
DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE…
Bigador per Dagospia
1 - Nottata dura per il Banana. Cupo, triste, avvilito, a momenti incazzato. Rimugina e rimugina su quanto accaduto. Poi, alla fine, ha deciso di vestire i panni del Cavalier Pompetta e si è rilassato. In dolce compagnia, ovvio.
2 - Ma prima del relax, ecco lo scontro con i leghisti, Celodurocomesempre Bossi in testa. Il diktat era: "Alfano premier, altrimenti siamo finiti". E il povero Banana: "Umberto, ma non posso!". Chi ha assistito parla di parolacce e improperi. Qualcuno ha sfiorato la blasfemia, ma con garbo.
3 - Alla fine, visto lo stress, è arrivato il medico personale del Banana, Alberto Zangrillo: "Berlusconi lavora ininterrottamente e non dorme. Ci siamo sentiti anche alle tre di notte e lui stava lavorando. Il suo stato di salute è buono, anche se è sottoposto a livelli di stress insopportabili". Tra poco avrà modo di riposarsi.
4 - Ecco le bande! Tolto il tappo del Banana, non si fanno più prigionieri, quindi libertà di vaffanculo tra i pidiellini, tra chi punta a salvarsi con un governo Monti (vedi Gelmini, Lupi e Frattini) e chi punta dritto alle elezioni (Bonaiuti, Rotondi and friends)
5 - Ma chi è veramente in crisi, sono gli ex An (costretti) fedelissimi del Banana. In Transatlantico avevano le orecchie basse basse, inversamente proporzionate a quelle dei colleghi di Fli, testa alta e ghigno bene in vista. Quindi La Rissa: "Il Pdl sta valutando tutte le opzioni. Ma dico no ai governi ammucchiata". Ammucchiata, in che senso?
6 - Ma il più felice è Gianfranco Fini. E' pronto a festeggiare nel suo studio alla Camera, la bottiglia è pronta, aspetta solo l'addio ufficiale del Pompetta. Nel frattempo si sollazza con piccole scudisciate verso i suoi traditori. "La Russa e Matteoli sono a favore delle elezioni anticipate? Ma è evidente che questa non è la sola cosa per me incomprensibile del Pdl negli ultimi tempi"
7- Scontenta la cosciolunga Prestigiacomo. Sperava e ancora spera di poter infilare le sue gambe anche in questo governo. Mmmmm, tira brutta aria.
8- Alla Camera pochi esponenti del governo. Non è il momento di metterci la faccia, meglio tenersi alla larga "bisogna stare lontani. Si rischia di venir bruciati", spiega un ministro bello e moro. Così sono presenti solo i componenti della Commissione Bilancio e Saverio Romano. Lui vuole godersi Montecitorio, finché può.
8 - In mezzo c'è Cresta Moscia Verdini. Niente più vocione, o battute, gli resta solo lo humour toscano per cercare di mantenere rapporti umani. Anche perché il Pompetta lo ha scaricato. Questa volta ha fallito.
9 - Neo protagonisti, ex malpancisti, curati con il Maloox, ora pronti al salto di qualità . Tra Sardelli, Destro e Gava grandi manovre per creare un gruppo autonomo. Obiettivo: salire al Quirinale per le consultazioni e non restare indietro nella spartizione (nel frattempo si sono accontentati di incontrare Fini). Da tutti e tre un bacio di grande affetto a Stracquadanio.
10 - Faccia lunga per Galan. Silenzioso, incassa il tramonto del suo leader. E nel frattempo rinuncia a nominare Malgara presidente della Biennale.
11 - Appello ai dispersi: dov'è la Santanché? Dov'è Danielina?
12 - Si fanno subito i conti, c'è una torta in ballo. Quindi cosa pensano di fare gli scajolani? Una cena, ovvio. A Milano. Invitato d'onore è Roberto Formigoni. Insomma, bisogna prendere le misure.
13 - Avvelenati - Il Valoroso Di Pietro. Non ci sta. Si sente tagliato fuori. Emarginato. Vorrebbe (ancora) andare subito al voto, ma anche la sua base gli si è rivoltata contro.
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