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CHI NON È CON ME È CONTRO DI ME – BERLUSCONI VUOLE LA PROVA D’AMORE DEI SUOI PARLAMENTARI E CHIEDE DI LAVORARE SENZA INDUGI PER LA SUA CANDIDATURA ALLE EUROPEE – DAGOESCLUSIVA: ECCO IL MANIFESTO POLITICO DISTRIBUITO DAL BANANA CHE VUOLE FARE DA PONTIERE PER UN’ALLEANZA TRA POPOLARI E SOVRANISTI A BRUXELLES – MA SILVIONE NON TIRA PIÙ COME UNA VOLTA E HA UNA PAURA MATTA DELL’ESODO DEGLI AZZURRI VERSO SALVINI (SONO GIÀ PRONTI UNA DOZZINA)
Marco Antonelli per Dagospia
Ormai anche in Forza Italia non è più tutto oro quello che luccica. Dopo i fasti del passato con milioni di elettori spasimanti per Re Silvio Berlusconi, negli ultimi mesi sono cominciati i guai seri. E Berlusconi non è più intenzionato a fare sconti a nessuno, nemmeno ai "suoi". Tant'è che ieri, per la prima volta nella storia ultraventennale del partito, avrebbe fatto capire senza mezzi termini ai propri parlamentari che" chi non condivide la mia linea se ne può anche andare". Insomma, come un grillino qualsiasi.
documento distribuito da berlusconi ai parlamentari di forza italia per le europee 4
Ma c'è di più, perché come Dagospia è in grado di rivelare carte alla mano (a dispetto delle smentite di rito dei parlamentari presenti alla riunione pronti a sostenere che "nessun documento è stato mostrato"), ieri durante l'incontro con il Cavaliere è stato anche distribuito un vero e proprio "manifesto politico" per il nuovo corso di Forza Italia, nuovo corso che richiederà lacrime e sangue oltreché fedeltà assoluta: vista la delicatezza del momento, si legge tra l'altro, è necessario "lavorare compattamente per promuovere" il partito e la candidatura di Silvio Berlusconi alle europee (che però come Dagoanticipato nei giorni scorsi non sarà in tutta Italia perché nelle regioni centrali capolista sarà Antonio Tajani).
Bisogna lavorare per una "nuova Europa" che dovrà basarsi sull'intesa tra popolari e sovranisti. Insomma, chi non condivide i valori del Cavaliere può anche andarsene. Quella è la porta. Ma c'è una ragione in tutto questo, c'è una ragione ben precisa che ha spinto il Cav a mettere nero su bianco con tanto di carta e penna le sue idee, ed è la paura matta che Silvio Berlusconi ha di Matteo Salvini.
Infatti, spiegano fonti di alto livello del partito azzurro, il tema del prossimo futuro sarà proprio questo: quanti lasceranno Forza Italia per andare con la Lega? Pare che ce ne siano già una dozzina pronti a fare il grande salto. Ma per ora Matteo Salvini tiene ben chiusa la porta di via Bellerio. Ma fino a quando? L'asticella di Forza Italia per le europee è fissata al 10%. Al di sotto di questo risultato, considerato il minimo indispensabile dai vertici del partito si rischia il fuggi fuggi.
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