CAVE CAIN! - SI METTE MALE PER IL PIZZETTARO HERMAN CAIN: UNA QUARTA DONNA SPUNTA DAL PASSATO E ACCUSA IL CANDIDATO AFROAMERICANO ALLA NOMINATION REPUBBLICANA DI AVERLA MOLESTATA NEL 1996: “ALLUNGÒ LE MANI, E COMINCIÒ A TOCCARMI LE GAMBE. POI LE INFILÒ SOTTO LA GONNA PER ARRIVARE AI GENITALI. GLI DISSI: COSA STAI FACENDO? QUESTO NON È IL MOTIVO PER CUI SONO VENUTA QUI, SAI CHE HO UN FIDANZATO. RISPOSE COSÌ: NON VUOI UN LAVORO?” - LUI NEGA...

Paolo Mastrolilli per "La Stampa"

Stavolta per Herman Cain sarà più difficile, se non impossibile, scrollarsi di dosso le accuse di molestie sessuali e restare in testa ai sondaggi tra i candidati repubblicani alla Casa Bianca. Una quarta donna lo ha denunciato, ma stavolta ha avuto il coraggio di metterci la faccia. Sharon Bialek, questo il suo nome, ha descritto nei particolari l'aggressione subita, durante una conferenza stampa organizzata a New York dalla famosa avvocatessa Gloria Allred. Cain ha smentito tutto, ma molti analisti già prevedono la fine della sua breve carriera politica.

Sharon, oggi una signora bionda di mezza età, ha raccontato che nel 1996 lavorava a Chicago per la National Restaurant Association, l'organizzazione di cui Herman era capo. Si occupava di raccogliere donazioni per la fondazione della società, che poi finanziava progetti nel campo dell'istruzione. A giudizio dei suoi superiori non aveva ottenuto abbastanza risultati, e quindi era stata licenziata.

Qualche tempo prima, ad una conferenza della Nra, la Bialek aveva conosciuto Cain, che l'aveva invitata a una festa privata insieme al suo fidanzato. Dopo il licenziamento, proprio il fidanzato di Sharon le aveva suggerito di contattare Herman, per chiedere il suo aiuto allo scopo di recuperare il posto o trovarne un altro. La Bialek aveva chiamato, e l'ex capo della Nra l'aveva invitata a Washington per discutere la questione a cena. La prima sorpresa l'aveva trovata quando era entrata in albergo: infatti Cain, a sua insaputa, aveva pagato per un upgrade della stanza che era stata sostituita con una suite. Durante la cena Sharon aveva discusso il suo problema, e Herman l'aveva invitata ad andare nel suo ufficio.

A quel punto era scattata l'aggressione, che la Bialek ha raccontato di persona con la voce rotta dalla commozione: «Mi disse che voleva farmi vedere la sede della Nra. Pensai che mi portasse nel suo ufficio, e invece fermò la macchina in una strada laterale. Io avevo addosso un vestito nero, lui una giacca con la camicia aperta. Allungò le mani, e cominciò a toccarmi le gambe. Poi le infilò sotto la gonna per arrivare ai genitali. Gli dissi: cosa stai facendo? Questo non è il motivo per cui sono venuta qui, sai che ho un fidanzato. Lui rispose così: non vuoi un lavoro? Gli dissi di riportarmi in albergo, cosa che fece».

Sharon ha aggiunto che non aveva denunciato Cain perché si vergognava, ma aveva parlato della molestia con il fidanzato e un'altra persona, che hanno consegnato all'avvocato Allred dichiarazioni giurate di conferma.

La Bialek non ha risposto alle domande dei giornalisti, e si è limitata a chiedere che Herman ammetta la verità. Allred ha detto che non intende fare causa o vendere la sua storia, ma solo denunciare il comportamento di una persona che ha dimostrato di non rispettare le donne: «Il signor Cain, mentre corre per la Casa Bianca, mente attivamente agli americani. Quando è troppo è troppo. Dobbiamo reagire, e questo sta facendo la mia cliente».

Il candidato ha risposto con un comunicato di smentita: «Proprio mentre la nazione stava tornando a riflettere sul nostro debito pubblico da 15 trilioni di dollari, l'avvocato e attivista Gloria Allred ha presentato altre accuse false contro il front runner repubblicano. Tutte queste voci sono completamente false. Cain non ha mai molestato nessuno».

Nei giorni scorsi almeno tre donne avevano accusato Herman, e due di loro avevano ricevuto risarcimenti per chiudere le denunce. Cain aveva ammesso questi casi, sostenendo però che le accuse erano false. Nessuna delle tre donne era venuta allo scoperto e lui era rimasto in testa ai sondaggi tra i candidati repubblicani, forte soprattutto del suo piano 9 - 9 - 9, che prevede di istituire una flat tax del 9% per imprese, individui e acquisti. Aveva anche litigato con i giornalisti che gli chiedevano spiegazioni. Ora però Sharon Bialek ci ha messo la faccia, e per Herman diventerà più difficile non rispondere.

 

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