GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN…
Francesco Bonazzi per Dagospia
Il Cavaliere dimezzato torna in campo alla guida dei suoi prodi lanciati verso Strasburgo e ricorre a una serie di giri di parole per attaccare i giudici. Poi scopre il sederino a Pittibimbo sulla legge elettorale e racconta che sarà tanto, tanto contento di fare volontariato per ordine del Tribunale.
Fa il gesto di cucirsi la bocca quando gli chiedono dei magistrati. Ricorre ad abili giri di parole per far passare comunque il concetto che la sua condanna è ingiusta, che la sua mancata candidatura alle Europee è un gran favore alla sinistra e che i magistrati che sbagliano non sono tanti, ma solo quelli "politicizzati" di una certa corrente. Poi detta le sue condizioni per la permanenza dell'Italia nell'euro, pur senza arrivare a minacciare il proprio ritorno a Palazzo Chigi. Ma quanto è "agibile" Berlusconi Silvio, alla faccia delle condanne.
Il Banana presenta le liste di Forza Italia per Strasburgo e si toglie lo sfizio di proclamare che il "volontariato" con gli anziani lo farà "molto volentieri", addirittura "con piacere". Anche se gliel'ha ordinato il Tribunale. Promette che il suo partito si batterà per l'abolizione del Fiscal compact, anche se nessuno gli ricorda che nel 2012, ai tempi del governo Monti, anche Forza Italia votò in massa per l'auto-evirazione delle politica economica italiana. E sulla nuova legge elettorale si lascia scappare la verità , e cioè che i ritardi sono dovuti solo al fatto che l'amico "Renzi ha paura di non avere i voti".
Da Palazzo Chigi, intanto, rispondono agli slogan elettorali di parole con gli slogan elettorali in cifre. La bozza del decreto di domani prevede sgravi Irpef da 620 euro nel 2014 e da 950 nel 2015. Siamo improvvisamente passati alle cifre annue per evidenti ragioni di migliore comunicazione.
Ci saranno anche tagli alla Sanità per 2,4 miliardi - mica pochi - e risparmi su Difesa e sull'ormai immancabile "spesa pubblica improduttiva", seriamente candidata a entrare nel Grande Glossario della Fuffa Nazionale tra la lotta alla "casta", i "lacci e lacciuoli" che frenano l'impresa e il famoso "Ce lo chiede l'Europa". Mentre il premier smentisce categoricamente il taglio delle detrazioni, che avrebbe avuto l'effetto di trasformare lo sconto Irpef nella solita partita di giro che i contribuenti italiani ben conoscono.
Intanto l'unica certezza è che l'Italia ha chiesto all'Europa lo slittamento al 2016 del pareggio di bilancio e che quel galantuomo del ministro Padoan riconosce che la ripresa "è ancora fragile". Il Parlamento ha approvato senza troppi problemi tanto il Def quanto la richiesta di dilazione a Bruxelles. Da domani, però, si ricomincia tutti quanti a far la voce grossa contro questa Europa senz'anima.
SILVIO BERLUSCONI OSSERVA LA SUA GIGANTOGRAFIA NELLA NUOVA SEDE FORZA ITALIA FOTO LAPRESSE
renzi e berlusconi italicum
MATTEO RENZI E PIERCARLO PADOAN
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