LA REGIONE SICILIA PAGA PER LO SCI DI FONDO - GRATTACAPI PER PAOLO BERLUSCONI - LA RITIRATA DI CAMMARATA, CHIAMATO PER TAGLIARE I COSTI AL SENATO - PURE LA7 CONTRO PASSERA SUL ‘BEAUTY CONTEST’ - 475 PROF UNIVERSITARI SOSPESI - L’INSONNIA DELLA LEGHISTA - JUVE FUORI GIOCO PER LA CORTE DEI CONTI - SISMA: DANNEGGIATI A VITA - I FRANCESI FUGGONO DA POMPEI - SUORE ANTICASTA - TORINO, 150 ANNI DI GUAI…

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A cura di Primo Di Nicola e Gianluca Di Feo per "l'Espresso"

1 - LEGA NORD - L'INSONNE TRIUMVIRA
Lo scandalo tangenti, le dimissioni di Umberto Bossi, il flop delle amministrative, le divisioni interne. Non sono certo tempi facili per la Lega e per chi è chiamato in questo difficile frangente a gestirla. Ne sa qualcosa la deputata Manuela Dal Lago, 66 anni, che dallo scorso aprile, dopo l'addio del Senatùr, è stata nominata triumvira pro tempore insieme a Bobo Maroni e Roberto Calderoli. "L'insonnia è aumentata, al punto che alle 4 sono già in piedi", ha confidato ai collaboratori più stretti. Non avendo nella sua casa romana la tv satellitare, la coordinatrice leghista ha risolto il problema mettendosi ai fornelli. "Almeno trovo qualcosa di pronto quando torno a casa la sera", la sua spiegazione. P. Fa.

2 - CORSI REGIONALI - MAESTRI DI SCI ALLA SICILIANA
Terra di sole e mare, ma non solo: la Regione Sicilia guidata da Raffaele Lombardo ha istituito una commissione per l'abilitazione di nuovi maestri di sci, anzi di sci di fondo. L'organismo che dovrà certificare l'attitudine a insegnare questa disciplina sarà composta, si legge nel decreto dell'assessore Daniele Tranchida, da soggetti scelti dalla Federazione italiana di sci, da funzionari regionali, da esperti esterni all'amministrazione, tre dei quali in non meglio specificate "materie culturali". Perché insegnare a sciare in Sicilia sembra richiedere una certa dose di cultura: dipenderà dal fatto che la neve non è poi così tanta e il fondo è possibile al massimo praticarlo solo sull'Etna. B.C.

3 - UNIVERSITÀ SENZA VIRTÙ - QUANTI PROF SOSPESI
Hanno chiesto di essere ricevuti dal ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, Francesco Profumo, ma non ci sono riusciti. Però non hanno intenzione di salire sui tetti, hanno scritto gli economisti capeggiati da Angela Bergantino in un appello che circola negli atenei.

Sono i 475 professori universitari di 16 università "non virtuose" (tutte del Centro-Sud, solo Modena-Reggio Emilia, Udine e Trieste al Nord) che si trovano in un limbo: nel 2008 hanno vinto un concorso con una commissione estratta a sorte, ma poi c'è stato il blocco delle assunzioni decretato dal governo Berlusconi per gli atenei che presentavano una spesa per il personale superiore al 90 per cento del Fondo di funzionamento ordinario.

"In realtà", scrivono i firmatari dell'appello, "nessuno di noi chiede di essere promosso ordinario: è un diritto che abbiamo pienamente acquisito, con le nostre forze, nei concorsi che abbiamo vinto. I 475 docenti di prima fascia disseminati in tutta Italia hanno i medesimi titoli giuridici dei loro 942 colleghi che hanno già preso servizio". M.A.

4 - DA PALERMO AL SENATO - TAGLIATE CAMMARATA
Da sindaco ha lasciato a Palermo un buco abissale, da consulente al Senato dovrà pensare al risanamento dei conti e dettare le linee per la riorganizzazione dei servizi degli enti locali. È lo strano percorso di Diego Cammarata che il senatore-questore del Pdl Angelo Maria Cicolani ha voluto al suo fianco come consulente. L'amministrazione palermitana è stata commissariata per gravi anomalie finanziarie, ma l'ex primo cittadino non è tornato al suo lavoro di insegnante nelle scuole medie. Ha preferito rimanere in politica e avrà un ufficio a palazzo Madama.

In effetti, Cammarata di sprechi se ne intende. A Palermo tutti ricordano i 10 mila euro spesi per tradurre in arabo il sito Internet del Comune e i 110 autisti assunti nella società di trasporti senza che neppure uno avesse la patente per guidare l'autobus. Adesso il modello di gestione di Cammarata, famoso anche per il dipendente di un'azienda comunale trasformato in skipper della sua barca, sembra essere preso sul serio dal Senato, mentre qualcuno parla addirittura di una sua candidatura alla presidenza della Regione alle prossime elezioni. G. F.

CAMMARATA, RINUNCIO A INCARICO CONSULENTE
(ANSA) - L'ex sindaco di Palermo Diego Cammarata ha rinunciato all'incarico di consulente al Senato per i tagli agli sprechi. Una nomina che aveva provocato una serie di polemiche e di critiche soprattutto dall'Idv. "Ho inviato a Cicolani una lettera per rinunciare all'incarico - ha affermato Cammarata al Tgcom 24 - non tanto perché credo che sia tutto irragionevole, ma soprattutto perché era una cosa che avrei fatto per passione e invece passo per uno a cui si sta facendo un favore. Ho già chiarito con il senatore Cicolani che, se vorrà, presterò la mia consulenza a lui, a titolo gratuito".

5 - LO SCUDETTO DI CALCIOPOLI - JUVE FUORI GIOCO
La Figc non può essere ritenuta responsabile di alcun danno erariale per la decisione, adottata il 18 luglio 2011, di dichiararsi "non competente a decidere" sulla richiesta della Juventus di revocare lo "scudetto di carta" 2006, il titolo vinto sul campo dai bianconeri e poi assegnato all'Inter per la vicenda Calciopoli. È la conclusione a cui sarebbe arrivato il viceprocuratore generale della Corte dei conti del Lazio, Ugo Montella, che nei prossimi giorni depositerà l'atto di conclusione dell'inchiesta.

Gli accertamenti erano partiti dopo un esposto in cui la società guidata da Andrea Agnelli chiedeva di verificare se a causa della Federcalcio, che agiva per conto di un organo pubblico come il Coni, fosse derivato un danno allo Stato. Secondo la Corte dei Conti nessun danno può essere imputato alla Figc in quanto, sebbene assoggettata al controllo del Coni, resta comunque un organismo privato. D. L.

6 - GALLERIA DEGLI UFFIZI - MADONNA SENZA CODA
Per entrare agli Uffizi bisogna fare spesso code estenuanti e attraversare il Corridoio Vasariano sopra Ponte Vecchio per molti è un miraggio. Ma non per Luisa Veronica Ciccone, in arte Madonna, che ha potuto vedere tutto, fuori orario e indisturbata. Le critiche non sono mancate: è giusto aprire gli Uffizi per i vip? La soprintendente del polo museale Cristina Acidini si giustifica: "Non è la prima volta che gli Uffizi aprono le porte in orario di chiusura a personaggi famosi, soprattutto del cinema, popstar, politici e regnanti". Una sorta di Casta dell'arte a godimento individuale. M. LA.

1.556 - PARLAMENTO IN CIFRE
sono gli immobili confiscati alla mafia (rappresentano praticamente la metà del totale) che non sono ancora stati riassegnati ad istituzioni o per finalità sociali, come invece prevede la legge. Si tratta di edifici su cui si è scoperto che gravano ipoteche e mutui dei quali ora le banche chiedono allo Stato di farsi carico. Sono in corso accertamenti giudiziari sull'operato degli istituti di credito al fine di verificare se ci siano state o meno collusioni e complicità con la criminalità organizzata e stabilire quindi la legittimità o meno dei crediti che le banche vantano per questi cespiti.
a cura dell'associazione openpolis

7 - DANNEGGIATI A VITA
Non ci sono soldi sufficienti per la manutenzione degli immobili pubblici funestati dai terremoti. È l'allarme che si evince da un'audizione del direttore generale dell'Agenzia del Demanio, Stefano Scalera, in commissione Finanze della Camera. Scalera ha detto che "sulla base di informazioni reperite presso la Ragioneria generale dello Stato, abbiamo potuto stabilire che le spese a bilancio per la manutenzione ammontano a 300 milioni di euro".

A preoccupare Scalera sono i terremoti: "Se un immobile pubblico è danneggiato da una calamità naturale", ha esemplificato, "la nuova normativa prevede una copertura finanziaria per i primi 100 giorni, e per i primi interventi da parte della Protezione civile, dopo di che si passa agli interventi ordinari. Questo significa che, dal 2013, il provveditorato alle opere pubbliche, o l'Agenzia del demanio, con i predetti 300 milioni di euro, dovrebbe intervenire a ripristinare la funzionalità degli uffici pubblici". Praticamente impossibile. Ma questo il resoconto dell'audizione non lo dice. M. A.

8 - SCAVI DI POMPEI - I FRANCESI SI RITIRANO
C'è crisi, il mecenatismo può attendere. Con una lettera al ministero dei Beni culturali, i francesi che avevano annunciato investimenti per gli scavi di Pompei, si sono tirati indietro. "Il periodo non è il migliore per interventi di sponsorizzazione. Penso alle scadenze politiche (la lettera è precedente alle elezioni presidenziali, ndr.) e alla crisi economica", ha scritto Joelle Ceccaldi-Rynaud, il presidente dell'ente che amministra il distretto finanziario de La Défense di Parigi.

Così è sfumato quel "finanziamento da 5-10 milioni l'anno senza limiti di tempo" annunciato a novembre dagli imprenditori transalpini per la città archeologica. Ed è montata la polemica, con gli imprenditori napoletani che accusano il governo di non aver favorito l'investimento e il Mibac che bolla quella dei francesi come "una proposta molto superficiale". C.P.

9 - TOPONOMASTICA BIPARTISAN
L'ultima querelle riguarda la proposta di intitolare a Giorgio Almirante una via di Roma, avanzata da un esponente della Destra storaciana. Sono scoppiate polemiche a non finire. Per evitare il ripetersi di altre battaglie sulle toponomastica politica, si profila nella capitale una soluzione bipartisan.

Due consiglieri comunali, Paolo Masini del Pd e Roberto Angelini del Pdl, amici sin da ragazzi ma su opposti fronti politici ieri come oggi, hanno annunciato una delibera trasversale per condividere le regole sull'intitolazione di strade e targhe, anche con il coinvolgimento dei familiari delle vittime del terrorismo. "È la soluzione più giusta, soprattutto con l'istituzione di un'apposita commissione rappresentantiva di tutte le ideologie e le parti coinvolte", spiega Masini, che a suo tempo aveva scatenato una feroce polemica opponendosi all'erezione di un monumento a Francesco Cecchin, giovane missino ucciso nella capitale, proposta dal sindaco Alemanno. L.B.

10 - SUORE ANTICASTA - IN NOME DI DIO, STOP AI PRIVILEGI
Sul tavolo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del premier Mario Monti è arrivata una lettera molto dura contro i privilegi della Casta. La firma non è quella di Beppe Grillo o dei tanti cittadini indignati con indennità e vitalizi dei politici, ma di un gruppo di suore orsoline di Casa Rut di Caserta, guidate da suor Rita Giaretta. Nella lettera, resa nota da Adista, un'agenzia di stampa di cristiani del dissenso, le suore anti-Casta invitano Napolitano e Monti ad "osare la giustizia" cancellando i privilegi e restituendo ai cittadini "le ricchezze accumulate ingiustamente come si fa per i beni confiscati alle mafie".

Ed evocando il passo del Vangelo che dice che è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno di Dio, la lettera delle suore anti-Casta conclude: "Viene spontanea la trasposizione di quella difficoltà all'innumerevole schiera di persone che hanno oggi ruoli istituzionali di potere". M.La.

11 - GIUSTIZIA - TROPPI TAGLI AI DETENUTI
Troppi tagli alle retribuzioni dei detenuti che lavorano per conto dei penitenziari. Il risultato è la penuria di arredo e biancheria nelle sezioni carcerarie di prossima apertura. È la lamentela che emerge da una relazione del ministero della Giustizia retto da Paola Severino. Il rapporto, curato dal dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, segnala che il capitolo 7.361 "Industria", "con il quale vengono retribuiti i detenuti che lavorano nelle officine gestite dall'amministrazione e con cui sono acquistati i macchinari e le materie prime", ha registrato una decurtazione del 71 per cento in due anni: è passato dagli 11 milioni del 2010 a 3,1 di quest'anno. Eppure, si legge nella relazione, "le esigenze di arredo e dotazione di biancheria dei nuovi padiglioni realizzati avrebbero reso necessario un incremento delle produzioni" da parte dei 559 detenuti che lavorano in attività di tipo industriale. M. A.

12 - ENTI LOCALI - BOLOGNA VA ALL'ISOLA
Il Patto di stabilità ti strangola? Non puoi assumere altro personale? Nei Comuni, da tempo, è partita la corsa alle soluzioni creative per garantire i servizi essenziali, a fronte di casse sempre più vuote. È così che a Bologna nasce l'idea della giunta di commissionare uno studio di fattibilità per dare in gestione a una Fondazione privata addirittura le scuole per l'infanzia. "Tetti alle assunzioni, incremento del lavoro precario, limiti alle sostituzioni del personale" sono le cause, secondo un documento del Comune, che rendono più conveniente affidare la gestione ad una Fondazione. L'istituto, con un cda a maggioranza pubblica ma aperto ai privati, dovrebbe nascere entro il prossimo settembre, e ricevere in gestione 19 scuole per l'infanzia e 4 asili nido. Salvo proteste dei cittadini. M. V.

13 - VITTIME DELLA MAFIA - I RISARCIMENTI SI IMPENNANO
Impennata dei risarcimenti statali per le vittime della mafia. A rivelarlo è una relazione del ministero dell'Interno, retto da Anna Maria Cancellieri, consegnata alle Camere. Nel rapporto, curato dal Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso, si svela che la somma complessiva deliberata nel 2011 è stata di 55,7 milioni di euro. Importo che corrisponde a un incremento del 116 per cento rispetto alle somme del 2010. Non tutte le richieste di risarcimento sono state approvate, si sottolinea nella relazione depositata in Parlamento: sono state 432 le istanze accolte, mentre a 115 ammontano quelle respinte. Il motivo? Nel 55 per cento dei casi la vittima o i suoi eredi non avevano i requisiti per ottenere il riconoscimento. M. A.

14 - FIRENZE - CRICCA IN TRIBUNALE
L'ex assessore sotto processo gestisce un progetto regionale per migliorare l'attività del tribunale. E come rappresentante del palazzo di giustizia c'è il giudice che deve giudicarlo. A Firenze la paradossale vicenda è stata sollevata dal consigliere regionale Pdl, Giovanni Donzelli. L'inchiesta in questione è quella sull'enorme lottizzazione dell'area di Castello, da cui è partita quella ancora più famosa degli appalti truccati per il G8. L'ex assessore comunale accusato di aver favorito Ligresti, Gianni Biagi, è stato incaricato di gestire il progetto "Best Practices per gli uffici giudiziari".

La Regione sostiene che il programma sia iniziato due anni prima del processo, però al tempo Biagi era già sotto indagine. Ma la notizia ancora più sorprendente arriva dal presidente del tribunale Enrico Ognibene: "Non sapevo che Biagi fosse indagato". R. B.

15 - TORINO - 150 ANNI DI GUAI
Non solo il bilancio in rosso, con un deficit che a metà marzo sfiorava i 4 milioni di euro. Un'altra tegola rischia di abbattersi sulla testa del Comitato torinese di Italia 150, nato con lo scopo di organizzare a Torino e in Piemonte le celebrazioni del Centocinquantenario dell'Unità d'Italia Le indagini avviate un anno fa dalla Guardia di finanza e dalla Procura si sono infatti concluse con un'ipotesi di reato di abuso in atti d'ufficio per Alberto Vanelli, vice presidente esecutivo del Comitato, e per Carlo Pession, direttore dei lavori alle ex Officine grandi riparazioni, sede di molte delle celebrazioni.

L'accusa ruota attorno alla procedura d'appalto per la ristrutturazione e gli allestimenti delle Ogr. E ai costi di realizzazione: in tutto 9 milioni e 600 mila euro, lievitati, secondo gli inquirenti, di oltre 2 milioni. "L'aumento dei costi è dovuto a una variante sul progetto iniziale", sostiene l'avvocato di Vanelli, Fulvio Gianaria: "Vanelli ritiene di non aver commesso nessuna illegalità e di aver fatto del suo meglio per ultimare i lavori in tempo per l'inaugurazione e l'arrivo a Torino del presidente Napolitano". F. L.

16 - TELECOM AL BANDO
Dopo Mediaset, anche Telecom Italia Media Broadcasting (La7), ha impugnato al Tar del Lazio la decisione del governo Monti di cancellare il "beauty contest" per l'assegnazione gratuita di sette frequenze tv multiplex. A questo punto l'iter che, entro settembre, dovrebbe portare al bando della nuova asta, da cui il ministro Corrado Passera si aspetta di ricavare 1,2 miliardi, rischia di arenarsi definitivamente.

Telecom chiede infatti al Tar di sollevare davanti alla Corte Costituzionale o, in alternativa, alla Corte di Giustizia Ue la questione di legittimità della legge numero 44 del 26 aprile scorso, nella parte in cui ha azzerato il "beauty contest", in vista della riattivazione del vecchio bando. L'udienza per la discussione del ricorso è fissata per l'11 luglio. Ricorsi analoghi sono stati presentati anche da Centro Europa 7 e da Prima Tv. D. L.

17 - PUBBLICITÀ - SACRIFICI PER BERLUSCONI
Grattacapi per Paolo Berlusconi dalla Arcus Multimedia, la concessionaria controllata dalla sua Finanziaria Pbf, che ha in portafoglio tra l'altro la pubblicità locale, gli speciali e la legale del "Giornale" (la nazionale è seguita dalla Visibilia di Daniela Santanchè). In 6 anni, la struttura, che ha raccolto nel 2011 17,5 milioni di euro, ha accumulato perdite per 11 milioni, a causa soprattutto di una serie di contratti a minimo garantito con editori terzi troppo onerosi. Valutazioni sbagliate, come azzardata si è rivelata l'idea di fare della società uno dei top player del settore con l'innesto di vari manager.

Urge quindi correre ai ripari, e la figlia del fratello dell'ex presidente del Consiglio, Alessia, che è presidente della Finanziaria e consigliere della concessionaria, ha annunciato un piano di ristrutturazione in cui si richiedono sacrifici per evitare licenziamenti. Vi. P.

 

BOSSI IN LACRIMA CONSOLATO DA MANUELA DAL LAGORAFFAELE LOMBARDO Diego Cammarata - Sindaco di Palermoandrea agnelli foto mezzelani gmt moggi MADONNA IN VISITA AGLI UFFIZI Scavi di PompeiI MINISTRI SEVERINO E CANCELLIERIGIOVANNI DONZELLIStellaCORRADO PASSERA Paolo e Silvio Berlusconi