DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Anais Ginori per "La Repubblica" - Foto dal "Daily Mail"
"Ci è successo qualcosa di banale per una coppia, solo che in quel momento mio marito era presidente della Repubblica". La première dame riluttante Cécilia ex Sarkozy racconta la sua "verità ". Ovvero il tradimento dell'allora candidato all'Eliseo, la fuga con l'amante, la riappacificazione per la campagna elettorale, l'abbandono definitivo.
Dopo cinque anni di silenzio, Cécilia - come la chiamano ancora tutti - torna a quel "terribile" 2007, quando per la prima volta un presidente francese si trovò costretto a divorziare. Une envie de verité, 300 pagine, uscirà nelle librerie lunedì prossimo, ed è destinato a un grande successo commerciale.
Almeno così spera Flammarion che lo ha stampato in 70mila copie, preparando un lancio segretissimo. Le bozze sono state tenuto sotto embargo fino all'ultimo minuto. L'editore ha concesso solo due anticipazioni ai settimanali Le Point e Elle.
Dietro alla suspense, non c'è nessun segreto di Stato. Il libro di Cécilia Attias, il cognome del suo terzo marito e un tempo amante, non contiene alcuna rivelazione clamorosa. E' piuttosto la sua figura che continua a intrigare: una donna che scappa al culmine di un trionfo pubblico ostinatamente cercato per vent'anni insieme al marito. Tra il 2005 e il 2007, i francesi hanno indirettamente seguito le tribolazioni della coppia.
Nella fase più importante della carriera politica del marito, Cécilia decise di scomparire, non andò neppure a votare al secondo turno. "Non vi rendete conto di cosa significhi votare quando si è la moglie del futuro capo di Stato" racconta nel libro. "I fotografi vi fanno la posta come un animale e io, come succede a tante persone, mi chiedevo se volevo ancora far parte di questa coppia.
Stavo troppo male per sostenere quegli sguardi. Avrei dovuto ma non ho potuto". La richiesta di divorzio non fu un "atto di coraggio". "Solo un modo per andare d'accordo con me stessa". Con una punta di perfidia, ricorda che alcune sue amiche non esitarono a lasciare i mariti per tentare di prendere il suo posto: "Le persone farebbero qualsiasi cosa per i soldi e il potere".
Cécilia è stata descritta come una vera e propria coach del marito, l'unica persona capace di temperare le sue ire e la sua perenne agitazione. Oggi lei vuole dare un'altra versione. "Non ha mai voluto condizionare le scelte di mio marito, non gli ho consigliato di fare una cosa piuttosto che un'altra".
La scalata al potere? "Tra noi non c'è mai stato un patto o una qualsiasi strategia di conquista". Con il libro vuole anche smentire di aver scelto lei il lussuoso ristorante sui Campi Elisi, il Fouquet's, per la festa dell'elezione nel 2007. Una scelta più volte rinfacciata al presidente come prova del suo stile "bling bling".
L'ex moglie di Sarkozy riconosce soltanto il suo ruolo da mediatrice nella liberazione delle infermiere bulgare arrestate in Libia. Cécilia fu l'emissaria del presidente francese a Tripoli, insieme all'allora capo di gabinetto Claude Guéant. Nel libro racconta del suo faccia a faccia con Gheddafi e di come riuscì a convincerlo a liberare le prigioniere.
"Non me ne vanto, ma è vero che ho salvato la vita di sei persone". Il suo intervento nella vicenda, tra l'altro, è stato oggetto di un'inchiesta parlamentare, mentre Sarkozy è tuttora alle prese con accuse di finanziamenti illeciti che avrebbe ricevuto in passato dal raìs libico.
Cécilia oggi vive a New York dove si è trasferita insieme al figlio Louis avuto sedici anni fa da Sarkozy. Si occupa di una fondazione per i diritti delle donne. Non vuole commentare la situazione politica del suo Paese né il futuro politico dell'ex marito. Ma non rinuncia a sottolineare qualche errore durante la sua ultima e perdente campagna elettorale.
Nel 2012, dice, Sarkozy è stato "mal consigliato" e ha detto troppe frasi scioccanti. "E' andato a cercare voti agli estremi, senza peraltro trovarli, mentre tutti sanno che le elezioni si vincono al centro". Prima vuole eclissarsi poi, attraverso queste critiche, conferma il suo ruolo nella campagna vittoriosa del 2007. E' solo una delle tante contraddizioni di Cécilia.
CECILIA E RICHARD ATTIAS CECILIA E NICOLAS SARKOZY CARLA BRUNI CARLA BRUNI CARLA BRUNI E NICOLAS SARKOZY CARLA BRUNI E SCARLETT JOHANSSON
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