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da Radio 24
"Sallusti? Un pregiudicato che lavora per Berlusconi. Su questa vicenda della condanna ci marcia un po', ma spero non vada in carcere solo perchè mi deve dei soldi per una causa in tribunale. Ha fatto di tutto per far applicare una legge che difficilmente viene applicata" Così Italo Bocchino, vicepresidente di Futuro e Libertà , a La Zanzara su Radio 24. "Libero e Il Giornale sono i ventriloqui di Berlusconi - prosegue Bocchino - è solo lui il puparo. Berlusconi dice di non controllarli e fa finta di lamentarsi ma sa tutto il giorno prima della pubblicazione degli articoli".
"Libero è ossessionato da Fini - dice ancora Bocchino - forse perchè gli ha portato l'editore, Angelucci, in Parlamento. Si chiama 'sindrome rancorosa del beneficato', un caso studiato nei manuali di psicopatologia. La persona che ha avuto un beneficio si convince che ne aveva diritto ma si trova a disagio perchè sa che ti deve ringraziare. E allora matura un rancore".
"Ora ho un rapporto stabile che è una cosa importante, quando vado in giro la presento come la mia fidanzata. Insomma, sono piacevolmente in compagnia. Anche se la parola fidanzamento è antiquata e ottocentesca". Così a una domanda sulla relazione con la pianista 25enne Vanessa Benelli. Lei si risposerebbe, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo?: "No, il matrimonio è un errore che si fa una sola volta nella vita". "I vent'anni di differenza tra me e lei - aggiunge Bocchino - non sono un problema perchè conta la maturità delle persone. E lei è più matura degli anni che ha".
"Le donne dice ancora Bocchino - sono essere superiori, non possono essere trattate come le ha trattate Berlusconi: mute, in parlamento per uno stipendio, messe a ballare vestite da poliziotte".
Ma è vero che lei è diventato un'icona gay?: "Sì, così dicono alcune persone di quel mondo".
Quindi parla di Beppe Pisanu, che ha annunciato di volersi ricandidare dopo 40 anni di Parlamento. "Pisanu? Rappresenta la storia dei moderati italiani e lo vedrei bene con noi. E' compatibile certamente con il nostro progetto che non vuole ali estreme". "C'è un pezzo di italiani che vuole ancora Fini - prosegue Bocchino - quindi si può candidare anche se è in Parlamento da 30 anni. Non è come uno yogurt che scade."
E sul partito aggiunge: "Io sono il numero due di Fli ma con il numero uno che si è sospeso. L'idea di affidare la comunicazione a Giulia Bongiorno è stata una mia idea. Conta molto più di me, figuriamoci una che ha fatto assolvere Andreotti." "Un gay leader di Fli? - chiedono i conduttori - Per noi non ci sarebbe nessun problema, anche perchè mi hanno detto che sono diventato un'icona gay".
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