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VIDEO - OBAMA E MICHELLE BALLANO IL TANGO A BUENOS AIRES
1. L'EUROPA BRUCIA E BARACK OBAMA BALLA IL TANGO IN ARGENTINA: È POLEMICA
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obama balla il tango argentino
In visita in Argentina, Barack Obama non ha resistito al fascino del tango. Invitato a ballare da Mora Godoy, nota danzatrice professionista, il presidente Usa non ci ha pensato due volte ed è sceso in pista sotto gli occhi del presidente argentino, Mauricio Macri, e dei circa 500 invitati. Il video ha fatto il giro del mondo creando anche qualche malumore. "Obama balla mentre Bruxelles brucia", titola il britannico Daily Mail.
obama balla il tango argentino 2
Obama balla il tango in Argentina
Rudy Giuliani: "E' il loro 11 settembre" - Già prima del ballo incriminato, Obama aveva incassato il biasimo di Rudy Giuliani, sindaco di New York quando nel 2001 avvenne l'attacco alle Torri Gemelle: "E' l'11 settembre di uno dei nostri alleati, non si può mostrare una foto in cui si ride - aveva detto Giuliani facendo riferimento alle foto scattate al presidente Usa a Cuba -. Provate a immaginare quale reazioni avremmo avuto se, l'11 settembre, avessimo visto una foto in cui il presidente francese rideva".
"Obama? Un buon ballerino" - Polemiche a parte, Obama ha superato l'esame di ballo. "Il presidente mi ha detto che non sapeva ballare e io gli ho quindi chiesto di seguire i miei passi - ha raccontato Mora Godoy -. Mi ha risposto 'ok'. Poi sono stata io a seguire lui perché è un buon ballerino".
michelle con presidente argentino
2. OBAMA A ''THE ATLANTIC'' DEL 10 MARZO SCORSO: ''CAOS DOPO GHEDDAFI COLPA DELL'EUROPA - ALLEATI 'OPPORTUNISTI', CAMERON E SARKOZY POTEVANO FARE DI PIÙ
Ugo Caltagirone per l'ANSA
Scrocconi, opportunisti. In una lunga intervista a 'The Atlantic' Barack Obama si toglie piu' di un sassolino dalla scarpa. E pur ammettendo che l'intervento in Libia nel 2011 fu "un errore", se la prende con gli alleati europei e del Golfo che prima spinsero gli Usa ad agire a sostegno della Nato, poi non fecero fino in fondo il loro dovere. Non avviarono, come avrebbero dovuto, il necessario processo di transizione per costruire il dopo-Gheddafi. Risultato: l'attuale caos in cui si trova oggi il paese noradficano, sempre piu' nuova frontiera dell'Isis.
Non usa mezzi termini Obama, piu' volte duramente criticato per quello sciagurato capovolgimento del regime di Tripoli: se la cosa "non ha funzionato" la colpa e' stata soprattutto di Francia, Regno Unito, Arabia Saudita, definiti appunto come 'free rider', opportunisti. Mai come stavolta - nel colloquio con Jeffrey Goldberg intitolato 'La dottrina Obama' - il presidente Usa svela il suo disappunto per come sono andate le cose, la sua delusione per gli impegni non mantenuti dai partner e la fiducia tradita degli Stati Uniti.
obama e michelle in pista da ballo
Uno sfogo che arriva in un momento di grande attenzione e mobilitazione della comunità internazionale sulla Libia, nel quale Obama vuole evitare che si ripeta quella che definisce la cattiva abitudine di molti alleati di lanciare il sasso e poi nascondere la mano. Abitudine che negli ultimi anni lo ha "indispettito" non poco. Obama ricordando il 2011 fa nomi e cognomi. Il premier britannico David Cameron - spiega - fu distratto da altre questioni.
Mentre l'allora presidente francese Nicolas Sarkozy - aggiunge senza peli sulla lingua - voleva solo vantarsi, "strombazzare la sua partecipazione alla campagna aerea nonostante il fatto che gli Usa avevano gia' spazzato via tutte le difese aeree". Il presidente americano non ha invece nulla da rimproverare alla sua amministrazione per aver deciso di intervenire nel 2011.
"Quando torno indietro e mi chiedo cosa è andato storto - confessa - posso criticarmi solo per avere avuto troppa fiducia negli europei che, vista la loro vicinanza alla Libia, avrebbero dovuto fare di piu' nel dare seguito al piano". Mentre gli Stati Uniti - assicura - la loro parte l'hanno fatta bene, eccome: "Abbiamo ottenuto un mandato dall'Onu, costruito una coalizione costataci un miliardo di dollari. Abbiamo evitato vittime civili su larga scala, evitata quella che quasi sicuramente sarebbe stata una guerra civile lunga e sanguinosa".
Proprio per prevenire il massacro si decise di agire, anche se - ricorda Obama - i suoi piu' stretti consiglieri erano divisi tra falchi e colombe. Da una parte il vice presidente Joe Biden e l'ex segretario di stato Robert Gates che predicavano prudenza; dall'altra Hillary Clinton e l'allora ambasciatrice all'Onu Susan Rice che erano per l'azione. Alla fine prevalsero questi ultimi.
Il presidente americano rilancia quindi con forza il concetto di "azione multilaterale", al centro della sua dottrina. "Non possiamo essere sempre noi gli unici al fronte", spiega, perche' c'e' un'agenda condivisa con gli alleati che va portata avanti insieme".
obama questa mattina con mauricio macriobama con presidente argentino 2obama con mauricio macriobama con presidente argentino 3barack e michelle obama mentre ballano a buenos airesbarack obama a buenos aires balla il tangohey barrackmacri e la first lady americanamichelle a cena argentinamichelle a cena con il presidente argentinoprotestanti argentina 2barack e michelle ballano il tangomichelle e juliana awadaobama a buenos airesobama balla il tangoobama brinda al centro cultural kirchner a buenos airesobama con mauricio macri 2obama con presidente argentino 4obama con presidente argentinoobama e first lady juliana awadaobama e juliana awadaobama e la first lady argentinaobama e michelle arrivana in argentinaobama e michelle ballano il tango 2obama e michelle ballano il tangoobama in argentina incontra nuovo presidente mauricio macriobama in argentinaobama incontra ingegnieri argentiniobama michelle e figlie arrivano in argentinaobama michelle e mauricio macriprotestanti a buenos aires
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