UFFICIO SINISTRI - ANCHE L'EX VELTRONIANO BETTINI CORRE IN SOCCORSO DI RENZI: “GLI OPPOSITORI DI RENZI SONO SOLO LEADER DEL PASSATO. PIÙ CHE CONTRO L'ITALICUM, SONO CONTRO IL PREMIER” - “BERSANI? HA STRAVOLTO LE PREMESSE SU CUI ERA NATO IL PD”

marianna madia tra veltroni e bettinimarianna madia tra veltroni e bettini

Francesca Schianchi per “la Stampa”

 

«È doloroso che 38 deputati del Pd non abbiano votato la fiducia», sospira da Strasburgo l’europarlamentare dem Goffredo Bettini, esordi in politica nel Pci, tra gli ideatori e fondatori del Pd. 
 

Tra chi non l’ha votata ci sono pesi massimi come Bersani, Letta, Bindi…
«Importanti leader che però facevano parte di un’altra stagione e di un altro gruppo dirigente, battuto da Renzi. Non mi meraviglio che abbiano opposto una resistenza così forte, sbagliata e in qualche misura avventurosa».
 

GOFFREDO BETTINI IGNAZIO MARINO GOFFREDO BETTINI IGNAZIO MARINO

Vuole dire che più che opporsi alla legge si oppongono alla fase politica aperta da Renzi?
«A me pare di sì. Non nego che possano porre questioni di merito anche giuste, ma la riforma aspetta da anni e nel Pd c’è stata una lunga discussione durante la quale s’è tenuto conto anche di modifiche proposte dalla minoranza. Chiederne altre oggi significa fare come sempre: dilazionare, rimandare, e poi affossare. E pure la polemica sul fatto di non fare la legge con le opposizioni…».
 

Non la convince?
«E’ stata Forza Italia a rompere l’intesa, ma questo testo è nel merito frutto di un accordo con Fi, l’opposizione che è stata disponibile a discuterne. E Renzi è stato messo in croce per il rapporto con Berlusconi».
 

Bettini e Zingaretti Bettini e Zingaretti

Ma la fiducia non le sembra una forzatura?
«E’ una forzatura, ma costretta, dovuta. La discussione nel Pd è stata lunga e democratica. E gli ostacoli messi dalla minoranza mi sembrano rivolti più al governo e alla leadership di Renzi che al merito della legge».
 

Secondo Bersani però questa non è più la sua ditta…
«Intanto, non mi piace il termine ditta, che dà la sensazione di una struttura che difende se stessa più che i cittadini».
Lui invita a «tornare al Pd».
«Voglio ricordare, essendo stato coordinatore nazionale del Pd con Veltroni, che l’allontanamento dal Pd delle origini c’è stato dopo le dimissioni di Walter: è con la segreteria Bersani che si sono stravolte le premesse su cui era nato il partito».
 

LETTA-BINDI-BERSANI ALL'ASSEMBLEA PDLETTA-BINDI-BERSANI ALL'ASSEMBLEA PD

Mentre il Pd di Renzi è più simile a quello di Veltroni del Lingotto?
«Dal punto di vista del sistema politico sì: un sistema a vocazione maggioritaria che tende al bipartitismo. E l’accusa di attacco alla democrazia è esasperata e ideologica. E’ legittimo che la minoranza interna organizzi la sua alternativa, ma lo faccia senza impedire alla maggioranza di fare cose».
Chi non vota la fiducia si mette fuori dal partito?
«Per me non votarla è un fatto gravissimo, ma sono contrario a qualunque ipotesi disciplinare. È un problema politico, mi auguro ci siano le condizioni per una franca discussione».

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