BRUSH HOUR! LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI - LA PAURA DELLE URNE FA L’ACCORDO: IL BANANA HA ACCETTATO DI DIMEZZARE L’ITALICUM PER SONDAGGI TRABALLANTI E PENE DA SCONTARE - I GIUDICI DI MILANO NEGANO A B. IL VIAGGIO IN IRLANDA

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Francesco Bonazzi per Dagospia

La paura (delle urne) fa l'accordo: Italicum bruscamente dimezzato e nuova legge elettorale che riguarderà solo la Camera. Silvio Berlusconi accetta che il patto del Nazareno perda un vagone della legge elettorale e conferma l'impressione che quel nome da treno porti un po' sfiga, quantomeno in fatto di puntualità. Il Cavaliere si dice "deluso" dal fatto che Renzie non controlli totalmente i suoi - l'emendamento era dei bersaniani - , mentre Alfano ribatte che lui non è deluso e il Rottam'attore sorpassa chiunque e festeggia direttamente l'abolizione del Senato.

L'accordo arriva nel primo pomeriggio, dopo un incontro tra Pd e Forza Italia al quale segue una nota del Cavaliere. Berlusconi fa cadere dall'alto il suo ennesimo "atto di responsabilità", naturalmente "nell'interesse del Paese", e accetta che la nuova legge elettorale non si applichi a Palazzo Madama. Ne approfitta però per dichiararsi deluso da Renzie, nega che vi siano altri patti segreti e punzecchia il premier nel fargli notare che "ha difficoltà a garantire il sostegno della sua maggioranza agli accordi presi pubblicamente".

E mentre Renzie, in missione a Tunisi, festeggia già l'abolizione del Senato nonostante non sia stato neppure presentato un disegno di legge in tal senso, Alfano stappa lo spumante per le urne che si allontanano. Perché è chiaro che con l'accordo di oggi non si può materialmente andare alle elezioni prima di un anno, un anno e mezzo. I tempi della riforma del Senato, infatti, sono quelli. Ma perché il Cavaliere ha accettato una simile riscrittura del Renzusconi?

Fonti di Palazzo Grazioli ammettono innanzitutto che gli ultimi sondaggi non sono così buoni e che in questo momento l'effetto novità del sindaco di Firenze paga ancora moltissimo. Inoltre si fanno i calcoli con gli avvocati e i calcoli sono questi: dopo le Europee Berlusconi inizierà a scontare i suoi sette mesi di affidamento in prova e questo significa che sarà politicamente "impedito" fino a febbraio. Come si vede i tempi tornano giusto giusto per una campagna elettorale la prossima primavera. Non prima. Tanto vale "cedere" su mezzo Italicum e lamentarsi un po'.

Oggi per altro, a proposito di "maltrattamenti" subiti, il Tribunale di Milano ha negato al Cavaliere il permesso di partecipare al prossimo congresso del Ppe a Dublino, in programma per il 6-7 marzo. Non ha il passaporto, in quanto condannato in via definitiva, e quindi niente permessi speciali.

In casa Cinque Stelle, gli espulsi dell'ultima purga di Grillomao si preparano a formare un nuovo gruppo autonomo al Senato e annunciano che non accetteranno deputati che non provengano dal movimento. La difesa della purezza del movimento, anche fuori dal movimento.

 

renzi e berlusconi italicumRENZI E BERLUSCONI MATRIMONIO ALL ITALIANA BERLUSCONI TRIBUNALE Berlusconi all'uscita del tribunale