RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell’articolo di Guido Santevecchi per www.corriere.it
Ha scelto Kent in Connecticut per la sua prima missione americana fuori da Washington il nuovo ambasciatore cinese negli Stati Uniti. Che cosa è andato a fare sua eccellenza Xie Feng in un bel villaggio che conta solo 3.019 abitanti? Uno di loro è Henry Kissinger, e Xie è andato a rendergli omaggio per i suoi cento anni compiuti sabato. Non è stata solo una cortesia.
Da decenni i mandarini comunisti amano consultare il vecchio stratega della politica estera e siccome Kissinger invoca dialogo e calma tra le due superpotenze, cercano di presentarsi al suo fianco per esibire moderazione. L’agenzia Xinhua scrive che Xie e Kissinger «hanno avuto un approfondito scambio di vedute sulle relazioni sino-americane e questioni di interesse comune».
«Quello che manca di più alla politica degli Stati Uniti oggi è il pragmatismo unito alla razionalità di Henry Kissinger»: ha titolato nel suo editoriale il Global Times, giornale del Partito comunista di Pechino. Immancabile nel commento la definizione «lao peng you», «vecchio amico» del popolo cinese, […]
Con le sue missioni segrete del 1971, l’allora Consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca preparò con Zhou Enlai il disgelo tra Stati Uniti e Cina e nel 1972 portò Richard Nixon da Mao Zedong nella Città Proibita, cambiando la Storia. Alla base della svolta l’accettazione da parte degli Stati Uniti dell’esistenza di «Una sola Cina», che comprende Taiwan.
Ora invece, si lamenta l’editoriale, «molti membri del Congresso Usa che non sanno nemmeno trovare Taiwan su una carta dominano le politica con le loro proposte anti-cinesi radicali». Il giornale comunista cita poi l’intervista concessa la settimana scorsa da Kissinger all’Economist durante la quale il Dottor Kissinger ha detto che «il destino dell’umanità dipende dalla possibilità che America e Cina trovino un accordo».
Pechino ricorda spesso che la base delle relazioni con Washington è il principio «Una sola Cina», che la «riunificazione di Taiwan è inevitabile», che sarebbe meglio per via politica ma l’opzione della forza militare è l’alternativa.
VIGNETTA DI HENRY KISSINGER IN VERSIONE COWBOY.
Kissinger è stato accusato da diversi politologi di aver sottovalutato nel 1971 la determinazione di Mao su Taiwan (o di avere sacrificato l’isola alleata). Ma il vecchio stratega della realpolitik ha ricordato […] che Mao evitava di trattare ogni tema specifico nascondendosi dietro la frase «sono un filosofo, lasciamo le questioni concrete a Zhou Enlai e Kissinger».
Invece, «quando fu sollevata la questione taiwanese, il grande timoniere comunista fu esplicito: “Quelli dell’isola sono una banda di contro-rivoluzionari, non abbiamo bisogno di loro adesso. Possiamo aspettare cent’anni, c’è molto tempo”», ricorda Dr. Kissinger e conclude: «Quell’affermazione di Mao accettava di fatto la nostra formula per una soluzione non militare e questa è diventata la base del nostro accordo».
La Cina di Xi Jinping si muove molto più veloce [...]. Sono passati cinquant’anni e il nuovo timoniere ha fretta [...] C’è una corsa alle armi intorno all’isola democratica, tra le due sponde dello Stretto e una guerra tra la Cina e gli Stati Uniti in caso di invasione sembra inevitabile.
Kissinger osserva che «per come si sono evolute le cose ora, non è semplice per gli Stati Uniti abbandonare Taiwan senza minare la loro posizione mondiale, quindi questa soluzione non è sul tavolo».
henry kissinger incontra xi jinping 1
[...] La guerra devasterebbe l’isola e l’economia mondiale e costerebbe alla Cina molti anni di crisi [...]. Il suggerimento, [...] è che i due presidenti si parlino e cerchino di trovare qualche tema internazionale di collaborazione. Discutere non dispiace alla diplomazia di Pechino.
C’è però un punto fondamentale nel pensiero del centenario amico del popolo cinese che la stampa di Pechino non ha ripreso.
Nella sua visione, Taiwan «è un problema irrisolvibile, l’unica soluzione è mantenere lo status quo per altri anni durante i quali le due parti dovrebbero evitare le minacce e limitare i dispiegamenti l’una contro l’altra».
In sostanza, Kissinger suggerisce di far trascorrere almeno tutti i cent’anni di attesa ai quali aveva accennato Mao.
henry kissinger con xi jinpingkissinger e maobarack obama henry kissingermao zedong e richard nixonhenry kissinger john elkann roma 2008henry kissinger party (3)HENRY KISSINGER E JOE BIDENzhou enlai 5fZHOU ENLAI E RICHARD NIXONhenry kissinger indira gandhiJOE BIDEN HENRY KISSINGER henry kissinger donald trumphenry kissinger vladimir putinhenry kissinger party (5)golda meir richard nixon henry kissingerhenry kissinger elizabeth taylorhenry kissinger libribarbara walters henry kissinger 2henry kissinger lady diana (2)henry kissinger studio alla casa biancagolda meir henry kissinger (2)
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