, dove sei andato a ficcarti? Che finale triste e solitario, anche se il titolo originale del bellissimo libro di Osvaldo Soriano era Triste, solitario y final, con Philip Marlowe che, a Los Angeles, indagava sulle ragioni del declino di due comici meravigliosi come Stan Laurel e Oliver Hardy, cioè Stanlio e Ollio.
Noi cronisti, qui a Roma, alla fine ce ne siamo invece un po’ fregati di Grillo. L’ultima volta che il comico genovese è sceso l’abbiamo trattato come uno Scilipoti qualsiasi. Nelle riunioni dei giornali: ah, sì, certo, poi ci sarebbe pure Grillo che incontra i gruppi parlamentari. Dove? Boh. Vabbé: ma ci mandiamo qualcuno a seguirlo o buttiamo dentro un paio di agenzie?
BEPPE GRILLO CON I PARLAMENTARI GRILLINI
Così, in un pomeriggio di sole autunnale, solo un paio di annoiati fotografi appostati sotto l’hotel Forum, albergo a 5 stelle in tutti i sensi, dove invece per anni ci furono tonnare micidiali, tutti ad aspettare di veder salire in processione la sua corte dei miracoli (il povero Di Battista con i basettoni da piacione e la camicia di fuori, Di Maio –porca miseria – vestito addirittura da ministro degli Esteri, e poi gli altri, a Crimi a Fico, dalla Taverna a Bonafede).
Capitava si affacciassero pure dalla suite del capo con terrazza vista sui Fori per farci, un po’ sprezzanti, ciao con la mano. Poi scendevano tronfi, in stato di ebbrezza politica, con lui avanti, una volta persino nascosto dentro un casco da astronauta, la visiera appannata, ma aveva ancora fiato per urlarci «giornalisti schifosi, cadaveri, fantasmi, piattole della società, lombrichi!».
Noi gli ridevamo in faccia perché la fine pareva ormai inevitabile. Era solo un’avventura di pericoloso populismo, la feroce eresia dell’uno vale uno, la modestia trasformata in valore, centinaia di parlamentari grillini trattati come marionette e umiliati da un burattinaio prima arrogante, poi distratto e incattivito dai guai giudiziari di famiglia. Tutti sappiamo che Giuseppe Conte, per abilità insospettata e anche purissimo caso, lo scorso 25 settembre gli ha portato via il giocattolo inventato con quell’altro visionario di Gianroberto Casaleggio. E ora? Se vi resta voglia di Grillo, dovete andarvelo a cercare in qualche teatro. Troverete un vecchio comico, con un noioso repertorio.
grillo contecasaleggio grilloBEPPE GRILLO A ROMABEPPE GRILLO A ROMABEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE - MARIO DRAGHI - BY EDOARDO BARALDI grillo yachtCONTE GRILLO
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