bossi salvini

IL SENATÙR CE L’HA ANCORA DÙR - BOSSI: “SALVINI PREMIER? NON PENSO. HA RITARDATO TROPPO A FARE DELLE SCELTE. ALLE AMMINISTRATIVE HA PUNTATO SU ROMA COME PORTA VERSO IL SUD E NON HA PRESO VOTI - CON PARISI UNA BUONA SINTONIA. RENZI? FALLIMENTO TOTALE"

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

UMBERTO BOSSI E MATTEO SALVINIUMBERTO BOSSI E MATTEO SALVINI

Daria Gorodisky per il “Corriere della Sera”

 

Forse per provare a rimettere un po' di ordine in quella che molti leghisti avvertono come «una grande confusione», Umberto Bossi - presidente del Carroccio - non intende perdere neppure una delle feste agostane della Lega. E ieri, mentre si dirigeva a quella di Arcore, ha annunciato battaglia: bocciando Matteo Salvini, aprendo a Stefano Parisi e impallinando Matteo Renzi.

 

Per scegliere il prossimo candidato alla presidenza del Consiglio del centrodestra, Roberto Maroni dice che servono le primarie.

UMBERTO BOSSI E MATTEO SALVINI 4UMBERTO BOSSI E MATTEO SALVINI 4

«Non ha senso. I dirigenti devono avere la capacità di decidere. Non possono delegare alla gente questa responsabilità. Poi, se non sono capaci...».

 

Crede che Parisi possa rappresentare la scelta giusta?

«Gli amici di Berlusconi sono nostri amici. Però Salvini voleva fare il premier, quindi bisogna chiedere a lui se sarebbe d' accordo. Io non gli ho ancora parlato. La Lega non ha ancora deciso niente, ma deve trovare alleanze».

 

Poco prima delle ultime Amministrative lei ha incontrato Parisi a Milano per un pranzo in un ristorante; c'erano anche Giulio Tremonti, Maurizio Lupi e Gabriele Albertini. C'è una buona sintonia con lui?

«Sì».

UMBERTO BOSSI E MATTEO SALVINI 2UMBERTO BOSSI E MATTEO SALVINI 2

 

Parisi sta rilanciando il federalismo fiscale, un tema che vi è molto caro.

«Il suo è un messaggio alla Lega. Va data finalmente al Paese quella legge che il Parlamento voleva e che Giorgio Napolitano non ha firmato».

 

Vedrebbe anche la possibilità di candidare Salvini premier?

«Non penso. Ha ritardato troppo a fare delle scelte. Alle ultime Amministrative ha puntato su Roma come porta verso il Sud: se avesse preso voti, si sarebbe potuto proporre come premier. Invece...»

PARISI BERLUSCONIPARISI BERLUSCONI

 

Ma Salvini torna di nuovo a parlare di apertura al Sud.

«E con quale programma? Io non l'ho mai visto. La gente chiede: per che cosa dovrei votare? E la risposta, appunto, si chiama programma. Pensare di raccogliere consensi senza dare niente in cambio è un'illusione».

 

Tornando a Silvio Berlusconi, gli ha parlato recentemente?

«No. L'ho sentito un mese fa. Ma penso che lo vedrò presto per capire bene che programma comune si può fare, fino a quali limiti possiamo spingerci».

 

BERLUSCONI E STEFANO PARISIBERLUSCONI E STEFANO PARISI

Come base di partenza ci sono modifica della legge elettorale e no alla riforma costituzionale.

«Ovvio. Al referendum la gente massacrerà Renzi, che dopo anni di federalismo prova a fare l'esatto contrario, cercando di ottenere un centralismo assoluto, un supercentralismo con cui il premier può decidere tutto sulle Regioni. È peggio di Mussolini. E poi Renzi presenta un bilancio fallimentare su tutto, a partire dalle sue promesse sul lavoro: abbiamo 3 milioni di disoccupati e 14 milioni di lavoratori in nero. Bastano questi numeri a testimoniare il suo fallimento».

 

Se al referendum vinceranno i No e Renzi perderà, si potrebbe andare a un governo di scopo.

«E speriamo che faccia cose utili: cambiare l'Italicum e cancellare definitivamente la riforma costituzionale proposta da Renzi».