FLASH! - OGNI GIORNO, UNA TRUMPATA: NON SI SONO ANCORA SPENTE LE POLEMICHE SULL'IDEA DI COMPRARSI…
Ugo Magri per “la Stampa”
Berlusconi, cioè un condannato che sconta la pena, sarà invitato alla cerimonia di insediamento sul Colle: è il primo inciampo del nuovo settennato, o va considerato un atto di pacificazione, come suggerisce il sottosegretario Delrio? Fonti bene addentro spiegano che la vicenda ha una genesi che esclude senz’altro la prima ipotesi, lasciando qualche margine alla seconda.
berlusconi al tribunale di napoli per il processo lavitola
L’intero rito dell’investitura fa perno sul Cerimoniale, l’ufficio quirinalizio che ha la regia degli inviti, delle precedenze e perfino dei gesti da compiere (tutti in piedi, adesso seduti, silenzio parla il Presidente...). Pure stavolta il Cerimoniale ha stabilito chi aveva titolo per presenziare sulla base di criteri vecchi, ormai, quanto la Repubblica italiana.
DECISIONE AUTOMATICA
La lista delle alte cariche è quella di sempre, immutata. Ne fanno parte i senatori a vita insieme a tanti ex presidenti: della Repubblica, della Camera, del Senato, della Corte costituzionale, del Consiglio... È tutto già visto. Su questa base, il Cerimoniale ha diramato pure l’invito a Berlusconi, senza porsi troppe domande. Sergio Mattarella non ne sapeva nulla, nessuno lo ha informato e (su questo concordano le fonti) nemmeno avrebbe avuto titolo per decidere.
berlusconi al tribunale di napoli per il processo lavitola
Fino alle ore 10 di stamane, infatti, il suo status sarà quello di Presidente eletto. Lo diventerà a tutti gli effetti solo con il giuramento, appunto. Basti dire che finora non ha messo il piede al Quirinale, stabilendo la Consulta come base operativa. Quando è andato alle Fosse Ardeatine è stata la Corte a organizzargli la visita. Mattarella si è fatto accompagnare da amici che lo assistono nella transizione, ma il Quirinale ufficialmente ne è rimasto fuori.
IL CASO GRILLO
Sostengono sul Colle che a Grillo l’invito in origine faceva piacere. Per cui l’unico contatto con l’entourage di Mattarella ha riguardato proprio il leader a Cinque Stelle. La risposta è stata «okay per lui e per gli altri leader politici» che, sulla carta, non avrebbero avuto titolo. Di quei il cartoncino recapitato a Salvini, a Tabacci, alla Meloni, a Vendola, a Nencini, a Cesa e ad Alfano, a Rita Bernardini, a Orfini e, in questa veste di leader, ovviamente a Berlusconi.
AL TRIBUNALE DI MILANO PER LA SENTENZA BERLUSCONI RUBY
Il quale aveva dunque due titoli, secondo il Cerimoniale, per essere invitato. Per cui viene fatto notare che il vero strappo alle regole sarebbe consistito nel depennarlo dalla lista, ex Cav ed ex alta carica. Ma figurarsi a quel punto le polemiche, le accuse, i sospetti che la decisione avrebbe scatenato. Come minimo i dietrologi avrebbero detto: Mattarella vuole affossare le riforme, e ha tirato un siluro a Renzi...
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