giuseppe conte vladimir putin

IL GIOCO DELLE TRE CARTE DEL CAMALE-CONTE – PEPPINIELLO APPULO VA DA MATTARELLA E ATTACCA IL CENTRODESTRA ACCUSANDOLO DI PUTINISMO. PROPRIO LUI, CHE E' CONTRARIO A UN NUOVO INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA E ANDRA’ IN PIAZZA IL 5 NOVEMBRE CON I "PACIFINTI" E FILO-PUTINIANI IN NOME DELLA PACE (NON IN NOME DELLA TOTALE CONTRAPPOSIZIONE A CHI HA SCATENATO LA GUERRA, CIOÈ IL CREMLINO). COSA DICE CONTE DEGLI AIUTI RUSSI ALL'ITALIA DURANTE LA PANDEMIA?

Estratto dell'articolo di Mario Ajello per “il Messaggero”

 

conte putin

Un CamaleConte sul Colle. Come si fa ad andare in piazza il 5 novembre in mezzo a tanti pacifisti, pacifinti e filo-putiniani in nome della pace (non in nome della totale contrapposizione a chi ha scatenato la guerra, cioè il Cremlino) e intanto attaccare il centrodestra accusandolo di putinismo?

 

Come si fa ad aver votato i decreti per l'invio delle armi agli ucraini e ora non volere più mandare quelle armi di difesa ma i nemici degli ucraini sarebbero Berlusconi e Forza Italia e non Conte e M5S?

 

Per fare tutto questo, Conte all'uscita dalla consultazione con Mattarella ha dato fondo a tutta la sua tecnica avvocatesca, mischiando le carte e lanciandosi in acrobazie logiche o illogiche a rischio confusione. Ma forse con un obiettivo chiaro: ergersi a leader non solo di M5S ma di tutta la sinistra (e del resto i sondaggi danno i grillini ormai ad un'incollatura dal Pd).

 

IL CREMLINO E LE ELEZIONI ITALIANE

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Praticamente, Conte è andato da Mattarella solo, o quasi, per dire che a loro non piace Berlusconi, anche se Berlusconi nelle sue tirate su russi e ucraini - questo Giuseppe a Mattarella lo ha omesso - non è poi così distante dalle posizioni stellate e del pacifismo di sinistra, neutralista e cerchiobottista, che sono la base della manifestazione arcobaleno lanciata da Conte per l'inizio del mese prossimo. Chi ha sentito il discorso contiano, lì sul Colle, ha pronunciato questa battuta: «È uscito dallo studio Alla Vetrata per arrampicarsi sugli specchi».

 

VLADIMIR PUTIN E GIUSEPPE CONTE

STILE ARCOBALENO È stata un po' questa l'impressione che ha dato Conte. Il quale, pur in tenuta istituzionale in blu con pochette, ha approfittato dell'occasione per tenere due comizi (anche qui, molto in stile vecchio Berlusconi) da piazza post-elettorale.

 

Uno, appunto, sul pacifismo. E a chi gli fa notare che anche M5S aveva detto che Putin voleva la pace, lui ribatte: «Non è vero, io non l'ho mai detto. Abbiamo sempre condannato l'invasione dell'esercito russo». E ancora, evviva la pace ma senza dare armi agli ucraini: «Il governo uscente non ha neppure accettato un confronto parlamentare sull'invio di armi a Kiev.

giuseppe conte vladimir putin

 

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