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1. VIDEO - RISSA IN CONSIGLIO COMUNALE FILMATA DA MARCELLO DE VITO, CANDIDATO GRILLINO
2. URLA, INSULTI E GOMITATE AL SINDACO, IL CAMPIDOGLIO NEL CAOS
Da "La Stampa"
«Non è stata involontaria. Mi ha dato una gomitata. Ho un bernoccolo in testa. Non ho visto chi fosse. Ho visto solo una figura urlante che usava turpiloquio. Non so chi sia e non sono neanche intenzionato a conoscerlo».
Ecco il commento a caldo di un offeso e ammaccato Ignazio Marino. Il sindaco di Roma ieri era pronto a una maratona, non a una lotta con momenti di boxe per approvare il bilancio 2013 entro il 30 novembre ed evitare così il rischio del commissariamento.
Il sindaco ha detto di non sapere di chi fosse il gomito, e che nemmeno gli interessava saperlo.
L'avrà poi saputo: la «figura urlante che usava turpiloquio», Marino dixit, era quella del consigliere di Fratelli d'Italia, Dario Rossin, che protestava sempre più energicamente. Insomma, dalle parole ai fatti, e nel tentativo di raggiungere lo scranno del presidente dell'assemblea, Mirko Coratti, Rossin ha urtato in testa il sindaco Marino, che ha poi lasciato l'aula Giulio Cesare, sede del consiglio comunale. (La versione di Rossin: «Invito Marino a rivedere il video e a ritirare le sue dichiarazioni sulla volontarietà del mio gesto»).
Comunque. Che l'aria in Campidoglio non fosse lieve era noto: l'opposizione (con la Lista Marchini), si era presentata in Consiglio con decine di pacchi impilati al centro degli scranni. La materializzazione del dissenso: in ognuno dei pacchi 1.500 tra emendamenti e ordini del giorno, per un totale astronomico di 100mila.
Prima della bagarre Marino era riuscito a sembrare tranquillo e ironico, pur davanti a quel muro di carta da abbattere: «Bisogna vedere se sono scritti bene. Mi aspetto un contributo straordinario, che possa aiutarci a migliorare l'ottimo lavoro fatto dalla giunta e in particolare dall'assessore (al bilancio, ndr), Morgante». Poi, ancora uno scambio di frecciatine tra il primo cittadino e il capogruppo del Ncd Sveva Belviso: «Non posso parlare con lei perché non ci sono i requisiti minimi...» aveva gettato lì.
Ma appena il Consiglio si è aperto, ecco la tempesta: le opposizioni hanno coperto di fischi la maggioranza (e l'esponente del movimento 5 Stelle Marcello De Vito), quindi la bagarre e la gomitata al sindaco. A seguire, la sospensione del Consiglio e la ripresa con la relazione dell'assessore al bilancio.
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