DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Massimo Gaggi per corriere.it - Estratti
Passo importante del Congresso Usa verso il tentativo dei repubblicani di arrivare a un impeachment nei confronti di Joe Biden. Nel giorno in cui il figlio del presidente, Hunter, ha accusato i trumpiani di stravolgere dati e testimonianze sui suoi reati finanziari per cercare di colpire il padre e si è rifiutato di testimoniare in Parlamento a porte chiuse dicendosi pronto a rispondere a tutto ma solo in un seduta pubblica, la Camera ha votato una mozione con la quale viene aperta ufficialmente un’inchiesta parlamentare per la raccolta di prove contro Joe Biden.
Tutti i democratici si sono opposti e hanno parlato di una vendetta per i due impeachment subiti da Trump, portata avanti senza prove, solo con teorie cospirative. Ma lo speaker, il repubblicano Mike Johnson, ha sottolineato che questa è solo una mossa preliminare per dare più poteri di indagine ai parlamentari.
Parole che hanno convinto anche i moderati di destra, scettici sull’opportunità di un attacco parlamentare dopo che per un anno sono state cercate senza successo prove contro il presidente, a votare, compatti, con gli altri repubblicani, la mozione che è passata con 221 sì e 212 no.
Questo voto ha concluso una giornata tesissima apertasi di prima mattina con l’apparizione di Hunter Biden che, davanti alle telecamere delle tv americane e con alle spalle la cupola bianca del Campidoglio di Washington, ha spiegato il suo rifiuto della citazione con la quale la maggioranza repubblicana della Camera gli ha ordinato di presentarsi per una testimonianza da rendere a porte chiuse.
(...) Sono pronto a testimoniare alla Camera in pubblico, non a porte chiuse. Da sei anni sono nel mirino della macchina degli attacchi di Trump: non accetto che le mie parole siano usate – come i repubblicani stanno facendo da anni – per disinformare facendo trapelare pezzetti delle deposizioni selezionati in modo da accreditare ricostruzioni fuorvianti, false».
(...)
I magistrati (tendenzialmente progressisti) probabilmente terranno conto della sua disponibilità a testimoniare pubblicamente: se è vero che non spetta al teste decidere come verrà interrogato, è anche vero che, nei casi di subpoena, in genere le modalità della seduta vengono concordate dall’organo parlamentare con i legali del personaggio citato. Comunque, sono pressioni e stress aggiuntivi per il presidente trascinato, senza prove, verso un procedimento di impeachment dal quale uscirà certamente assolto anche in caso di incriminazione formale (per arrivare alla condanna ci vogliono i due terzi dei voti di un Senato oggi a maggioranza democratica), ma che verrà utilizzato mediaticamente per controbilanciare l’effetto dei processi contro Trump.
E papà Joe si rende ben conto che, se lui non fosse presidente, i reati del figlio non verrebbero perseguiti in modo così severo. Lo ha detto lo stesso Hunter, accentuando i toni drammatici, dopo la seconda incriminazione penale: «Vogliono uccidermi per colpire mio padre».
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