DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA…
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Oltre che per il pateracchio delle candidature a sindaco di Roma, una lotta tutta al femminile per le poltrone del cda Rai rischia di segnare la fine della tregua tra il neosegretario del Pd, Enrico Letta, e le varie correnti del partito.
Il vice segretario Andrea Orlando, che non disdegna certo occuparsi di Rai e delle relative lotte di potere (questa volta al femminile) che ruotano intorno a viale Mazzini, ha convinto Letta che la sua candidata, Francesca Bria, sia la più adatta al ruolo di consigliere di amministrazione al posto dell’attuale Rita Borioni.
Dopo la questione sindaco, il Pd rischia di spaccarsi sulla Rai
La cosa ha provocato una mezza sollevazione nel partito. Soprattutto da parte del ministro della Cultura Dario Franceschini e di Base riformista, la corrente maggioritaria di Guerini e Lotti, che preferiscono donne di grande esperienza politica e parlamentare come Giovanna Melandri o Lorenza Bonaccorsi.
A scatenare i malumori del partito verso la Bria non solo i suoi controversi trascorsi internazionali, ma segnatamente come sta interpretando il ruolo di presidente del Fondo di Innovazione della Cassa Depositi e Prestiti – ruolo assegnatole sempre grazie alla sponsorizzazione di Orlando - dove battibecca di continuo con l’ad Enrico Resmini e con alcune consigliere di grande peso ed esperienza come Lucia Calvosa e Isabella De Michelis.
francesca bria con il marito e julian assange
Le frequentazioni con Assange e Di Battista
La Bria si è fatta le ossa al seguito di Sir Geoff Mulgan, il professore inglese creatore di Nesta (National Endowment for Science Technology and the Arts) che l’ha poi spinta ad andare in Spagna dove per un periodo è stata assessora all’Innovazione tecnologica del comune di Barcellona.
francesca bria con alessandro di battista
Suo il progetto di un costoso progetto pilota sulle ‘smart-city’, che non è stato esente da critiche. Sposata con Evgenij Morozov, il sociologo bielorusso che ha studiato in Bulgaria e riconosciuto guru della Rete, entrambi vantano una solida frequentazione con l’ex grillino Alessandro di Battista.
Bria inoltre si è sempre battuta a favore di Julian Assange, il programmatore e attivista australiano balzato noto come colui che ha rivelato, tramite Wikileaks, documenti statunitensi classificati top secret.
Stop di Mattarella su Andreatta, spunta Marcegaglia
Oltre alla Bria ci sono donne di diversa estrazione tra le candidate per le ambite poltrone di consigliere d’amministrazione: Paola Severini Melograni dal mondo cattolico e del volontariato, Elisabetta Ripa in uscita da OpenFiber e, a sorpresa nelle ultime ore, anche l’ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.
Mattarella Descalzi e marcegaglia
Mentre la candidatura di Eleonora “Tinny” Andreatta, dopo una lunga carriera a viale Mazzini ora a Netflix, pare sia stata stoppata addirittura da Sergio Mattarella. Il quale, per via dell’amicizia che lo legava al di lei padre Beniamino, non vuole che neanche lontanamente si possa adombrare un suo intervento a favore della figlia dell’economista democristiano più volte ministro nei governi della Prima Repubblica.
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