DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Estratto dell’articolo di Federico Rampini per www.corriere.it
JOE BIDEN SI FA IL SEGNO DELLA CROCE DAVANTI A NETANYAHU
È clamoroso, è sconcertante che Israele riceva dagli Stati Uniti “consigli” su come condurre le operazioni anti-Hamas a Gaza. Chi meglio delle forze armate israeliane può conoscere la situazione sul terreno? Cosa possono sapere di più i militari spediti da Washington per “assistere”?
L’invio in Israele da parte del Pentagono del generale Glynn, i tanti altri suggerimenti e avvertimenti che la Casa Bianca e il National Security Council fanno trapelare a mezzo stampa, non sono episodi di ordinaria amministrazione. Segnano una delle tante anomalie di questa guerra, che fin dall’inizio con l’attacco a sorpresa di Hamas ha logorato il prestigio dell’intelligence e delle forze armate israeliane.
JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU
L’alleanza fra Washington e Tel Aviv è una costante geopolitica dal 1947 (fondazione dello Stato d’Israele) e soprattutto dal 1967 (Guerra dei Sei Giorni) in poi. Fra alleati è normale scambiarsi informazioni e consigli; a maggior ragione se uno dei due è in stato di assedio permanente e l’altro esercita storicamente un’influenza strategica in Medio Oriente. Né l’assistenza va intesa a senso unico: quando fu l’America a subire lo smacco tragico dell’11 settembre 2001, l’intelligence Usa fu avida di informazioni e aiuti dal Mossad israeliano.
joe biden - volodymir zelensky le armi e la guerra israele hamas - vignetta by osho
In tempi normali, però, gli aiuti e le consultazioni reciproche avvengono sotto traccia […]. Oggi invece assistiamo a un’Amministrazione Biden che esibisce sui media di mezzo mondo il suo ruolo di supplenza, con indiscrezioni quasi umilianti per l’alleato. Invia un generale il cui compito esplicito è quello di “spiegare” ai suoi colleghi israeliani tutte le incognite di una guerra urbana a Gaza, distillando le lezioni che gli americani appresero in Iraq. Come se i militari israeliani non le avessero studiate…
Sui media americani abbondano le fughe di notizie, ispirate dalla Casa Bianca o dal Pentagono, sul pericolo che la risposta militare di Israele sia «emotiva, vendicativa, priva di una strategia di lungo termine».
attacco di hamas al kibbutz di be eri 2
Vari esperti Usa che hanno legami con l’attuale Amministrazione si chiedono ad alta voce se il governo e le forze armate di Tel Aviv abbiano un piano che contempli il secondo, terzo, quarto capitolo di questa vicenda dopo l’iniziale offensiva contro Hamas.
S’interrogano se siano calcolate tutte le implicazioni strategiche di un eventuale allargamento del fronte a Hezbollah in Libano, o all’Iran. Si preoccupano che Israele non stia incorporando nella sua strategia la necessità di ricucire un fronte di paesi arabi quasi-amici, che va dall’Arabia saudita agli Emirati al Qatar, includendo naturalmente Egitto e Giordania. Tutto questo avviene […] in una sorta di processo pubblico a priori su quel che Israele farà.
[…] L’anomalìa che segna in questi giorni il rapporto tra Washington e Tel Aviv, non diminuisce neppure invocando il paragone con le prime fasi della guerra in Ucraina. Sì, le analogie sono evidenti, fortissime. Anche nel febbraio 2022, inizialmente l’Ucraina fu colta di sorpresa dall’aggressione di Putin, e in quel caso fu colpevole di non aver ascoltato gli avvertimenti dell’intelligence americana e britannica […].
Da quel momento in poi le prime fasi dell’attacco russo furono segnate da una profonda sfiducia dell’America verso Kiev, e in modo particolare verso Zelensky. Anche Zelensky, come Netanyahu, ereditava un pessimo rapporto con Biden. […] Quella fase iniziale fu superata grazie al comportamento di Zelensky e dei suoi soldati. Ma il parallelismo si ferma qui: non si possono certo paragonare la reputazione dell’esercito e dell’intelligence israeliani con quello degli ucraini; inoltre i rapporti Usa-Israele sono ben più antichi e più profondi.
ospedale di gaza colpito da un missile
Oggi Israele sconta una caduta di credibilità legata anzitutto a Netanyahu. Sono troppi gli errori che gli vengono addebitati, e lui non ha mai fatto nulla per rispondere alle critiche che gli venivano dai democratici Usa: anzi, fin dai tempi di Barack Obama si è mosso come se negli Stati Uniti esistesse solo il partito repubblicano. Il suo asse preferenziale con Donald Trump è una macchia che si aggiunge a tante altre.
In quanto alla Cia e al Pentagono, si chiedono se la proverbiale efficienza dei servizi segreti e dei militari israeliani non siano stati intaccati in modo grave proprio dalla lacerazione della società civile provocata da Netanyahu.
JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU
Infine la Casa Bianca è preoccupata anche dalla sorte degli ostaggi americani e vorrebbe tenere attiva qualche linea di comunicazione con Hamas (soprattutto attraverso il Qatar) per la loro liberazione. Più di ogni altra cosa, nella “disistima” che trapela dalle tante fughe di notizie pilotate da Washington, traspare l’acuta consapevolezza della posta in gioco globale.
La squadra di Biden prende sul serio il rischio che un asse anti-occidentale composto da Cina, Russia, Iran, e Corea del Nord, possa avere in serbo altri conflitti. La Casa Bianca pensa che il disgelo Israele-Arabia Saudita […] possa ancora essere salvato, se la controffensiva a Gaza viene mantenuta entro dei limiti accettabili per le leadership arabe moderate.
joe biden bibi netanyahu in israele
Come ha dimostrato l’inaudita vicenda della fake-news di Hamas sull’ospedale palestinese bombardato (contro cui perfino in Occidente non sono scattati gli anticorpi), le piazze arabe sono pronte a infiammarsi a comando […]. L’Amministrazione Biden teme la solitudine. Osserva quanto la causa palestinese stia avvicinando ancor più di prima il Grande Sud globale alla sfera d’influenza di Cina, Russia, Iran. […] Osserva la crescenti provocazioni cinesi in Asia (da ultimo contro le Filippine) come un segnale inquietante del terzo fronte che potrebbe aprirsi.
daniel hagari VERTICE NATO DI VILNIUS - SUNAK, ERDOGAN, BIDEN, MELONI, STOLTENBERG E ZELENSKY analisi sull esplosione all ospedale di gaza 2analisi sull esplosione all ospedale di gaza 3bombardamenti israeliani a gaza foto di motaz azaiza 6terroristi di hamas colpiscono sull austostrada sderot 8attacco di hamas al kibbutz di be eri 3attacco di hamas al kibbutz di be eri 1gli israeliani recuperano frammenti di ossa al kibbutz di be eri attacco di hamas al kibbutz di be eri CORAGGIO, FATTI HAMASSARE - MEME BY EMILIANO CARLI JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS
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