DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI…
Cesare Zapperi per il Corriere della Sera
La Pontida dei record non l' ha vista. Se l' anno scorso era presente dietro il palco ma non lo fecero parlare, ed era la prima volta nella storia iniziata nel lontano 1990, domenica Umberto Bossi il «sacro suolo» non l' ha proprio calpestato. «Non stavo tanto bene» cerca di giustificarsi, senza essere troppo convincente. Il motivo ufficiale della clamorosa assenza sarebbe un fastidioso mal di schiena, ma basta insistere un po', mentre nel tardo pomeriggio scende dall' auto che lo riporta a casa dopo qualche ora trascorsa a trovare vecchi amici, per capire che nella Pontida 2018, al di là delle innovazioni cromatiche, si sarebbe sentito un corpo estraneo.
Senatore Bossi, non le è dispiaciuto non partecipare ad una delle edizioni più partecipate del raduno leghista?
«Non mi sentivo bene, con questo mal di schiena...».
A Pontida il suo successore Matteo Salvini ha fatto il pienone.
«E come no. Se ci porti lì anche l' Africa... Ma non è una gara a chi porta più gente.
Dalla Lega ci si aspettano risposte chiare ai problemi».
La Lega sovranista che a lei non piace molto ha però conquistato la simpatia di elettori in tutta Italia. Domenica c' erano pullman carichi di militanti provenienti dal Sud. Questa novità la turba?
«Guardi, ho visto solo un sacco di gente interessata ad essere mantenuta. Parliamoci chiaro: non c' è una Regione del Sud che riesca a pagarsi la propria sanità. Cosa si vuole, che si continui a caricarla addosso alle regioni settentrionali?».
Perché esclude che le idee di Salvini possano rivelarsi giuste?
«La storia va da un' altra parte. Non basta parlare».
Bossi si ferma improvvisamente. Distoglie lo sguardo dall' interlocutore che cerca di incalzarlo e fissa un punto lontano. Come se parlare della Lega sovranista gli procurasse fastidio, se non dolore.
È un pomeriggio afoso, nelle stradine di Gemonio non passa anima viva, il vecchio «capo» leghista sta rinchiuso nella sua auto blu.
Senatore, gli ultimi sondaggi dicono che il Carroccio veleggia attorno al 30 per cento. Lei al massimo era arrivato al 10.
«Non credo molto ai sondaggi, la gente vota nelle urne. E comunque, se tutti i giorni fai una promessa e sollevi polveroni qualcuno finisci per tirarlo dalla tua parte. Ma i cittadini mica sono stupidi. Oggi ti votano, domani ti voltano le spalle se non mantieni tutte le promesse che hai elargito».
Da poco più di un mese la Lega guida il Paese grazie al contratto di governo con il Movimento 5 Stelle. Come giudica l' esecutivo di Giuseppe Conte?
«Mah... Finora non hanno fatto niente».
Sempre al raduno di Pontida Salvini ha anche lanciato una sfida di respiro europeo, parlando dell' obiettivo di dare vita alla Lega delle leghe. Nemmeno questo le piace?
«Ma non si va da nessuna parte, non scherziamo. Come potete pensare che francesi o tedeschi si facciano mettere il cappello in testa da noi italiani? Su dai, guardiamo in casa nostra e rispondiamo alla nostra gente. Quella del Nord, eh...».
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