DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”
dino giarrusso luigi di maio virginia raggi foto di bacco
La telefonata di Virginia Raggi, «dispiaciuta» per la fuoriuscita e, dice lui, comprensiva: «Capisco la tua frustrazione». I messaggini di lady Rousseau, aka Enrica Sabatini, compagna di Davide Casaleggio, che da giorni gli scrive: «Fai bene!». Ce n'è abbastanza per sopportare gli schizzi velenosi (ricambiatissimi) che arrivano un po' da tutto il Movimento che sposa il nuovo corso contiano, a partire dalle stilettate firmate in prima persona da Giuseppe Conte, che lo taccia dell'accusa peggiore per qualsiasi grillino o ex, cioè di essere un poltronaro.
IL POST DI DINO GIARRUSSO DOPO L ASSOLUZIONE DI VIRGINIA RAGGI
Dino Giarrusso, ex Iena, europarlamentare 5 Stelle dal 2019, con un bottino di 116mila preferenze (il grillino più votato di sempre) tra Sicilia e Sardegna che come Vittorio Sbardella, lo Squalo della Dc andreottiana, ora sogna di portarsi via, lo aveva messo in conto. E così, dopo un paio di mesi passati a cannoneggiare Conte e soci, nel giorno dell'addio al M5S, si dice perfino «sollevato».
Pazienza per i veleni. «Ora penso a un nuovo movimento, dei delusi». Anti-Draghi. Con chi? È qui la scommessa, oltre i rancori che dirompono. Con Alessandro Di Battista? «Non ci siamo sentiti», giura Giarrusso. Anche perché Dibba è corteggiatissimo da Conte, che progetta un Movimento più di lotta che governista. Con Gianluigi Paragone? «No, ha già un suo partito ».
davide casaleggio enrica sabatini 3
Eppure qualcosa si muove, assicura l'ex volto Mediaset. «Mi hanno scritto in tanti: senatori, deputati, ex sindaci. Perfino un ex ministro M5S!». Non Vincenzo Spadafora, vicino a Luigi Di Maio (che da Giarrusso si è subito smarcato) e assai critico con Conte, «ci siamo sentiti, ma qualche giorno fa».
Raggi invece, racconta l'ex Iena, l'ha chiamato. «Era dispiaciuta, mi ha detto che capisce la mia frustrazione. E qualche giorno fa mi ha scritto Enrica Sabatini». Il nuovo partito, come da vulgata del grillismo d'antan, «lo farò con i cittadini. Col ritorno alla democrazia diretta, con la voglia di rilanciare il Sud». Il primo dispetto agli ex compagni di Movimento potrebbe farlo proprio in Sicilia, alle regionali di ottobre. «Vediamo», risponde lui, cauto come un politico navigato.
dino giarrusso canta a un giorno da pecora
Il resto sono botte da orbi tra ex colleghi di partito. Dice Conte: «Giarrusso mi chiedeva solo poltrone: vicepresidenze, posizioni, delegati territoriali». Naturalmente la candidatura a presidente della Regione Sicilia, mai concessa e motivo vero della rottura. «Se si dimette, lasci anche l'Europarlamento », chiede l'ex premier.
La macchina di propaganda M5S ci mette un attimo a confezionare un video che ripesca tutti gli interventi del Giarrusso grillino che s' infervorava quando i "traditori" erano gli altri: «Queste persone lasciano il Movimento ma hanno il mastice sul sedere, si incollano alla poltrona. Sono come Scilipoti».
Ora che lo Scilipoti è lui, replica così: «È il M5S che è cambiato, ha tradito tutti i suoi valori». Si può ribattere che è la risposta classica di tutti i fuoriusciti. «Capisco l'obiezione, per carità. Ma se sono incoerente io, allora Paola Taverna che urlava al Pd 'mafiosi, dovete morire'? Non è incoerente? Tanti sono cambiati». L'accusa di poltronismo però proprio non la sopporta: «Mai parlato di poltrone con Conte, sono parole infamanti, da querela. Si è circondato di yes men, tutti nominati senza un voto. L'ho detto anche a Grillo due mesi fa. E una persona a lui vicina venerdì mi ha detto: meglio se esci».
Da personaggio tv, ce l'ha anche con la comunicazione del Movimento che «chiamava le trasmissioni per non farmi invitare». Frecciata nemmeno troppo velata a Rocco Casalino, detta da lui che prima dell'elezione a Bruxelles - dopo il flop alle elezioni politiche del 2018 - ripiegò per qualche mese alla Regione Lazio, come "Casalino", capo-comunicatore, del M5S locale.
Un Casalino poco rimpianto, se nel giorno dello strappo finale Roberta Lombardi, prima storica capogruppo 5 Stelle alla Camera, oggi assessora giallorossa di Zingaretti, commenta così: «Almeno Casalino è bravo. Lui si è accomodato in Regione in attesa di un'altra poltrona su cui planare, che fu quella al Ministero. Per poi decollare verso l'Europa». E restarci.
dino giarrusso canta a un giorno da pecora CONTE CASALINOdino giarrusso a un giorno da pecora
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